Interpellanza
I penosi e imbarazzanti sms del Presidente del Tribunale penale cantonale Mauro Ermani in
relazione alla sponsorizzazione di una candidata alla carica di procuratrice pubblica ci
permettono di rileggere gli avvenimenti legati alla famosa (ed altrettanto penosa) nomina del
Consiglio di stato dell’avvocatessa Manuela Frequin Taminelli nell’estate del 2018.
Come ci si ricorderà il Consiglio di stato, in dispregio della separazione dei poteri, pensò bene
di nominare, illegalmente, l’avv. Manuela Frequin Taminelli quale giudice del Tribunale penale
cantonale.
Una mossa talmente azzardata che il Gran Consiglio dovette, obtorto collo, approvare la
richiesta dell’MPS di attivare l’Alta vigilanza. A titolo di paragone ricordiamo che, fino al momento
attuale, l’Alta vigilanza non è ancora stata attivata attorno al circo messo in atto da Ermani,
Walser e Pagani.
Da una rilettura della documentazione prodotta dall’allora commissione della legislazione sul
mandato di Alta vigilanza del 6 novembre 2018 dobbiamo constare che anche in quell’occasione
l’artefice della designazione di un giudice da parte del Consiglio di stato fu proprio il nostro
Mauro Ermani.
Il 16 maggio 2018 il Tribunale penale cantonale si è rivolto al Consiglio di Stato per segnalare
come “la situazione si fosse ulteriormente deteriorata ed avesse ormai raggiunto livelli di difficile
tolleranza”.
Alfine di drammatizzare ad arte la situazione il TPC indicava che la situazione degli incarti in
entrata era “un’esplosione” e che con “soli quattro giudici, allo stato attuale non fosse più
possibile garantire l’evasione delle pratiche senza incorrere nel rischio di essere sempre a dover
riconoscere la violazione del principio di celerità di cui all’art. 5 CPP”.
Di conseguenza si imponeva l’adozione di interventi urgenti “primo fra tutti – constatato il caso
di impedimento di carattere durevole di cui all’art. 24 della Legge sull’organizzazione giudiziaria
che coinvolge tutti i componenti magistrati del Tribunale penale cantonale e richiamate le
competenze del Governo a designare in simili circostanze un supplente – la designazione di un
giudice straordinario per la durata di due anni a partire, al più tardi, dalla prossima estate…”
In seguito a tale richiesta, il 30 maggio 2018, il Consiglio di stato si rivolge al Consiglio della
magistratura, con l’invito a voler preavvisare la richiesta del TPC, volta alla “designazione di un
giudice straordinario e temporaneo”.
Il 13 giugno 2018 il Consiglio della magistratura, pur astenendosi dal commentare nello specifico
l’applicazione dell’art. 24 LOG da parte del Consiglio di stato, emana un preavviso favorevole
alla richiesta presentata dal TPC.
Il 3 agosto 2018 il Consiglio di Stato procede alla designazione dell’avv. Frequin Taminelli.
Dunque, ed è bene ricordarlo ancora una volta, Tribunale penale cantonale, Consiglio della
magistratura e Consiglio di stato, in dispregio delle più elementari regole della separazione dei
poteri (continuamente invocati in queste settimane) hanno avuto la bella idea di proporre, non
contestare e concretizzare una nomina illegale.
Sul perché fu proprio lei ad essere nominata tra i diversi giudici supplenti lo lasciamo spiegare
al ministro Gobbi:
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“Il Consiglio di Stato ha designato l’avvocato Manuela Frequin Taminelli giudice
supplente, come da proposta e secondo le motivazioni del Presidente del Tribunale
penale cantonale, in particolare, alla luce degli anni di collaborazione dell’avvocato
sopraccitato con il Tribunale stesso…” (risposta ad interpellanza MPS-POPIndipendenti del 25 giugno 2019)
Sempre lo stesso Gobbi rispondendo ad un’altra nostra domanda sulle ragioni per cui l’avv.
Frequin Taminelli era la giudice supplementare con più “convocazioni” rispondeva:
“È l’autorità giudiziaria (dunque il TPC) ad avere la competenza per le convocazioni dei
giudici supplenti”
Crediamo sia per tutti di facile comprensione lo stratagemma messo in atto dal burattinaio
Ermani…
Nel frattempo, e con imbarazzo, si è proceduto a “sanare” la situazione procedendo ai passi
formali per poter procedere alla nomina di un ulteriore giudice del TPC.
Eravamo stati facili profeti nel prevedere che l’avv. Frequin Taminelli si sarebbe candidata visto
che era stata messa, illegalmente, in pole position. D’altra parte tutto lo stratagemma del giudice
straordinario sussurrato al Consiglio di Stato aveva questa finalità.
Ma, come spesso capita, non tutte le ciambelle riescono sempre con il buco e, per sua sfortuna,
la nomina avviene in un momento in cui alcuni altarini ed alcune pratiche in voga presso il
Tribunale penale cantonale sono state, per la sprovvedutezza dei protagonisti, scoperte.
Ci pare dunque legittimo che, prima di procedere alla nomina, si faccia completa chiarezza sulle
dinamiche che avevano portato alla precedente infausta nomina.
Tanto più che la stessa Frequin Taminelli, nella sua lettera di motivazione per il concorso a
giudice segnala che la sua attività lavorativa si è di fatto concentrata e limitata al TPC:
Dal 2001 al 2005, ho lavorato presso il Tribunale penale cantonale, dapprima come vicecancelliere, poi dal 2008 come giudice a latere…
A novembre del 2013… il Presidente del Tribunale penale, Mauro Ermani, mi ha dato la
possibilità di poter presiedere anche delle Corti delle Assise correzionali e, in numero
ridotto, delle Assisi criminali.
A settembre del 2018, sempre per sgravare il Tribunale penale, mi è stata conferita la
nomina di giudice straordinario.
Alla luce di queste considerazioni, chiediamo dunque al Consiglio di Stato:
- Per quali motivi nel 2018 non ha ritenuto necessario ampliare la rosa dei possibili candidati
alla carica (illegale) di giudice straordinario anche agli altri giudici straordinari seppure non
sponsorizzati da presidente del Tribunale penale cantonale? - Se, alla luce degli avvenimenti di queste settimane, concorda che forse ha peccato
d’ingenuità a fidarsi ciecamente e acriticamente del presidente del Tribunale penale
cantonale, meglio detto lasciarsi manovrare da Mauro Ermani?
Per MPS-POP-Indipendenti
Matteo Pronzini
Arigoni Zürcher – Lepori Sergi