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Pubblichiamo il testo di un’interpellanza presentata oggi dalle/dai nostre/i deputate/i in merito alla necessità di intervenire contro l’aumento dei prezzi dovuti a dinamiche speculative e non certo alla guerra in Ucraina. (Red)

Stiamo assistendo, in queste settimane, a una fiammata dei prezzi di alcuni generi anche di prima necessità. Benzina, olio da riscaldamento, alcuni prodotti alimentari legati al mercato delle materie prime (grano, etc.).

Questa evoluzione si inserisce in un contesto caratterizzato (a seguito della pandemia, ma non solo) da un aumento dei prezzi al consumo negli ultimi mesi (precedenti la guerra contro l’Ucraina) che hanno sistematicamente e continuamente reso più cara la vita ai salariati e alle salariate di questo paese. Ricordiamo che, facendo capo al tradizionale indice dei prezzi al consumo di novembre 2021 – indice che, ricordiamo – misura l’aumento dei prezzi e non quello del “costo della vita”, si è misurato un aumento annuale del rincaro pari all’1,5%.

Sappiamo bene quale sia il punto di vista del governo, d’altronde in sintonia con le tradizioni politiche liberali e a sostegno dell’economia di mercato: che sta al mercato fissare liberamente i prezzi sulla base dei propri meccanismi.

Detto di questa posizione di principio che, tuttavia, su alcuni temi e questioni di ordine tariffale non ha impedito un intervento diretto e indiretto dello Stato (uno per tutti: l’intervento sui prezzi delle tariffe mediche o sui premi delle casse malati), ci pare comunque necessario interpellare il governo per chiedergli conto di come vuole agire in questo contesto che appare foriero di conseguenze seri per la capacità reddituale dei cittadini e delle cittadine che vivono del proprio salario o della propria rendita pensionistica (e che rappresentano la stragrande maggioranza della popolazione).

Per questo chiediamo al Consiglio di Stato

1. Come valuta – quali pensa siano le ragioni – l’attuale aumento dei prezzi di alcuni beni (da quelli alimentari a quelli dei prodotti petroliferi). È preoccupato da questa evoluzione?

2. Come intende intervenire, se intende farlo, per cercare di fare pressione affinché questi movimenti speculativi vengano in qualche modo contenuti, vedi impediti?

3. Non ritiene di doversi rivolgere al Consiglio Federale per chiedere un intervento nella prospettiva indicata qui sopra e facendo presente come la popolazione di un Cantone con difficoltà reddituali come il Ticino (rispetto al resto della Svizzera) rischia di soffrire ancora di più dell’aumento dei prezzi nei generi di consumo legato alle materie prime alimentari?

4. Non ritiene di dover segnalare questa situazione – e chiedere un intervento – a Mister prezzi?