Tempo di lettura: 5 minuti

Da oramai più di tre anni, a scadenze regolari, le FFS annunciano un aumento

dell’investimento finanziario e del personale per le “nuove” Officine FFS a Castione. Le

lavorazioni ed i prodotti che saranno svolti a Castione rimangono sempre gli stessi. Detta in

altro modo: a parità di lavoro ci raccontano che il personale occupato e l’investimento sarà

molto maggiore a quanto indicato nel 2019. Vale la pena aggiungere che in tutti i casi,

anche tenendo per buona la regolare lievitazione del numero di dipendenti che dovrebbero

essere occupati nel nuovo stabilimento vi sarà sempre una perdita in relazione al personale

occupato oggi nelle Officine FFS di Bellinzona e nel Servizi Industriali di Bellinzona-

Pedemonte.

Ad ogni occasione il ceto politico, con alla testa il Consiglio di Stato ed il Municipio di

Bellinzona, lodano e benedicono le FFS per la loro generosità.

Contemporaneamente alle FFS di Bellinzona vi è una riduzione delle attività svolte. Nel

corso dello scorso anno vi è stato l’annuncio dell’interruzione della manutenzione del

materiale Cargo. In queste settimane si sta procedendo alla dismissione del reparto

occupato nella rigenerazione e manutenzione delle sale. Anche in ambito di revisione e

manutenzione delle locomotive di vecchia generazione vi è una forte riduzione del lavoro a

seguito della dismissione (rottamazione) di queste macchine. Una situazione che crea non

poche preoccupazioni per il personale tenuto anche conto che, da qui al 2026, ossia la data

dell’annunciata messa in funzione dello stabilimento di Castione, vi sono ancora 4 anni

buoni.

Contemporaneamente vi sono notizie che segnalano investimenti delle FFS ed

esternalizzazione di importanti lavori, negli stessi ambiti in cui a Bellinzona si dismette.

Pensiamo al settore del materiale merci, alla manutenzione delle sale e degli Eurocity (EC).

A titolo d’esempio riproduciamo queste due notizie pubblicate, negli scorsi giorni, da organi

di stampa specializzati.

175 Reisezugwagen des Typs Eurocity (EC) werden bis 2028 umfassend

saniert und erneuert. Die Arbeiten erfolgen aus Kapazitätsgründen

mehrheitlich ausserhalb der SBB

Insgesamt 175 Eurocity-Wagen (62 Wagen 1. Klasse, 113 Wagen 2. Klasse)

werden bis 2028 umfassend erneuert und saniert. Zur Flotte gehören auch die

Velowagen, alle Wagen mit behindertengerechten WC sowie die 12

Panoramawagen. Bei der Sanierung werden Korrosionsschäden beseitigt, die

Wagenkasten neu lackiert und energiesparende mobilfunkdurchlässige

Fensterscheiben eingebaut. Die Wagen erhalten in der 1. und 2. Klasse neue

Teppiche, die Sitzpolster werden wo notwendig ersetzt. Mit der Neulackierung

wird zudem das Aussendesign aufgefrischt und dem aktuellen SBB Design

angepasst.

Die Sanierung eines ersten Prototyps ist im zweiten Halbjahr 2022 geplant, die

Serienfertigung erfolgt von 2023 bis 2028. Die instandgesetzten EC-Wagen

werden im Fernverkehr voraussichtlich bis mindestens 2037, im Interregio-

Verkehr und auf internationalen Verbindungen eingesetzt. Wie bei den EW IV

werden auch bei den Eurocity-Wagen die Türsysteme modifiziert und gemäss

den neusten Sicherheitsstandards umgebaut

Die SBB vergrössert ihre Instandhaltungskapazitäten

Vorgesehen ist, 136 der 175 Wagen bei einem externen Anbieter sanieren zu

lassen. Darüber hinaus bestehen Optionen für weitere 57 Wagen. Der Auftrag

wird öffentlich ausgeschrieben. Die Erneuerung der übrigen 39 Fahrzeuge erfolgt

SBB-intern in den Werken Olten und Yverdon-les-Bains. Die Vergabe an einen

externen Anbieter ist notwendig, weil auf Grund vieler gleichzeitig laufender

Modernisierungs- und Revisionsvorhaben die Kapazitäten bzw. die

Reparaturgleise in den eigenen Werken nicht ausreichen. Die SBB arbeitet

intensiv daran, schweizweit ihre Instandhaltungskapazitäten sukzessive zu

erhöhen, um dem absehbaren Angebots- und Flottenwachstum zu entsprechen

Zurigo, nuova lavorazione sale montate (FFS news)

Le ruote dei treni percorrono in media tra i 200 000 e i 400 000 km prima di essere

riprofilate dalle FFS. A tale scopo, nella stazione di preparazione di Zurigo è stato

recentemente messo in funzione un capannone di manutenzione.

Gli specialisti della manutenzione e della pulizia delle FFS lavorano in due

capannoni di nuova costruzione al centro del fascio di binari della stazione di

preparazione dei treni di Zurigo, proprio accanto al ponte Duttweilerbrücke di

Zurigo-Aussersihl: in questo centro per le sale montate, le sale montate dei treni

viaggiatori vengono riprofilate per tornare a scorrere di nuovo senza problemi e in

modo silenzioso. Lo strumento centrale per farlo è il cosiddetto «tornio

sottopavimento» da 45 tonnellate, che è stato consegnato e installato nel 2021, e

sul quale lavorano alla riprofilatura gli specialisti delle varie sale montate. «Con il

nuovo impianto possiamo lavorare su fino a 20 sale montate al giorno senza

doverle prima smontare», dice il capoprogetto Walter Bucheli. Questo è possibile

per tutti i veicoli del traffico viaggiatori con una lunghezza fino a 202 metri.

Misurare le ruote durante il lavaggio

La manutenzione professionale delle sale montate è importante per la sicurezza e

la comodità dei viaggiatori. Solo sui treni viaggiatori sono installate circa 18 000

sale montate. In media, a seconda del tipo di veicolo, della tratta e delle condizioni

d’esercizio, percorrono tra i 200 000 e i 400 000 chilometri prima di essere

riprofilate. In questo processo, la superficie della ruota viene «tornita» a tal punto

che le cosiddette sfaccettature vengono eliminate e si può garantire uno

scorrimento regolare. Una sala montata può essere tornita dalle tre alle cinque

volte prima di dover essere sostituita con una nuova. Per pianificare il processo di

lavorazione delle sale montate nel modo più preciso possibile, le FFS utilizzano,

tra l’altro, i cosiddetti impianti di misurazione al passaggio: durante il lavaggio

esterno dei treni, vengono regolarmente misurate anche le sale montate. La loro

usura viene controllata con precisione entro due decimi di millimetro. Questi e altri

dati costituiscono poi la base per la digitalizzazione della lavorazione delle sale

montate, che viene applicata ai veicoli della S-Bahn di Zurigo dal cambiamento

d’orario.

Le FFS aumentano le loro capacità di manutenzione La manutenzione dei treni del

traffico viaggiatori è un settore centrale per le FFS. La manutenzione della flotta

del traffico viaggiatori, e in parte di quelle di FFS Infrastruttura e FFS Cargo, viene

effettuata presso un totale di 20 impianti dedicati. A tale proposito si distingue tra

manutenzione vicina all’esercizio presso impianti di servizio (sosta dei treni circa

una volta alla settimana per circa 3-6 ore) e manutenzione fuori dall’esercizio /

pesante (revisioni, riparazioni di notevole entità, ammodernamenti; sosta dei treni /

delle carrozze da 3 a 60 giorni). Circa 4000 collaboratrici e collaboratori si

occupano di manutenzione per le FFS. Le FFS espandono costantemente le loro

capacità di manutenzione per tenere il passo con la crescita dell’offerta e della

flotta.

È oggettivamente e francamente difficile pensare che al Consiglio di Stato e agli alti

funzionari della Divisione Economia queste notizie, e diverse altre, siano sfuggite.

Chiediamo dunque al Consiglio di Stato:

1. Come si spiega che a Bellinzona le FFS smantellino lavorazioni quali, ad esempio, la

manutenzione delle sale, mentre a Zurigo, contemporaneamente, si inaugurano

nuove strutture?

2. Come spiega la contraddizione tra le affermazioni delle FFS secondo le quali esse

starebbe “espandendo costantemente le loro capacità di manutenzione per tenere il

passo con la crescita dell’offerta e della flotta” e a Castione il numero degli occupati e

la tipologia di lavorazioni sarà inferiore all’attuale?

3. Per quale ragione le FFS non hanno optato per portare alle Officine FFS di

Bellinzona almeno una parte del risanamento e la manutenzione dei 175 Eurocity

invece che esternalizzarli?

4. Le risposte che ci verranno fornite alle domande formulate in precedenza sono state

elaborate da parte del DFE sulla base di una seria, autonoma ed oggettiva analisi

della situazione o ci si è fidati, come sempre, ai pizzini passati dall’ufficio stampa

delle FFS?