Tempo di lettura: 2 minuti

A seguito delle pressioni esercitate negli scorsi mesi (ricordiamo la petizione promossa dall’MPS e le interrogazioni sia a livello cantonale che cittadino) sembrerebbe che l’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) abbia deciso la riapertura del Pronto soccorso dell’Ospedale italiano di Lugano-Viganello a partire dal 10 maggio.

Tuttavia, da elementi raccolti presso lo stesso ospedale e verificando le indicazioni di servizio da parte dell’EOC questa riapertura non è ancora avvenuta. L’unica riapertura annunciato sul sito dell’EOC è quella del PS di Acquarossa.

L’MPS invita quindi il governo cantonale e il Municipio della città di Lugano ad intervenire con solerzia e in modo attivo affinché questa riapertura, promessa ed annunciata (anche attraverso una risposta del Consiglio di Stato ad un atto parlamentare dei deputati e delle deputate MPS), avvenga effettivamente. E, soprattutto, essa avvenga con la dovuta pubblicità (e non in forma semi-clandestina come sta avvenendo per il PS di Acquarossa) e informazione alla popolazione. Dopo oltre un anno di sospensione dell’attività di questa importante struttura per una zona assai popolata della città di Lugano, è importante che la popolazione possa essere capillarmente informata di questa riapertura (attraverso materiale distribuito alla popolazione, annunci sui giornali, etc.). Solo in questo modo la ripresa potrà essere effettiva e rispondere ai bisogni della popolazione.

Infine, l’MPS rinnova il suo appello e la sua proposta affinché la riapertura del PS di Viganello avvenga unitamente ad un suo potenziamento (passando da un’apertura di fatto limitata ad un’apertura 24 ore su 24, 7 giorni su 7). Appare sempre più evidente, e le recenti decisioni annunciate dall’EOC sembrerebbero confermarlo, che il PS dell’Ospedale Civico di Lugano non risolverà i problemi di sovraffollamento con tutti i problemi connessi (lunghe ore di attesa, etc.).

Il potenziamento dell’offerta pubblica della medicina ambulatoriale nel Luganese (anche attraverso il potenziamento del PS dell’Ospedale italiano) resta una priorità assoluta.

Print Friendly, PDF & Email