A quasi 6 anni dalla decisione del Gran Consiglio di assoggettare i ministri alla cassa pensione del Cantone e di rivedere i loro privilegi pensionistici, lo stesso Parlamento si appresta ad approvare una legge che non solo non sottopone gli attuali ministri alla cassa pensione; ma aumenta i loro privilegi, così come quelli dei futuri membri del governo. A cominciare dalla vergognosa decisione di accompagnare questa “riforma previdenziale” con un aumento dei salari degli attuali e dei futuri membri del governo. Basterà guardare le tabelle presenti nel documento allegato per rendersene conto.
L’MPS non ci sta. Si batterà con tutte le sue forze contro questa decisione vergognosa e che cade nel bel mezzo di una crisi economica e pandemica che genera sofferenze personali, economiche e sociali per la maggioranza della popolazione. Raramente abbiamo visto una classe politica così indifferente ai destini di coloro che pretende di rappresentare. Se necessario ricorreremo al referendum, anche se il contesto si presenta difficile. Ma è una battaglia che dobbiamo fare, proprio per il contesto di crisi sociale (oltre che sanitaria) nel quale tutto questo accade.
Qui trovate il documento elaborato dai nostri deputati in vista della imminente seduta del Gran Consiglio che discuterà la proposta. Il testo contesta punto per punto la riforma e propone tutta una serie di emendamenti. Esso è, di fatto, un rapporto alternativo a quello presentato dalla maggioranza dei partiti.