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Alla fine, la proposta che da tempo andavamo facendo per costituire una lista di alternativa tra le forze che hanno condotto in questi anni l’opposizione al Municipio social-liberale a ai suoi partiti si farà.

Con l’accordo dei Verdi (a cui si è aggiunto il FA) sarà una lista ampia quella che sfiderà gli altri partiti, tutti rappresentati in Municipio e responsabili della politica condotta in questi ultimi anni.

Una politica che, sul terreno e dai banchi del consiglio comunali dove siedono due nostre rappresentanti, non ci siamo stancati di denunciare, contribuendo in modo decisivo a battaglie importanti: da quella contro gli aumenti di salario e dei rimborsi spesa dei municipali a quella contro lo smantellamento dell’Officina; da quella per un rafforzamento della politica scolastica e sociale a quella in difesa delle condizioni di lavoro e pensionistiche del personale della città.

È in questa stessa prospettiva di continuare e sviluppare l’opposizione e formulare proposte alternative che rispondano ai bisogni della popolazione che parteciperemo alla lista unitaria Verdi, MPS,POP.FA.

Ma, in sostanza, quale Bellinzona vogliamo? Vogliamo…

  • Una città che sostenga le proprie cittadine e cittadini nella lotta contro il dumping salariale e sociale, contro la diminuzione delle pensioni e dei salari, contro un impoverimento generale che riguarda i redditi di buona parte della popolazione; che combatta la disoccupazione, la precarietà e la povertà di giovani e meno giovani, offrendo a questi ultimi anche maggiori occasioni di lavoro.
  • Una città che metta al centro, per i propri anziani, delle cure socio- sanitarie e domiciliari d’eccellenza garantendo una partecipazione democratica del personale e degli utenti alla direzione delle strutture socio-sanitarie (ABAD e case anziani), potenziando, per quantità e qualità formativa, il personale occupato.
  • Una città che sviluppi la logica della gratuità: dei trasporti, dei  servizi pubblici (scuola, mense, asili nido) e che abbandoni quella della cementificazione, privilegiando la vegetalizzazione della città, le zone senza traffico, la pedonalizzazione, i trasposti pubblici e gli spazi verdi urbani.
  • Una città della solidarietà centrata su servizi che rispondano alle esigenze di tutte e di tutti, delle famiglie, dei giovani e degli anziani, opponendo una resistenza attiva alla logica dell’emarginazione sociale. Una città dell’accoglienza e dell’inclusione di tutte le persone straniere e migranti.
  • Una città nella quale si riduca il numero di allievi per classe (scuola materna ed elementare) si garantiscano in tutte le scuole delle mense e dei servizi extra scolastici pubblici di qualità con delle condizioni di lavoro dignitose per gli operatori.
  • Una città che metta al centro della propria azione sociale, economica e culturale i diritti delle donne, della comunità LGBT e la lotta contro l’oppressione di genere.
  • Una città che promuova di diritti democratici, la partecipazione e l’informazione dei cittadini e delle cittadine; una città che promuova la partecipazione, i diritti salariali, sociali e pensionistici dei propri dipendenti; una città solidale, all’insegna della solidarietà internazionale con le popolazioni in lotta per i diritti democratici e la giustizia sociale in tutte le parti del mondo.