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Il Movimento per il socialismo (MPS) ha preso atto del risultato del referendum sul Polo sportivo e degli Eventi (PSE) che ha visto la vittoria del fronte del Sì. Un risultato, tuttavia, tutt’altro che scontato: la sconfitta del No con oltre il 43% è senza dubbio, per le condizioni nelle quali è avvenuta, più che onorevole.

L’MPS, malgrado il risultato, si ritiene comunque soddisfatto della campagna condotta; una campagna difficile e controcorrente che l’MPS, come forza politica, ha di fatto condotto da solo, in particolare nella fase di raccolta delle firme per garantire la riuscita del referendum. Uno sforzo che, sul terreno militante (bancarelle e distribuzione di materiale nei quartieri), è continuato anche nella fase della campagna per la votazione.

Non vi sono dubbi che sul risultato abbia pesato l’enorme campagna di propaganda espressa dal sì che ha potuto contare su mezzi nemmeno lontanamente comparabili con quelli del no, come dimostra l’enorme massa di annunci pubblicitari (giornali, affissioni, etc.) degli ultimi due mesi.

A questo si deve aggiungere lo sforzo dei partiti maggiori, i partiti presenti in Municipio, che hanno impegnato tutto il loro apparato a difesa del sì.

Sul questo risultato ha sicuramente avuto un’influenza fondamentale la questione “sportiva” (d’altronde tutta la campagna del fronte del sì si è concentrata su questo aspetto), trasformando il referendum in un pronunciamento a favore o contro lo sport. Una dinamica che ha pesato sull’esito finale del voto dato che, di principio, quasi nessuno si è dichiarato in opposizione al sostegno alla pratica sportiva (nella nostra veste di referendisti lo abbiamo dichiarato fin dall’inizio).

Tutti i problemi segnalati ed emersi nel corso della campagna, problemi sia di ordine pianificatorio che finanziario (con profonde conseguenze per il futuro della città e per i suoi cittadini e cittadine), restano comunque sul tappeto e saranno al centro della discussione politica pubblica nella fase realizzativa del progetto.

Alle ultime elezioni comunali ci siamo presentati con lo slogan “Lugano merita una vera opposizione”. Riteniamo, con il lancio del referendum e con la campagna che abbiamo sviluppato, di aver onorato questo proposito.

È in questa prospettiva che l’’MPS intende continuare a seguire questo progetto e a denunciare tutti gli aspetti critici evidenziati nella campagna.