Pubblichiamo il testo dell’interpellanza che i nostri deputati hanno presentato ieri in relazione all’audit dell’ex-funzionario del DSS. In sostanza, chiedono i nostri deputati, come è possibile che le conclusioni dell’audit interno sulle responsabilità dell’amministrazione cantonale siano arrivate a conclusioni assai differenti rispetto all’inchiesta amministrativa interna eseguita a suo tempo dal Consiglio di Stato? Su questa nostra interpellanza, segnaliamo il commento del La Regione – ‘Caso ex funzionario, conclusioni governative da chiarire’ | laRegione.ch -. (Red)
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Ex-Funzionario del DSS: come spiega il Consiglio di Stato le conclusioni diametralmente opposte tra l’inchiesta amministrativa svolta dal Cancelliere e dal consulente giuridico e l’audit esterno?
Da quanto riportato dalla stampa, l’audit allestito sul caso del funzionario del DSS è giunto alla conclusione che vi furono errori specifici alla gestione del caso individuale dell’ex funzionario ed errori generali commessi dall’amministrazione cantonale rispetto alla gestione del personale.
Risulta inoltre che sarebbe possibile adottare provvedimenti individuali nei confronti di chi, avendo delle responsabilità all’interno dell’amministrazione cantonale, ha commesso errori nella gestione di questo caso. La competenza sarebbe del Gran Consiglio e del Consiglio di Stato.
Indicazioni chiare ed inequivocabili che contraddicono quanto invece aveva affermato il Consiglio di Stato rispondendo all’interrogazione 65.21 del 23 giugno 2021 e all’interpellanza 2244 del 3 dicembre 2021: “Preso atto della sentenza pronunciata il 29 gennaio 2019 … il 27 febbraio 2019 il Consiglio di Stato ha incaricato il Cancelliere dello Stato Arnoldo Coduri e il Consulente giuridico del Consiglio di Stato Francesco Cadenazzi di esaminare gli atti dell’inchiesta penale nei confronti dell’ex funzionario e di procedere con degli accertamenti sulla gestione del caso all’interno dell’Amministrazione cantonale (AC). Gli accertamenti non hanno preso il nome formale di “inchiesta amministrativa”, perché tutti i superiori dell’ex funzionario dell’epoca non erano più alle dipendenze dell’AC…Non potendo aver accesso alle motivazioni della sentenza penale, gli approfondimenti (audizione e raccolta di documentazione) si sono potuti svolgere solo dopo la ricezione, a fine novembre 2019, di un estratto anonimizzato della stessa. Le risultanze di detti approfondimenti ci portano a ritenere corretto l’agire dell’AC nella gestione del caso dell’ex funzionario. I provvedimenti di natura organizzativa adottati sono ritenuti proporzionati alle informazioni di cui l’AC disponeva.”
Alla luce di queste considerazioni, chiediamo di conseguenza al Consiglio di Stato:
- Su che base ha potuto affermare che l’agire dell’AC è stato corretto e che i provvedimenti di natura organizzativa adottati erano stati proporzionati alle informazioni di cui l’AC disponeva quando ora le conclusioni dell’audit affermano che l’AC ha commesso errori generali ed errori specifici alla gestione del caso individuale dell’ex funzionario?
- Pensa di sottoporre ad un esame critico la gestione dell’inchiesta amministrativa, che oggi appare perlomeno superficiale se non negligente, da parte del Cancelliere e del Consulente giuridico?
- Come intende dar seguito alle conclusioni dell’audit laddove indicano che sarebbe possibile adottare provvedimenti individuali nei confronti di chi all’interno dell’amministrazione cantonale ha commesso errori nella gestione di questo caso?
- A quale livello della gerarchia sono stati commessi degli errori nella gestione? Diretto superiore, capo sezione, capo divisione, direzione del dipartimento, Consiglio di stato?
- Quali sono i provvedimenti che potrebbe o dovrebbe adottare il Gran Consiglio?