“L’è tuta na mafia”: quante volte abbiamo sentito questa espressione popolare per indicare insoddisfazione, diffidenza, condanna nei confronti del potere politico? Un potere politico accusato, attraverso questa espressione, di omertà, di complicità, di atteggiamenti aprioristicamente di difesa nei confronti dell’apparato amministrativo ad esso subordinato.
Questa espressione, declinata nella forma “atteggiamento mafioso” non è piaciuta ai sette municipali di Bellinzona (capitanati, non bisognerebbe nemmeno precisarlo, dai “socialisti” Branda e Bang) quando ad attribuirla loro è stato il nostro consigliere comunale Matteo Pronzini, in uno degli innumerevoli interventi in Consiglio Comunale tesi a fare luce sulle responsabilità della direzione sanitaria e amministrativa della Casa anziani di Sementina distintasi, ahinoi!, durante la pandemia per la trentina di morti tra i suoi ospiti.
Malgrado un rapporto dettagliatissimo e pesantissimo del medico cantonale sulle inadempienze della direzione amministrativa e sanitaria che non avrebbe messo in atto le misure di protezione indicate, il Municipio di Bellinzona ha sempre difeso l’operato della direzione, addirittura assumendo le spese legali del procedimento – avviato dalla denuncia dei familiari di un ospite deceduto – che andrà a processo nella seconda metà del prossimo mese di novembre.
Pronzini, di fronte al muro di gomma ed al tentativo di pressione fatto verso un servizio radiotelevisivo sui decessi di Sementina (con un ricorso temerario del Municipio al Tribunale Federale) è sbottato in questa espressione che, come detto, non è piaciuta al Municipio che si è sentito ingiuriato e ha promosso una denuncia contro il nostro consigliere comunale e capo gruppo della lista Verdi-MPS-FA.
Ora il Procuratore pubblico liberal – radicale Roberto Ruggeri (eletto procuratore qualche tempo fa con il minimo dei voti dal Gran Consiglio – 47 voti su 85) ha deciso di dare manforte al Municipio di Bellinzona e propone di condannare Matteo Pronzini a una multa di 4’000 franchi (20 aliquote giornaliere) sospesa condizionalmente.
Matteo Pronzini inoltrerà ricorso contro questa proposta e quindi si andrà a processo. Che verosimilmente, a meno che il Municipio di Bellinzona non sia così potente da ottenere una corsia preferenziale, si terrà dopo quello che vede imputati la direzione sanitaria e amministrativa della Casa anziani di Sementina, previsto tra poche settimane.
Il coordinamento dell’MPS può che ribadire la propria solidarietà al nostro consigliere comunale. Non vi sono dubbi che il Municipio di Bellinzona, allergico a qualsiasi forma di opposizione, mal sopporta gli interventi di Pronzini – e in generale di tutto il gruppo Verdi-MPS-FA, che sistematicamente interpellano l’agire del Municipio e si oppongono alla politica del Municipio stesso.