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In poche ore sono stati più di 500 i dipendenti amministrativi del Cantone (malgrado un numero importante sia in vacanza) che in poche ore hanno risposto al sondaggio, promosso dall’MPS, sulle condizioni di lavoro e l’introduzione delle norme di sicurezza all’interno dell’amministrazione. Un dato che, già di per sé, dimostra la necessità da parte del personale di essere sentito e ascoltato su questi temi.

Anche per questo motivo risulta incomprensibile che l’amministrazione cantonale, nel peggior stile del padronato più becero, abbia bloccato (quasi subito) l’accesso al sito online dove compilare il sondaggio. Giochetti di bassa lega che non serviranno in nessun modo a nascondere la polvere sotto il tappeto.

La breve inchiesta, senza avere la pretesa della scientificità, permette comunque di poter disporre di alcuni elementi per sentire il polso della situazione e capire dove sia possibile intervenire per migliorare la tutela e la salute dei dipendenti e delle dipendenti.

L’analisi dettagliata dei dati verrà fatta alla fine di questa settimana. Ma già ora è possibile comunque fare alcune considerazioni. Ad una prima analisi sommaria dei risultati si può osservare infatti che dal punto di vista dell’utilizzo della mascherina e del rispetto delle misure di igiene (distanziamento e disinfettati) la situazione appare, tutto sommato sotto controllo, anche se emergono alcune criticità per quel che riguarda l’uso della mascherina nelle trasferte e la sanificazione accurata e l’aereazione dei locali, in particolare quelli con accesso all’utenza.

Più problematica risulta invece la gestione dell’organizzazione del lavoro. La direttiva sul telelavoro non viene rispettata in tutti i settori, una parte importante di dipendenti dichiara che il telelavoro non viene concesso e viene concesso in maniera minore rispetto alla normativa.

Emerge inoltre che in molti casi la rotazione dei turni non consente al personale di evitare di incontrarsi; così in alcuni giorni della settimana le persone si ritrovano a lavorare con i collaboratori e le collaboratrici presenti in ufficio al 100%.

La raccolta dei dati proseguirà comunque fino alla fine della settimana al termine della quale potremo disporre di un quadro più preciso e dettagliato e avanzare anche alcune proposte per migliorare la tutela e la sicurezza dei dipendenti e degli utenti.