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Chi vi ha partecipato, lo ha potuto constatare di persona: è stata una bella e simpatica marcia quella che ErreDiPi ha organizzato ieri, mercoledì 15 marzo, partendo verso le 17 dal mercato coperto di Giubiasco per arrivare verso le 18 in piazza governo a Bellinzona (dove vi erano altre centinaia di persone che non se la sono sentita di marciare o che non hanno fatto a tempo ad arrivare…).

È stata bella, prima di tutto, per l’ottima partecipazione. Eravamo alcune centinaia (e chi ha avuto la possibilità di uno sguardo globale su tutto il serpentone che avanzava in fila indiana sul marciapiede della strada cantonale lo ha sicuramente potuto constatare); una partecipazione importante, una sfida al punto di partenza (il mercato coperto non è il luogo più comodo del mondo da raggiungere) e la lunghezza del percorso fino a Bellinzona.

È stata un’ottima iniziativa soprattutto dal punto di vista della visibilità. Percorrendo il marciapiede sulla strada cantonale, cambiandolo più volte in concomitanza con le strisce pedonali e rallentando in questo modo il traffico diventato una lunga colonna di auto da Bellinzona a Giubiasco, la marcia ha potuto rendere visibile la sua presenza, le sue ragioni (attraverso i messaggi ripetuti al megafono): e sono stati numerosi gli automobilisti che hanno segnalato la loro solidarietà.

Il lungo serpentone muove i primi passi dal mercato coperto di Giubiasco

Ad aiutarci a rendere più visibile la nostra presenza è stata la stupidità del Municipio di Bellinzona. ErreDiPi si era rivolta infatti alla polizia di Bellinzona ed era stato concordato un percorso diverso da quello effettuato, in parte su strade interne rispetto alla Cantonale (come via Lugano), un percorso assai più defilato e quindi con un potenziale di visibilità molto più ridotto. Anche per mostrare la sua disponibilità ErreDiPi aveva concordato questo percorso con la polizia comunale e questa aveva quindi preavvisato favorevolmente la manifestazione e il percorso.

Ma il Municipio di Bellinzona ha voluto mettersi di traverso e ha rifiutato di autorizzare questo percorso, poiché “comporta un serio pericolo” e perché avrebbe “compromesso la circolazione stradale in un orario in cui il traffico, in particolare quello in uscita da Bellinzona, risulta di maggiore intensità”. Come se le manifestazioni o gli sciopero fossero fatti per favorire lo svolgimento regolare delle attività…

Un punto di vista, quello del Municipio, che di fatto contraddiceva il parere di chi (la polizia) alla sicurezza del traffico dedica la propria quotidiana attività. Non contento di questo rifiuto, il Municipio di Bellinzona rincarava la dose non solo non autorizzando la marcia, ma ricordando che “di conseguenza non verrebbe neppure liberata piazza Governo”. Su questo ultimo punto il Municipio ha fatto comunque marcia indietro poiché, su richiesta di ErreDiPi, la VPOD ha inoltrato una domanda per poter disporre della piazza alle 18.00…

Con il suo stupido atteggiamento, dobbiamo riconoscerlo, il Municipio di Bellinzona ha di fatto favorito lo sviluppo e la visibilità della nostra marcia. Non ci resta che ringraziarlo.