Il Movimento per il socialismo (MPS) esprime il proprio disappunto per l’atteggiamento attendista del DECS in materia di uso della mascherina alla ripresa delle scuola.
Come noto il DECS starebbe effettuando imprecisate “verifiche” sulla possibilità di rispettare, nelle aule e negli spazi comuni, le misure di distanziamento; questo, in particolare, nelle scuole medie superiori. Sulla base di queste verifiche verrebbe poi decisa l’obbligatorietà dell’uso della mascherina.
Eppure le dimensioni delle strutture scolastiche (aule, corridoi, etc.) e il numero di studenti che le frequentano sono tali (perlomeno nelle scuole medie superiori) che non necessitano di ulteriori verifiche: l’uso della mascherina per gli studenti (così come già deciso per gli insegnanti) ci pare più che necessario.
Eppure una decisione di principio sarebbe già stata presa. Scriveva il quotidiano romando Le Temps lo scorso 8 agosto: “Le mascherine faranno parte del materiale indispensabile per l’inizio del nuovo anno scolastico nella Svizzera romanda per gli alunni e il personale della scuola secondaria II, cioè della scuola secondaria, della scuola aziendale e delle scuole di cultura generale. Dopo Neuchâtel, che aveva già annunciato tale misura all’inizio della settimana, i cantoni di Ginevra, Vaud e Vallese lo hanno comunicato venerdì. Ticino, Friburgo e Giura dovrebbero seguire. I Cantoni latini membri della Conferenza intercantonale dell’educazione pubblica della Svizzera romanda e del Ticino (CIIP) hanno definito insieme il loro concetto di protezione per questo straordinario inizio del nuovo anno scolastico” (sottolineatura nostra).
Non si capisce quindi questa inutile attesa, anche perché già in questi giorni vi saranno alcuni corsi di recupero che vedranno centinaia di studenti cominciare a frequentare le aule scolastiche.
Si dovrebbe inoltre verificare anche la necessità di estendere questo obbligo ad alcune sedi di scuola media che si caratterizzano per un grande affollamento (simile a quello di alcune scuole medie superiori) che renderebbe sicuramente difficile il rispetto delle norme di distanziamento non solo in diverse aule, ma soprattutto negli spazi comuni.
Ricordiamo inoltre la nostra richiesta che le mascherine vengano fornite gratuitamente a tutti gli studenti e ai docenti, oltre che al personale amministrativo.
Le famiglie e gli studenti hanno bisogno di indicazioni e di informazioni chiare, in modo da prepararsi adeguatamente al rientro scolastico.