Siamo ormai in dirittura d’arrivo: le operazioni di voto sono già in corso: invitiamo dunque elettrici ed elettori a votare per l’MPS, per le sue candidate e i suoi candidati.
A BELLINZONA è la lista no 7 che vede l’MPS alleato con i Verdi e con altre forze con le quale abbiamo condiviso una politica di opposizione a quella del Municipio e dei suoi partiti in questi ultimi 4 anni. L’obiettivo è di riconfermare e di allargare la presenza delle due consigliere comunali MPS, cercando di portare questa opposizione anche in Municipio.
A LUGANO è la lista MPS, la lista no 1, con l’obiettivo di garantire la presenza dell’MPS in seno al nuovo Consiglio comunale.
Perché votare MPS? Quali garanzie che un voto alla nostra lista, alle nostre candidate, ai nostri candidati rappresenti un impegno a favore della difesa degli interessi dei salariati, dei pensionati, di coloro che vivono del proprio lavoro?
È una domanda legittima. Noi possiamo rispondere solo ricordando le battaglie che abbiamo condotto e che stiamo conducendo, a livello cantonale come a livello comunale (poiché i problemi fondamentali non cambiano) in questi ultimi anni.
A livello comunale (così come a livello cantonale) la nostra principale preoccupazione è stata quella di difendere gli interessi dei salariati e delle salariate, cioè di chi vive del proprio lavoro. Difesa che abbiamo esteso anche a coloro che, pur svolgendo un’attività indipendente, vivono spesso (come è avvenuto con le conseguenze economiche della pandemia) la stessa condizione dei salariati.
Che cosa abbiamo fatto?
– abbiamo chiesto misure concrete contro le conseguenze sociali ed economiche della pandemia, in particolare l’introduzione di un reddito di pandemia che, coordinato agli interventi di altri enti, permetta di mantenere i livelli di reddito precedenti. Abbiamo chiesto un intervento sia a livello comunale che cantonale.
– ci siamo opposti, a livello federale e cantonale, alla rimessa in discussione, da parte dei partiti di governo, dei diritti delle pensionate e dei pensionati.
A livello cantonale, dall’inizio di quest’anno, le rendite di vedovanza sono state tagliate fino al 25% e si prospetta una diminuzione ulteriore delle future rendite. Solo l’MPS si è opposto a queste misure, lanciando anche una petizione,
Ma anche a livello federale sono stati molti i tentativi (e sono tuttora in corso) di peggiorare la situazione pensionistica: basti pensare al continuo tentativo di aumentare l’età AVS per le donne (e poi per gli uomini…).
-ci siamo mobilitati in difesa dell’ambiente, partecipando alle mobilitazioni contro il riscaldamento climatico: solo la modifica radicale del nostro sistema economico e sociale permetterà di far fronte alle conseguenze sempre più disastrose sull’ambiente.
-abbiamo fatto della lotta contro il dumping salariale e sociale una delle nostre priorità. Già in passato avevamo chiesto misure efficaci contro il dumping, cioè l’abbassamento dei salari; nello scorso gennaio abbiamo depositato un’iniziativa popolare denominata “Rispetto per i diritti di chi lavora? Combattiamo in dumping salariale e sociale” che quanto prima verrà sottoposta a votazione. Solo estendendo i controlli sul mercato del lavoro sarà possibile combattere questo fenomeno oramai dilagante in Ticino.
-abbiamo partecipato alle mobilitazioni contro il riscaldamento climatico, consapevoli che solo un cambiamento radicale del sistema economico e sociale nel quale viviamo, solo una coerente lotta anticapitalista, potrà dare risposte adeguate ed efficaci al riscaldamento climatico e al degrado ambientale che ci sta sovrastando.
-tutti noi, e in particolare le donne attive nell’MPS, abbiamo partecipato alle mobilitazioni contro le discriminazioni di genere, per la parità, contro la violenza che subiscono le donne. Questo impegno è per noi prioritario e continuerà a esserlo al di fuori e all’interno delle istituzioni.
– A BELLINZONA abbiamo continuato a batterci contro quello che è stato uno dei peggiori atti contro i salariati di cui si sono macchiati in questa legislatura il Municipio di Bellinzona e i suoi partiti: la liquidazione dell’Officina di Bellinzona. Diverse centinaia di posti di lavoro spariranno, ed anche più in fretta di quanto si era pensato: è di questi giorni la decisione delle FFS di porre fine alla lavorazione dei carri merci (oltre 200 posti di lavoro) già a partire dal 2022. Al posto dell’Officina e dei suoi preziosi posti di lavoro per il momento vi è…il nulla! E tutto questo nel pieno di una crisi economica e sociale accelerata dalla pandemia!
– a LUGANO ci siamo battuti e ci stiamo battendo contro la chiusura del Pronto Soccorso dell’Ospedale italiano, attraverso una petizione al Municipio e al Consiglio di Stato. Abbiamo dato un contributo al referendum contro i progetti assurdi di espansione dell’aeroporto di Agno e riteniamo che la cosa migliore sia la sua dismissione.
Infine, proprio in queste settimane e praticamente da soli, abbiamo condotto e stiamo conducendo la battaglia con il Polo Sportivo e degli Eventi (PSE) attraverso anche il lancio del referendum; non perché siamo contrari alla creazione di strutture sportive, ma perché questo progetto rappresenta ben altro, una vera e propria speculazione immobiliare a sostegno di potenti gruppi bancari e immobiliari. Un investimento che solo in parte sarà dedicato allo sport e che costerà alla città, per i prossimi decenni, parecchi milioni all’anno, con conseguenze su altre questioni, più importanti e prioritarie per chi vive e lavora a Lugano.
– abbiamo rivendicato migliori condizioni di lavoro e salariali per il personale sanitario, per il personale delle cure a domicilio e per quello delle case anziani. In tutti questi settori socio-sanitari le condizioni di lavoro non fanno che peggiorare. I lavoratori e le lavoratrici (messi anche sotto pressione dalla pandemia) devono rispondere a esigenze di redditività sempre maggiori, spesso mancando loro il tempo per dedicarsi in modo adeguato ai pazienti. Ne risente in questo modo la qualità delle cure. Malgrado si chieda sempre di più, questo lavoro non viene riconosciuto nemmeno a livello salariale. Basti pensare al personale sanitario (ospedali, case anziani, cure a domicilio) che, malgrado il loro enorme sforzo legato alla pandemia, hanno avuto diritto a scarsissimi riconoscimenti salariali.
-abbiamo chiesto a più riprese di raddoppiare o triplicare il numero di posti di apprendistato da parte degli enti pubblici (cantone, comuni, enti para-pubblici), per poter offrire la possibilità ai giovani di seguire un apprendistato, in un contesto nel quale appare sempre più difficile trovare un posto di tirocinio.
Queste e altre nostre proposte e attività hanno cercato di mettere al centro i bisogni e le esigenze di chi vive del proprio lavoro, cioè la stragrande maggioranza della popolazione. Una condizione che diventa sempre più difficile a causa delle politiche condotte dal padronato e dai partiti che li sostengono.
Votare la nostra lista (a Bellinzona la lista 7 alla quale l’MPS partecipa, a Lugano la lista 1), votare per i candidati e le candidate dell’MPS è la migliore garanzia che questo impegno politico a favore dei salariati e delle salariate continuerà senza sosta e con sempre maggiore vigore. È quanto possiamo oggi promettere.