Lunedì sera il Consiglio Comunale ha respinto la risoluzione presentata dal gruppo Verdi-MPS (34 voti contro 16) che chiedeva di rinunciare per i prossimi tre anni agli aumenti delle tariffe elettriche.
La discussione ha permesso di mettere in luce come questa discussione sia eminentemente politica: le forze che hanno respinto questa proposta ritengono che le famiglie di Bellinzona debbano assumersi questo aumento delle tariffe (anche se poi sproloquiano sulla necessità di difendere il potere d’acquisto).
Responsabile della decisione di questi aumenti è, infatti, il Municipio di Bellinzona con i suoi partiti. Contrariamente a quanto ha affermato nel corso della discussione in CC il sindaco Branda, spetta proprio al Municipio ratificare le tariffe elettriche. Infatti, l’art. 17 del Regolamento comunale per la distribuzione di energia elettrica prevede che “le tariffe vengono concretamente definite dal Municipio tramite ordinanza”. E puntualmente il Municipio di Bellinzona ha approvato quella per il 2024 con la risoluzione nro 7747 del 30 agosto 2023.
E non serve certo a molto sparare cifre a caso come ha fatto lo stesso sindaco, sostenendo che un anno di moratoria farebbe “perdere” a AMB (Azienda Multiservizi Bellinzona) dieci milioni. Si tratta di un ragionamento assurdo poiché la moratoria si limita a non aumentare le tariffe; se proprio si vuole insistere su questo ragionamento (ammesso e non concesso che queste cifre siano veritiere) si potrebbe affermare che AMB avrebbe minori entrate, cosa che non necessariamente rappresenta una perdita.
Naturalmente, se le cifre fossero veritiere, tutto questo significa che il Municipio (e i partiti che li sostengono) preferiscono che a versare questi ipotetici dieci milioni siano le famiglie di Bellinzona. Il bene di AMB viene prima del bene delle famiglie, cioè del loro potere d’acquisto. Bel ragionamento!
Naturalmente tutto questo bel mondo non ha alcuna proposta su come far fronte a questa situazione. Non solo non vogliono intervenire sulle tariffe, ma non propongono nulla su come, in qualche modo, compensare questo aumento. L’unica preoccupazione che hanno dimostrato è di opporsi alla nostra proposta di moratoria tesa ad evitare l’aumento delle tariffe.
La soluzione, così ha affermato il sindaco nel suo intervento, è quella del risparmio individuale (come dire, la “stangata” è colpa vostra che non risparmiate nei consumi di elettricità). Bisogna consumare meno e, soprattutto, sfruttare le tariffe “scontate” che offre AMB. Le famiglie dovrebbero seguire da vicino l’evoluzione giornaliera delle tariffe e spostare i propri consumi nella parte della giornata nella quale l’energia costa meno. Come se le famiglie non avessero altro da fare. Oltre il danno, anche la beffa.