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L’unico modo credibile e sicuro per mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 gradi Celsius (0,5 °C) – come i governi hanno promesso di fare nel quadro dell’accordo di Parigii – è quello di mantenere la stragrande maggioranza del petrolio, gas fossile e carbone sottoterra.

Una ricerca peer-reviewed condotta da Oil Change International (OCI) dimostra che i giacimenti di petrolio e gas e le miniere di carbone già funzionanti o in fase di costruzione a livello mondiale – laddove le infrastrutture vengono costruite e sono investiti miliardi di dollari – contengono più combustibili fossili di quanti il mondo possa permettersi di estrarre e bruciare in virtù dell’accordo di Parigi.ii
Nel 2021 l’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE) ha raggiunto una conclusione simile, affermando che l’approvazione della costruzione di nuovi campi [di estrazione NdT] e miniere è incompatibile con il limite di 1,5 °C, dato che i campi già sviluppati detengono riserve sufficienti per soddisfare la domanda, qualora il petrolio e il gas vengano gradualmente eliminati.iii

Eppure, nonostante questa realtà, l’industria petrolifera e del gas e i suoi investitori e facilitatori continuano a proporre e finanziare nuovi progetti per estrarre più carbonio.
Questi progetti causeranno livelli più elevati di riscaldamento globale o creeranno più stranded assets [attività soggette a svalutazioni premature o conversioni in passività. NdT].
Mentre il pianeta vacilla per le conseguenze sociali, politiche ed economiche della sua continua dipendenza dai combustibili fossili, l’industria del petrolio e del gas sta sfruttando l’attuale sconvolgimento energetico per garantire che il mondo rimanga agganciato ai combustibili fossili per decenni.iv

Questo briefing rileva che finora, nel 2022, sono già state operate decisioni finali di investimento (FIDs)** per lo sfruttamento di più di 180 nuovi giacimenti di petrolio e gas o per la loro espansione.
Le decisioni finali di investimento già realizzate ad oggi nel 2022 e quelle previste entro la fine dell’anno potrebbero vincolarci a una produzione di petrolio e gas tale da causare un inquinamento pari ad undici ulteriori gigatonnellate (Gt) di biossido di carbonio (CO2).v
Ciò equivale alle emissioni dell’intero ciclo di vita di 75 nuove centrali elettriche a carbone, ed è più del doppio delle emissioni di carbonio totali degli Stati Uniti derivanti dalla produzione di energia nel 2021.vi

L’analisi dei nuovi progetti e dei pozzi di scisto che prevedono di ricevere decisioni finali di investimento tra il 2023 e il 2025 rivela il rischio di un forte aumento di una nuova espansione. Se approvati e gestiti per la loro piena durata di vita prevista, questi nuovi progetti potrebbero vincolarci ad ulteriori 59 Gt di inquinamento da carbonio, equivalente alla costruzione di quasi 400 nuove centrali a carbone.

Di conseguenza, l’inquinamento totale da carbonio derivante dalla nuova produzione di petrolio e gas approvata dal 2022 al 2025 potrebbe ammontare a 70 Gt di CO2***. Si tratta di un valore pari a quasi il doppio delle attuali emissioni globali annue di carbonio causate dalla produzione di energia.vii

Questo briefing individua i maggiori nuovi progetti di produzione di petrolio e gas che hanno già ricevuto decisioni finali di investimento nel 2022, o che probabilmente saranno approvati entro la fine del 2022, così come le principali decisioni finali di investimento previste dal 2023 al 2025.

Tutta questa nuova produzione di combustibili fossili è incompatibile con il limite di 1,5 ºC previsto dall’accordo di Parigi e non risolverà la crisi energetica che le persone in tutto il mondo devono affrontare. Questa espansione è anche attivamente contrastata a livello locale, nazionale e globale dalle comunità locali, dai popoli indigeni e dalle organizzazioni della società civile.
Si stanno esercitando pressioni sui governi per fermare questa scommessa sconsiderata da parte dell’industria del petrolio e del gas, per tassare guadagni e ricchezza alleggerendo il costo della vita causato dai fossili e dalla guerra, e per aumentare notevolmente i finanziamenti per una transizione energetica pulita e giusta.
                                                                                    
Oil Change International. La traduzione in italiano è stata curata da Ecor.Network e pubblicato su questo sito il 25 novembre 2022.

**  Una decisione finale di investimento avviene quando gli sviluppatori del progetto approvano lo sviluppo di un nuovo giacimento o, nel caso di scisto, un nuovo pozzo di fracking, consentendo alla costruzione [dell’impianto NdT] iniziare. Si veda la figura 3 del rapporto per un ulteriore contesto sul ciclo di sviluppo tipico di un campo convenzionale di petrolio e gas.

*** Come descritto nella nota metodologica del rapporto, queste stime rappresentano l’inquinamento cumulativo da carbonio che la combustione delle riserve di petrolio e gas contenute in questi progetti causerebbe, se completamente estratte. Non stimiamo l’ulteriore inquinamento da metano che potrebbe essere causato durante l’estrazione, la lavorazione e il trasporto del petrolio e del gas. Pertanto, il pieno impatto del riscaldamento globale di questa nuova espansione sarà probabilmente maggiore.

i) UNFCCC, The Paris Agreement, Dicembrer 2015.

ii) Kelly Trout, Greg Muttitt e al., Existing Fossil Fuel Extraction Would Warm the World Beyond 1.5 °C, Environmental Research Letters, 17 Maggio 2022.

iii) IEA, Net Zero by 2050: A Roadmap for the Energy Sector, Maggio 2021, p. 21. IEA, World Energy Outlook 2021, October 2021.

iv) Vedi per esempio: Oliver Milman, How the Gas Industry Capitalized on the Ukraine War to Change Biden Policy, The Guardian, 22 Settembre 2022; Julia Simon, War in Ukraine is Driving Demand for Africa’s Natural Gas. That’s controversial, NPR, 29 Giugno 2022.

v) I dati sui volumi di petrolio e gas approvati per la produzione tramite le Decisioni di Investimento Finali (FID) effettuate nel 2022 e i volumi che potrebbero essere approvati tramite FID dal 2022 al 2025, provengono dalla Rystad Energy UCube, consultata nell’ottobre 2022. Per ulteriori informazioni sulla metodologia e sulle fonti, consultare la Nota metodologica del briefing.

vi) Secondo l’International Energy Agency, le emissioni di biossido di carbonio legate alla produzione di energia negli Stati Uniti nel 2021 sono state pari a 4,61 Gt. IEA, World Energy Outlook 2022, Ottobre 2022, Tavola A.28: Total CO2 emissions.

vii) L’’International Energy Agency ha riferito che le emissioni globali di anidride carbonica legate alla produzione di energia sono state pari a 36,3 Gt nel 2021 (il più grande aumento annuale in termini assoluti). IEA, Global CO2 Emissions Rebounded to their Highest Level in History in 2021, 8 Marzo 2022.