Gli ultimi giorni della campagna elettorale ci hanno riservato una sorpresa: la presentazione di una iniziativa parlamentare (del gruppo PLRT) con la quale si propone di introdurre un quorum di sbarramento del 4% per l’elezione in Gran Consiglio.
Il discorso è noto: il Gran Consiglio sarebbe “bloccato” nella sua attività dalla presenza di un’opposizione – individuata in particolare nell’MPS. Questa impedirebbe al Parlamento di funzionare e di dare risposte adeguate ai problemi del paese.
Si tratta, non c’è nemmeno bisogno di dirlo, di un ragionamento ridicolo. Non è la presenza di un’opposizione a impedire al governo e ai suoi partiti in Parlamento di dare risposte adeguate ai problemi del paese, ma la incapacità di questi partiti. La loro frammentazione fa sì che i loro appetiti, spesso clientelari, non riescono ad accordarsi, così come la loro concorrenza elettorale (basti vedere lo spettacolo pietoso del “duello” Marchesi – Zali).
Si potrebbero fare molti esempi. A cominciare da quello della nomina dei magistrati. Ogni volta è guerra aperta perché ognuno di questi partiti pensa di aver diritto ad un proprio rappresentante, oppure si presentano candidati appartenenti a diverse fazioni dello stesso partito. Oppure, pensiamo alla questione della IPCT: un anno fa tutti – tranne l’MPS – hanno votato per un prestito obbligazionario di 700 milioni da raccogliere sul mercato dei capitali; dopo un anno il progetto è miseramente fallito. O, ancora: è colpa dell’MPS se il governo e i suoi partiti non hanno trovato alcuna soluzione nella lotta al dumping salariale e sociale? O, ancora, è colpa dell’MPS se per essere visitati in uno dei nostri Pronto soccorso bisogna aspettare quattro o cinque ore?
Potremmo continuare con numerosi altri esempi. La verità è che l’opposizione dell’MPS dà fastidio perché sistematicamente ricorda a questi partiti, ma soprattutto alle cittadine e ai cittadini di questo Cantone, la incapacità del governo e dei loro partiti a rispondere in modo adeguato agli urgenti problemi con cui siamo confrontati.
Per questo vogliono farci tacere e preparano, come hanno sistematicamente fatto in questi ultimi anni, altri provvedimenti come questo.
Di fronte a tutto questo, l’unica risposta adeguata è difendere e rafforzare, già con il prossimo 2 aprile, la presenza dell’MPS in Gran Consiglio, votando la lista numero 2.