Qual è l’entità della distruzione a Mariupol? Secondo le autorità ucraine, la città è distrutta al 90%. Denis Pushilin, il leader filorusso del Donbass, sostiene che la percentuale di edifici irreparabili è del 60%. Ciò non è in contraddizione con la stima ucraina dei danni.
Che ne sarà di questa grande città che, prima dell’invasione, contava 400’000 abitanti? 300’000 persone sono fuggite e probabilmente non torneranno mai più. Quanti degli altri 100’000 vogliono raggiungerli al più presto, per iniziare una nuova vita altrove? E quanti sono morti sotto le bombe russe? 20.000, secondo gli ucraini. Data l’entità della distruzione, questa cifra sembra plausibile, ma l’occupante farà di tutto per seppellire la verità insieme ai cadaveri.
Una città non è solo infrastrutture, edifici e persone che vi abitano. Mariupol è stata annientata come comunità umana, come prodotto storico, come centro economico e come crocevia di popoli. Si tratta di un grave crimine contro la civiltà, nel senso letterale del termine. Come a Grozny e ad Aleppo, l’imperialismo russo ha mostrato tutta la crudeltà di cui è capace.
Questa crudeltà non ha nulla da invidiare a quella dell’imperialismo occidentale. Con la scusa della “denazificazione”, il nazionalismo della Grande Russia si è tolto la maschera. Il suo vero volto è quello della pulizia etnica, la sua “logica” è simile a quella attuata dal nazionalismo serbo in Bosnia.
Cosa farà Putin con questa “vittoria” grondante sangue? Quale sarebbe il futuro di Mariupol se la Russia la annettesse? Denis Pushilin ha sollevato un angolo del velo: il complesso siderurgico che era il polmone economico della città sarà raso al suolo e ciò che resta di Marioupol sarà trasformato in un resort per russi agiati. Un po’ come se gli Stati Uniti, dopo il 45° anniversario, avessero trasformato ciò che restava di Dresda in un centro termale o in una città di piacere…
Mariupol risorgerà dalle sue ceneri solo se l’invasore imperialista sarà spazzato via dall’Ucraina.Putin assassino! Solidarietà con la resistenza del popolo ucraino!
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