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È un Municipio (e con esso una maggioranza politica) indebolito quello che presenta l’ultimo preventivo della legislatura.

Se riduciamo all’osso il messaggio di fondo che passa da questi preventivi notiamo che è quello di sempre: per ora siamo riusciti a portare in porto l’aggregazione (e si continua a insistere su questo aspetto) e far funzionare l’amministrazione, le strutture e il personale.

Certo ci sarebbe da ridire (e molto) anche su questo bilancio minimalista; potremmo farlo ricordando il modo con il quale si sono uniformate condizioni di lavoro e pensionistiche del personale. Personale che, come noto, non ha gradito e non gradisce.

Accanto a questo discorso minimalista vi sono poi i voli pindarici sui progetti strategici. Abbiamo già criticato il modo in cui il Municipio e suoi partiti cercano di sopperire proprio alla mancanza di riflessioni e progetti strategici presentando come propri quelli voluti da altri (dal nuovo ospedale allo stesso quartiere Officina).

La commissione della gestione, nel suo rapporto, si contenta di ricordare quali progetti strategici, citiamo, “la procedura di pianificazione territoriale generale per la nuova Città (PAC), la nuova sede dell’IRB, il quartiere officine, la valorizzazione dei castelli e turismo, il centro espositivo-congressuale”. Anche qui, si vola basso e, come sempre, si cerca di fare il pieno di nebbia.

Come può, ci chiediamo, quello che ormai appare come un puro e semplice progetto di speculazione immobiliare gestito dalle FFS e che darà il tono a tutto il quartiere Officine, essere spacciato per un “progetto strategico”? E come può essere “strategico” un progetto (come quello dell’IRB) che, di fatto, è legato mani e piedi alle strategie di una multinazionale americana?

Il Preventivo in questione poi non fa alcun passo avanti significativo su alcuni temi fondamentali, quelli sì davvero strategici per un progetto di crescita sociale e culturale della città. Lo nota, anche se lo annega nel suo giudizio negativo, persino il favorevole rapporto della gestione. Laddove ricorda come sui tre aspetti principali messi in evidenza dal sondaggio sui bisogni sociali delle famiglie solo l’offerta delle mense sia aumentata (anche e qui vi sarebbe da fare un lungo discorso su modi, tempi e condizioni); per contro nulla è previsto sui doposcuola e nulla sugli asili nido. Altro che capacità progettuale. A tal punto che la commissione, proprio per immaginiamo colmare un vuoto in ambito sociale, propone di completare il preventivo con la voce relativa all’operatore di strada. Come dire: almeno facciamo vedere che abbiamo intenzione di fare qualcosa….

Per il resto non val la pena di dilungarsi su molti altri aspetti che necessiterebbero di molto tempo che non abbiamo: basti pensare alle poche righe dedicate alle case per anziani dove a prevalere, nelle poche riflessioni che vi vengono dedicate, sono gli aspetti della gestione finanziaria. Concentrati sulla pagliuzza e non si vede la trave rappresentata da quanto successo e che investe proprio la “catena di comando” della gestione delle case per anziani della città.

È con queste brevi considerazioni che annunciamo il nostro voto negativo sul Preventivo 2021 e sugli atti ad esso annessi.

*testo dell’intervento in Consiglio Comunale del 21 dicembre 2020