Il Movimento per il socialismo (MPS) ha preso atto delle notizie – apparse su alcuni portali – relative alle difficoltà che sembrerebbero prospettarsi nel progetto di ristrutturazione del Liceo di Bellinzona e della realizzazione di una sede provvisoria per la durata dei lavori (tre anni nelle attuali ipotesi). Le difficoltà sembrerebbero concentrarsi sulla qualità dei prefabbricati che dovrebbero comporre la sede provvisoria e per il quale il Gran Consiglio ha votato un credito lo scorso mese di novembre.
Come si ricorderà quel credito è stato approvato all’unanimità con l’astensione del gruppo MPS che aveva a più riprese, negli ultimi due anni, contestato il progetto di ristrutturare l’attuale immobile (con un preventivo che ha visto i costi ipotizzati lievitare di quasi il 70%, e ancora non definitivi poiché il credito di costruzione non è ancora stato votato dal Gran Consiglio); il voto di novembre del Gran Consiglio riguardava per la verità solo il credito per la sede provvisoria: i nostri deputati avevano criticato l’impostazione di tutto il progetto, astenendosi alla fine solo perché il credito era stato maggiorato (di circa un milione) per rispondere alle esigenze degli studenti (che avevano espresso le loro richieste con una petizione) e alle “dimenticanze” del progetto (si era dimenticata la presenza di un’aula di scuola speciale ospitata al Liceo di Bellinzona da un ventina d’anni!).
Tutti questi elementi ci avevano fatto affermare a più riprese (e lo diremo ancora al momento della presentazione e della discussione sul credito di costruzione) che sia il progetto di ristrutturazione dell’attuale sede, sia quello di sede provvisoria presentavano e presentano tutta una serie di criticità che rischiano di compromettere sia i tempi che i costi previsti. Per questa ragione ci siamo sempre battuti (come avevano chiesto a lungo gli stessi docenti del Liceo) di costruire un nuovo edificio e, una volta effettuato il trasloco, demolire l’attuale stabile.
I contrattempi che sembrerebbero essere emersi in questi giorni non ci sorprendono più di quel tanto. Quello della ristrutturazione del Liceo di Bellinzona (e della relativa sede provvisoria) resta un progetto incerto, pasticciato, possibile fonte di contrattempi e ritardi realizzativi importanti. Attendiamo quindi di vedere gli ulteriori sviluppi della situazione e, se necessario, interverremo di nuovo per sollecitare chiarimenti relativi sia la progetto di sede provvisoria che di ristrutturazione.