Ristorazione: la crisi è solo colpa delle misure di protezione contro il Covid?

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Interpellanza:

La situazione della ristorazione in Ticino è drammatica: lo ha detto Massimo Suter, Presidente di Gastroticino recentemente, riferendosi alle chiusure decretate per combattere la pandemia. A suo avviso ci sarà una “valanga” di fallimenti quest’estate, quando la stagione turistica ticinese sarà avviata. La situazione della ristorazione in Ticino però era già drammatica nel 2016, sempre secondo Massimo Suter. Non a causa del Covid evidentemente, ma perché in Ticino ci sono troppi bar e ristoranti. Il Presidente di Gastroticino citava allora queste cifre: “il Ticino già di per sé è il Cantone in cui c’è il più alto tasso di esercizi pubblici: uno ogni 75 abitanti, quando nel resto della Svizzera è uno ogni 120.”1 Nella stessa intervista Suter affermava anche: ‐ Il 60% degli esercizi pubblici ticinesi lavora in rosso. Significa che il gerente o non riesce ad ammortizzare il capitale investito, oppure non riesce nemmeno a guadagnarci qualcosa. ‐ il mercato attorno a quei determinati esercizi pubblici non è più valido. non c’è più un bacino di utenza capace di dare un senso agli investimenti. A volte bisognerebbe guardare in faccia la realtà. ‐ Forse alcuni non hanno la passione necessaria per fare un mestiere del genere. Altri invece non hanno le idee. C’è gente che non investe un franco da 30 anni. La situazione non sembra essere migliorata perché meno di un anno fa, nel giugno 2020, Massimo Suter affermava: “La crisi da coronavirus non farà diminuire il numero di bar e ristoranti in Ticino. Continueremo invece a ucciderci a vicenda” e citava queste cifre: “il Ticino ha il più alto numero di esercizi pubblici per abitante del Paese, uno ogni 120. Quando in Svizzera ce n’è uno ogni 240”. 2 Nello stesso articolo si dice che “dal 2015 al 2019 se ne sono andati una trentina di esercizi pubblici l’anno. Un dato che in cifre significa una flessione annua del 2%. Sì, perché prima della pandemia, i ristoranti in Ticino erano circa 1.500. Ma nel 2015 arrivavano a circa 1.800. A stringere i denti non è comunque solo il Ticino, ma tutta la Svizzera, come evidenziano le analisi dell’Ufficio federale di statistica. Nel 2015 nel Paese c’erano 26.300 bar e ristoranti. Solo un anno dopo, nel 2016, erano precipitati a 23.400. Un vero e proprio tracollo, dopo che per molti anni il loro numero era rimasto pressoché stabile.” In questo vortice di affermazioni contradditorie, difficile per i cittadini capire se i ristoranti falliscono perché non c’è più mercato o se sono le misure di protezione della popolazione ad aver decretato la fine di un fiorente settore. Chiediamo pertanto al Consiglio di Stato: 1. Quanti esercizi pubblici conta il Ticino rispetto al numero di abitanti? 2. Di quanto è diminuito il numero di esercizi pubblici fra il 2016 e la fine del 2019, quindi prima della pandemia?                                                              1 Troppi ristoranti. La proposta: «Ci vuole il numero chiuso», tio.ch, 24.6.2016, https://www.tio.ch/ticino/attualita/1092805/troppi-ristoranti-la-proposta-ci-vuole-il-numero-chiuso 2 “Troppi bar e ristoranti e questo non è un bene”, Il Caffè, 20.6.2020, http://www.caffe.ch/stories/inchieste/66028_troppi_bar_e_ristoranti_e_questo_non__un_bene/ 2 3. Di quanto sono diminuiti i posti di lavoro nel settore della ristorazione fra il 2016 e la fine del 2019, quindi prima della pandemia? 4. Quanti esercizi pubblici hanno fatto richiesta di aiuti per i casi di rigore e che percentuale rappresentano rispetto al totale? 5. Quanti soldi sono stati distribuiti finora agli esercizi pubblici per i casi di rigore? 6. Basandosi sui dati disponibili delle richieste di aiuti per i casi di rigore è esatto affermare che “il 60% degli esercizi pubblici ticinesi lavora in rosso”? A quanto stima il cantone la percentuale di esercizi pubblici che lavoravano in rosso nel 2019 sulla base delle cifre fornite nelle richieste? 7. La Legge sul rilancio dell’occupazione prevede un sostegno ad iniziative di microimprenditorialità. Quante persone sono state aiutate a diventare esercenti negli ultimi anni e che percentuale rappresentano sul totale degli aiuti alla microimprenditorialità? 8. Quanti dipendenti della ristorazione sono in lavoro ridotto attualmente? 9. Quanti sono gli interinali che lavorano nel settore della ristorazione in Ticino? 10. Come è evoluto il numero di disoccupati iscritti e il tasso di disoccupazione nel settore della ristorazione in Ticino negli ultimi 10 anni? 11. Come è evoluto il numero di fallimenti nel settore della ristorazione negli ultimi 10 anni? Per MPS-POP-Indipendenti Simona Arigoni Zürcher Lepori Sergi – Pronzini 

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