Pubblichiamo il testo di una mozione presentata nei giorni scorsi dai nostri parlamentari in Gran Consiglio a proposito della questione della fermata dei treni IC a Chiasso o Mendrisio; una questione ormai da anni sul tappeto e che i diversi partiti di governo si dimostrano incapaci di affrontare, pur facendo finta di occuparsene…(Red)
Fermate dei treni IC a Chiasso e Mendrisio: un penoso esempio del teatrino dei partiti di governo! Alla faccia dell’emergenza climatica e del sostegno al trasporto pubblico
La votazione al Consiglio Nazionale della mozione di Marco Romano relativa alla fermata dei treni IC a Chiasso o Mendrsio ripropone le responsabilità del Consiglio di Stato. Il dibattito al Consiglio Nazionale ha fatto nuovamente emergere il fatto che il Consiglio di Stato non ha presentato una domanda di integrazione del Mendrisiotto nella rete dei trasporti a lunga distanza. A seguito di ciò i treni IC non si fermano né a Chiasso né a Mendrisio.
Il gruppo parlamentare MPS-POP-Indipendenti aveva già sollevato la tematica nel corso del 2020 tramite un’interpellanza. Come consuetudine il Consiglio di Stato aveva dato delle risposte superficiali e non si era assunto le sue responsabilità per questa situazione.
Una situazione che si ripete spesso. Quante volte abbiamo assistito, nell’ambito delle discussioni su questioni politiche di fondo, a perentorie dichiarazioni del tipo “È Berna che vuole così…”, “È una legge federale che lo stabilisce…”, ecc. Con queste dichiarazioni Governo cantonale e partiti che ne fanno parte e lo sostengono mettono in scena un teatrale gioco delle parti che ha come unico obiettivo quello di limitare i danni a livello politico ed elettorale, in particolare per quei temi che suscitano un particolare interesse tra la popolazione.
Temi come, ad esempio, la legislazione in materia di assicurazione malattia, o di casse pensioni, o, ancora, le decisioni su trasporti o ambiente.
Obiettivo fondamentale è quello di tentare di “departiticizzare” le decisioni politiche da loro prese: così la responsabilità viene addossata a “Berna” come astratta entità geografica, di tipo amministrativo, privata di qualsiasi contenuto politico; come se tutte le decisioni che vengono prese nei vari ambiti non avessero come protagonisti organismi (Governo, Parlamento, ecc.) che hanno una precisa composizione politica, nei quali siedono proprio gli stessi partiti che poi addossano la responsabilità a “Berna”.
Giocano questo gioco un po’ tutti i partiti di Governo: dal PLRT al PS, dall’UDC al PPD. È un gioco praticato da molto tempo, unitamente a un altro assai simile: quello di apparire come partiti di “opposizione” mentre si è comodamente, responsabilmente e consenzientemente al Governo. E maggiori sono le responsabilità di Governo, maggiori appaiono i tentativi di darsi un profilo di “opposizione”.
Specialisti in questo ambito PSS e UDC che fanno sistematicamente finta di non essere i due maggiori partiti presenti nel Governo federale e dimenticano che i loro ministri (con convinzione) dirigono alcuni settori fondamentali del Governo al servizio degli interessi della borghesia svizzera.
La questione della fermata dei treni intercity (IC) a Chiasso e Mendrisio è emblematica. Ma di chi è la colpa, politicamente parlando, di questa situazione? Ci aiuta a capirlo la risposta del Consiglio Federale alla mozione di Marco Romano. Nel suo preavviso il Governo federale afferma che “La decisione di non prevedere più fermate per i treni IC nel Mendrisiotto, attuata con l’entrata in servizio della transizione dinamica a Chiasso, risale a un Accordo del 2009 tra il Cantone e le FFS”. Ma la cosa è ancora più grave e rischia di essere a lungo compromessa poiché, nell’ambito della programmazione della fase di ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria (FA) 2035, il Cantone Ticino non ha presentato domanda di integrazione del Mendrisiotto nella rete dei trasporti a lunga distanza. Bisognerà aspettare la prossima tornata…dopo il 2035.
Ecco, quindi svelato il mistero: sono quelle stesse forze politiche che oggi (giustamente potremmo aggiungere) alzano la voce ad essere tuttavia colpevolmente responsabili di quanto sta succedendo.
Come detto in entrata interpellato al proposito (2032 del 30 agosto 2020) il Consiglio di Stato aveva tentato di negare la sua responsabilità arrampicandosi sui vetri e non intraprendendo nulla per risolvere il problema da lui creato alle cittadine ed i cittadini del Mendrisiotto e di tutti coloro che potrebbero beneficiare di una fermata dei treni IC nella regione.
Per questa ragione con la presente mozione si invita il Consiglio di Stato ad intraprendere tutti i passi di sua competenza per permettere al più presto possibile la fermata in una delle due stazioni principali del Mendrisiotto (Chiasso e Mendrisio) dei treni IC.