Nell’ambito della discussione sul Preventivo 2022 l’MPS (con tre iniziative parlamentari elaborate) propone di diminuire il numero massimo di allievi per classe, così come il numero minimo che permette ai Comuni di formare (senza perdere il sostegno finanziario del Cantone) una sezione di scuola dell’infanzia e di scuola elementare.
Ma come, potrebbe dire qualcuno, ritornate alla carica con la questione del numero di allievi per classe dopo che, con l’inizio dell’anno scolastico appena iniziato, ha comunicato il DECS, è entrata in vigore la diminuzione del numero massimo di allievi per classe nelle scuole medie permettendo così, come indicava il DECS in occasione della conferenza di presentazione del nuovo anno scolastico, di “migliorare le condizioni di insegnamento e apprendimento”?
In realtà, come abbiamo detto e dimostrato (senza grande sforzo per la verità, visto che ci siamo limitati a prendere sul serio i dati forniti dallo stesso DECS), quella riforma – strombazzata e più riprese sia in Gran Consiglio che sui media – è una vera “ciofeca”. Basti ricordare che nella scuola media – settore interessato da quella riforma che ha portato alla diminuzione del numero massimo di allievi per classe da 25 a 22 – la conseguenza è staa – come indicava il messaggio governativo – “la nascita di 13 nuove sezioni”. Ricordiamo che le sezioni di scuola media in Ticino sono circa 600. In partica questa “riforma”, che qualcuno si è addirittura avventurato a qualificare con l’aggettivo di “storica” aumenterà il numero di sezioni “addirittura” del 2% (13 su 600); coinvolgerà circa 250 studenti su un totale di circa 12’000, anche qui poco più del 2% complessivo.
È evidente a tutti che tale cambiamento è tutto meno che una riforma in materia di numero di allievi per classe e che le cose, malgrado questa riforma “storica”, non sono praticamente cambiate. Cantiere, quindi, del tutto aperto.
Ma la questione non riguarda solo la scuola media. Il rilancio, attraverso queste iniziative, del tema della diminuzione del numero di allievi per classe investe tutto il settore dell’insegnamento obbligatorio e concerne sia il numero massimo di allievi per classe che il numero minimo. Problema, quest’ultimo emerso negli ultimi tempi in alcune realtà sia cittadine che periferiche.
Cominciamo dalla questione del numero massimo di allievi per classe. Il problema di fondo è abbastanza semplice e può essere, senza eccessivo sforzo di semplificazione, così riassunto: negli ultimi quindici anni circa, la media del numero di allievi per classe non ha subito modifiche significative; il che significa che la composizione delle classi è costituita, verosimilmente, da un numero di classi importanti che tendono ad avvicinarsi o a raggiungere il numero massimo di allievi per classe (che resta di 25 per le scuole dell’infanzia e per le scuole elementari – da quest’anno passato a 22 per le scuole medie come abbiamo detto in precedenza).
Per le scuole dell’infanzia, avevamo, nell’anno scolastico 2009/2010, una media di 20,8 allievi per classe; nell’ultimo anno scolastico questa media era scesa a 19,5 allievi per classe; per quel che riguarda le scuole elementari, la media nell’anno scolastico 2009/2010 era di 18,6 allievi per classe: lo scorso anno era di 17,7; infine nella scuola media nello stesso lasso di tempo la media di allievi per classe è scesa dal 20,5 a 20,1.
Come detto, si tratta di diminuzioni tutto sommato non significative; in particolare se si tiene conto delle sempre maggiori difficoltà e complessità con le quali è confrontata la scuola, riflesso delle peripezie (sociali, famigliari, culturali) che vive la società, quella ticinese come tutte le altre.
Ma un problema altrettanto importante lo si constata (e il rischio reale è di constatarlo sempre più) a livello del numero minimo di allievi per classe. Capitano sempre più spesso casi di sezioni di scuola (dell’infanzia o elementare) che vengono soppresse poiché non raggiungono il minimo fissato dalle leggi relative al funzionamento dei diversi ordini di scuola. Come noto è il Cantone che finanzia in larga parte le spese per le scuole comunali (a partire dai salari dei docenti), autorizzando la formazione di sezioni sulla base dei relativi numeri di sezioni.
Negli ultimi anni vi sono stati diversi casi di soppressione di sezioni dovute al fatto che non veniva raggiunto il numero minimo di allievi per una sezione; a questo punto la scelta spetta ai Comuni che possono comunque costituire una sezione anche se con un numero di allievi inferiore a quello minimo fissato dalle disposizioni cantonali, assumendone tuttavia totalmente i costi. Una situazione, come detto, che non tocca solo sezioni di scuola elementare o dell’infanzia dei comuni delle valli, spesso confrontate con fenomeni di spopolamento, ma che coinvolge anche le realtà urbane: ultimo il caso della soppressione di una sezione di scuola elementare a Bellinzona lo scorso mese di settembre.
A queste constatazioni sulla mancata evoluzione della diminuzione del numero di allievi per classe e sui problemi che questi numeri troppo alti (sia per il massimo che per il minimo relativi alla formazione di una sezione) vanno aggiunte le considerazioni di ordine pedagogico che si sono affermate negli ultimi decenni. E cioè la indiscutibilità di una diminuzione cospicua del numero di allievi per classe per migliorare condizioni di insegnamento e di apprendimento. In fondo (al di là delle critiche che si possono fare la modello proposto) è proprio da questa considerazione che muove l’attuale tentativo del DECS di superare il sistema dei livelli.
È per tutte queste considerazioni che l’MPS ha ritenuto importante rilanciare con forza la questione della diminuzione del numero massimo di allievi per classe nelle scuole obbligatorie. Senza un passo decisivo e significativo in questa direzione tutti i discorsi sul miglioramento delle condizioni di insegnamento e apprendimento resteranno, per l’appunto, solo discorsi.
*********************
Le proposte in tre iniziative parlamentari
Per la scuola dell’infanzia
Il numero massimo di allievi per classe è fissato dagli attuali 25 a 20. Il minimo per poter formare una sezione viene abbassato da 13 a 10 allievi Si propone inoltre che “Il Dipartimento deve fare in modo che nessun allievo di scuola dell’infanzia debba percorrere un tragitto casa-scuola superiore ai 40 minuti (andata e ritorno), nel caso questo non fosse possibile i comuni devono poter costituire sezioni con numeri inferiori al minimo legale”. Infine si propone di potenziare le disposizioni per i docenti di appoggio.
Per la scuola elementare
Il numero massimo di allievi per classe è fissato dagli attuali 25 a 20. Il minimo per poter formare una sezione viene abbassato da 13 a 9 allievi; a questo si aggiungono le stesse proposte della scuola dell’infanzia relative al tragitto casa-scuola e al docente di appoggio
Per la scuola media
Il numero massimo di allievi per classe è fissato dagli attuali 22 a 18. Viene inoltre proposto la possibilità che un comprensorio di scuola media possa essere creato con un minimo di 200 allievi (oggi ce ne vogliono 400) e che il limite massimo sia di 500, onde evitare diverse attuali sedi che vanno al di là di questo numero.