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Il  Consiglio di Stato, lo scorso 7 dicembre 2022, ha aperto un’inchiesta amministrativa verso due docenti e attivisti di ErreDiPi (Rete in difesa delle pensioni) accusati d’aver violato il Codice di comportamento dei dipendenti: secondo l’accusa avrebbero utilizzato l’indirizzario di posta elettronica dell’amministrazione cantonale per informare i loro colleghi e le loro colleghe attivi/e nell’amministrazione cantonale sulle legittime attività e la campagna contro l’ignobile taglio del 20% delle pensioni. Eppure, in legame con l’amministrazione cantonale vi sono stati negli ultimi anni casi veramente seri (forse con rilevanza penale) per i quali nessuno si è sognato di avviare alcuna procedura amministrativa.
Con questa interpellanza i deputati MPS segnalano, ancora una volta, la vicenda della capo-cura della ormai celebre casa anziani di Sementina che, per evitare di subire il decurtamento pensionistico deciso dalla città di Bellinzona, è stata (non si capisce su decisione di chi) “trasferita” alla casa per anziani di Giubiasco, pur continuando – come aveva fatto per alcuni decenni – a lavorare presso la casa anziani di Sementina, addirittura come responsabile cure. La differenza, fondamentale, è che la casa anziani di Giubiasco era affiliata alla IPCT. In questo modo, andando in pensione anticipata a 58 anni, ha potuto non solo “evitare” il taglio delle pensioni previsto dalla città di Bellinzona, ma usufruire delle migliori condizioni di pensionamento offerte dall’IPCT e a spese dell’IPCT e dei suoi assicurati. Una vicenda che solleva molti interrogativi e che, malgrado le nostre denunce, ha visto finora un silenzio totale da parte del Municipio  di Bellinzona (che invocando la “privacy” ha addirittura rifiutato di rispondere alle domande di una interpellanza). Ora investiamo della vicenda il governo cantonale, così solerte ad aprire inchieste amministrative nei confronti di chi si batte per i diritti dei pensionati e, almeno finora, silente su chi pensa solo ai propri diritti individuali a scapito di quelli di tutti gli altri. (Red)

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Il  Consiglio di Stato, lo scorso 7 dicembre 2022, ha aperto un’inchiesta amministrativa verso due docenti e attivisti di ErreDiPi (Rete in difesa delle pensioni) accusati d’aver violato il Codice di comportamento dei dipendenti: secondo l’accusa avrebbero utilizzato l’indirizzario di posta elettronica dell’amministrazione cantonale per informare i loro colleghi e le loro colleghe attivi/e nell’amministrazione cantonale sulle legittime attività e la campagna contro l’ignobile taglio del 20% delle pensioni. Eppure, in legame con l’amministrazione cantonale vi sono stati negli ultimi anni casi veramente seri (forse con rilevanza penale) per i quali nessuno si è sognato di avviare alcuna procedura amministrativa.

Nel recente passato alcuni dipendenti cantonali, nella loro funzione di membri del Consiglio di Fondazione della Casa Anziani Aranda di Giubiasco, hanno, con la colpevole benevolenza del Municipio di Bellinzona, contributo ad un imbroglio nei confronti dell’IPCT che sta costando alla cassa pensione centinaia di migliaia di franchi.

Non si tratta di dipendenti cantonali qualunque ma di persone che hanno una responsabilità presso la Polizia Cantonale e presso la Sezione degli Enti Locali:

A.L 1979 collaboratore SEL e presidente della CPA

R.B 1967 direttore esercizio Polizia Cantonale

Nei confronti di queste due persone, pertanto responsabili a nostro avviso di atti ben più gravi di quello imputato ai due docenti contri i quali è stata aperta l’inchiesta amministrativa alla quale abbiamo qui sopra fatto riferimento, non è stata aperta nessuna inchiesta amministrativa, seppur evidente il fatto che vi siano procedure non chiare.

Un atteggiamento da parte del governo che conferma l’uso del classico due pesi due misure, a conferma della iniziativa dal forte sapore politico nei confronti dei due docenti, rei di aver firmato una risoluzione assembleare di ErreDiPi.

Ma di che imbroglio stiamo parlando? Qui di seguito riassumiamo la situazione:

1

La pubblicazione, in data 27 maggio 2021, da parte dell’amministrazione comunale di Bellinzona della lista delle commesse pubbliche 2020 (mandati diretti) della Casa Anziani di Sementina ha fatto emergere che la responsabile delle cure di questa struttura sanitaria, la signora A.A, è stata dal 1° gennaio 2019 fino al momento del suo pensionamento anticipato (avvenuto tra il mese di settembre e dicembre 2020) alle dipendenze di un’altra struttura. Più precisamente della Fondazione Casa anziani Giubiasco.

Per gli anni 2019 e 2020 la CPA di Sementina, quali prestazioni di servizio (stipendio CS) ha versato rispettivamente fr. 115’788.70 e fr. 126’135.25 alla Fondazione Casa anziani

2

In realtà, la signora A.A, nata in data 12.09.1962 è sempre stata a tutti gli effetti, dal 1993 – data di apertura della CPA di Sementina – fino al momento del suo prepensionamento, alle dipendenze di questa casa anziani.

Tale dato di fatto è di dominio pubblico: vi è un procedimento penale aperto verso alcuni dirigenti della CPA di Sementina, tra cui la signora A.A il direttore amministrativo Silvano Morisoli e la direttrice sanitaria Elena Mosconi Monighetti, per i decessi avvenuti durante la prima ondata Covid nella primavera 2020.

Ancora oggi (30.12.2022) la signora AA risulta appare nella pagina web della CPA di Sementina quale responsabile cure.

L’Ufficio del medico cantonale nel suo rapporto 23 luglio 2020 “L’epidemia COVID-19 presso la Casa per anziani “Circolo del Ticino”, Sementina dal 1 marzo al 20 aprile 2020 cita A.A quale “Capostruttura”.

Lo stesso Municipio di Bellinzona, in data 30 giugno 2021, rispondendo ad una interpellanza definisce la signora A.A quale “Capo Struttura presso la Sede della Casa per anziani Sementina”.

3

Di fatto le due CPA hanno lo stesso padrone. La Città di Bellinzona è proprietaria unica della CPA di Sementina e “proprietaria di maggioranza” della Fondazione Casa anziani Giubiasco, nominando 5 membri del consiglio di fondazione su 8.

Responsabile amministrativo della CPA di Sementina è Silvano Morisoli, mentre la responsabilità sanitaria è della signora Elena Mosconi Monighetti.

Fino allo scorso 30 giugno 2021 il Consiglio di fondazione della Casa Anziani Giubiasco era composto dalle seguenti persone: Lancetti Alan (presidente), Mossi Meroni Cristina, Roberto Barassa, Soldini Giorgio, Nessi Eros, Ranzoni Franco, Stornetta Lorenzo, Biaggio-Ostini Eliana. Direttore risulta il signor Cariboni Bruno.

4

Stesso padrone e stessa cassa pensione. Fino al 31 dicembre 2018 le due CPA erano affiliate allo stesso istituto di previdenza professionale e meglio Istituto di Previdenza del Canton Ticino.

Dal 1° gennaio 2019, la CPA di Sementina è passata alla CPE Fondazione di Previdenza Energia di Zurigo. Questo cambio di cassa pensione è frutto di una scelta (imposizione) del Municipio di Bellinzona. Il cambiamento ha comportato per il personale enormi tagli alle prestazioni pensionistiche per quanto riguarda il tasso di conversione e, soprattutto, la soppressione della rendita ponte AVS.

Tali peggioramenti sono stati estremamente pesanti per il personale con più di 50 anni, come la signora A.A, che godevano di garanzie di pensione basate sul primato delle prestazioni.

Nel concreto, la signora A.A con il piano pensionistico IPCT aveva diritto a partire dai 58 anni ad una rendita di pensione pari a fr 53’100 ed un supplemento sostitutivo AVS di fr. 17’208. Per un totale di fr. 70’308 annui.

Viceversa, con il nuovo piano pensionistico CPE la rendita di pensione dai 58 anni corrisponde a 27’600 franchi annui. A questa somma devono essere aggiunte le misure di accompagnamento definite dal legislativo di Bellinzona pari, nel caso concreto, a fr. 21’354. Per un totale di 48’954 franchi.

Riassumendo, con il cambiamento di cassa pensione, che sarebbe intervenuto con il 1° gennaio 2019, la signora A.A, nel caso di un suo pensionamento anticipato a 58 anni sarebbe passata da una rendita di 70’308 franchi a una di 48’954 franchi annui. Una differenza del 30.4% pari a 21’354 franchi annui.

5

La signora A.A, effettivamente, al compimento del suo cinquantottesimo anno d’età ha beneficiato del pensionamento anticipato. Non ha però subito nessun decurtamento della sua rendita pensionistica grazie ad un imbroglio e, meglio, grazie al suo fittizio passaggio alle dipendenze della Fondazione Casa Anziani di Giubiasco a partire dal 1° gennaio 2019.

La signora A.A, a differenza di centinaia d’altre dipendenti e d’altri dipendenti della Città di Bellinzona, non è stata trasferita alla nuova cassa pensione CPE, evitando così un drammatico taglio alle prestazioni pensionistiche.

Una situazione di per sé più che legittima e rivendicata con vigore da parte della stragrande maggioranza del personale della città di Bellinzona che nel corso del 2019 aveva sottoscritto una petizione. Questa rivendicazione si era però scontrata con la netta chiusura da parte del Municipio. Nello stesso momento in cui il Municipio spiegava al personale le ragioni per cui non si poteva far altro che cambiare cassa pensione ordiva dietro le quinte, e con la complicità del Consiglio di Fondazione della CPA Aranda nel quale siedono due funzionari cantonali, uno stratagemma per permettere alla signora A.A di beneficiare delle precedenti prestazioni pensionistiche.

Grazie allo stratagemma adottato, la città di Bellinzona ha “risparmiato illegalmente” centinaia di migliaia di franchi lasciando tutti gli ingenti costi del pensionamento (migliore rendita di vecchiaia e contributo sostitutivo AVS) sulle spalle dell’IPCT.

Aggiungiamo che in data 13 luglio 2021 il Direttore dell’IPCT Rotanzi è stato messo al corrente della situazione. Ciò malgrado nulla è stato fatto per evitare che IPCT, già in una difficile situazione finanziaria, non dovesse sopportare questo non dovuto fardello finanziario.

Chiediamo dunque al Consiglio di Stato:

  1. se e quando intende aprire un’inchiesta amministrativa verso il due dipendenti cantonali che hanno partecipato all’imbroglio nei confronti dell’IPCT?
  2. Se intende dar incarico ai propri rappresentanti del CdA dell’IPCT di chiedere al direttore Rotanzi spiegazioni sul suo mancato intervento al momento in cui è stato messo al corrente di questo caso.

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