Il settore delle case anziane, vale la pena ricordarlo, è stato confrontato negli scorsi anni con un proliferare di situazioni di crisi e mancato rispetto di leggi e regolamenti in diversi ambiti: condizioni di lavoro, gestione e trattamento del personale, gestione e trattamento degli ospiti, gestione finanziaria ed economica, etc.. Una veloce scorsa ai titoli dei giornali degli ultimi 6-7 anni permetterebbe di reperire almeno una ventina di casi, più o meno gravi. Si tratta della dimostrazione che a tutt’oggi esistono problemi di fondo di organizzazione e gestione delle case anziani e che appare assai deficitario il ruolo del Cantone quale ente di vigilanza.
Partendo da queste considerazioni e sulla base di segnalazioni ricevuto i deputati MPS hanno presentato alcuni atti parlamentare che segnalano le questioni di funzionamento e, in particolare, il ruolo del Cantone come organo di vigilanza; un ruolo che il Cantone sistematicamente tende a ignorare. Qui di seguito i tre atti parlamentari
https://mps-ti.ch/wp-content/uploads/2023/09/Mozione-ECAM-Riletta.pdf
https://mps-ti.ch/wp-content/uploads/2023/09/Interrogazione-enti-esterni-RILETTA-1.pdf
https://mps-ti.ch/wp-content/uploads/2023/09/case-anziani-diritto-pubblico-RILETTA.pdf
Facciamo poi notare che, come abbiamo denunciato più volte, la situazione del personale delle case anziani è precaria anche dal punto di vista salariale. Se ne è accorto persino il sindacato VPOD che proprio in questi giorni ha lanciato un appello affinché i salari del personale delle case per anziani vengano rivalutati. A dire del sindacato per “evitare che scoppi uno sciopero” (sic!) Abbiamo sempre pensato che i sindacati dovrebbero favorire le mobilitazioni e quindi anche l’organizzazione di scioperi e non preoccuparsi perché gli scioperi scoppino. Ma ormai il sindacalismo di questo paese è quello che è. Affaire a suivre…