La difficile situazione sui cantieri e la necessità di applicare e controllare le misure di protezione contro la diffusione del Covid 19

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Interpellanza:

Nel rispondere a una nostra recente interpellanza in merito al rispetto e al controllo delle norme di sicurezza, di distanziamento e di tracciabilità sui luoghi di lavoro, il Consiglio di Stato rispondeva che “Le disposizioni da seguire in generale, e pertanto pure sul luogo di lavoro, sono state decise sostanzialmente dalla Confederazione e solo in minima parte dal Cantone. La loro definizione operativa e la loro esecuzione spettano ai singoli datori di lavoro”.

I risultati presentati da un sondaggio realizzato dal Sindacato Unia negli gli scorsi giorni (condotto con gli stessi criteri con i quali l’MPS aveva condotto un sondaggio tra i lavoratori e le lavoratrici dell’Amministrazione cantonale nelle scorse settimane) mette in rilievo il fatto che su un cospicuo numero di cantieri le norme di protezione e di distanziamento sociale siano assai poco rispettate; a questo si aggiungono ulteriori difficoltà a livello di tracciamento: aspetto particolare problematico in luoghi di lavoro come i cantieri caratterizzati da un “traffico” di lavoratori non sempre facilmente identificabili quanto alla loro appartenenza aziendale (lavoratori temporanei, ecc.).

Gli esiti di risultati così preoccupanti sui cantieri non lascia presagire nulla di buono relativamente alla presenza e diffusione del virus in altri settori produttivi, caratterizzati, come le fabbriche, dall’aggravante, dal punto di vista sanitario, di svolgersi in luoghi chiusi.

Alla luce di queste considerazioni ci permettiamo chiedere al Consiglio di Stato se non ritiene opportuno:

  1. riflettere seriamente a una misura di arresto delle attività sui cantieri, da combinare anche con l’arrivo della stagione invernale: in questo modo si potrebbe stroncare, almeno sui posti di lavoro, la diffusione del contagio, tenendo anche conto che molti casi sono “esportati” / “importati” a causa della forte presenza di lavoratori frontalieri in tutto il settore;
  2. organizzare una futura ripresa dell’attività che permetta di effettuare controlli sistematici sulle misure di protezione e di distanziamento, nonché sulla tracciabilità: un controllo che dovrà essere esercitato dalle autorità sanitarie e dall’ispettorato del lavoro essendosi manifestata la incapacità delle direzioni aziendali a mettere in atto la “loro definizione operativa e la loro esecuzione”.

Per MPS-POP-Indipendenti Matteo Pronzini
Arigoni Zürcher – Lepori Sergi

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