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Il Movimento per il socialismo (MPS) ha preso atto della presentazione del Preventivo 2024 del Cantone da parte del governo.

Ciò che caratterizza il progetto presentato è un’inaccettabile serie di misure che andranno a colpire la spesa sociale del Cantone e il servizio pubblico, sia attraverso una diminuzione dei sussidi, sia attraverso il peggioramento delle condizioni di lavoro e di salario del personale cantonale.

Queste misure avranno conseguenze a più livelli e tendono a peggiorare il servizio pubblico nel suo complesso, attraverso un degrado qualitativo e quantitativo dei servizi offerti.
Per quel che riguarda il personale, ricordiamo che il progetto di Preventivo non prevede la compensazione del rincaro (il governo sostiene che deciderà in dicembre, ma significativo che nel Preventivo non sia previsto alcun importo), a cui si aggiungono altre misure (contributo di solidarietà del 2% per il salario che eccede i 60’000 fr, blocco delle rivalutazioni delle funzioni, congelamento della sostituzione del personale, etc.). Tutto questo, lo ricordiamo, dopo che le modifiche appena varate in ambito pensionistico incideranno ulteriormente sui salari dei dipendenti del Cantone.

Per quel che riguarda le prestazioni vanno segnalate le diminuzioni in vari ambiti; in particolare nel settore dei sussidi dei premi di cassa malati, nel settore invalidi, nel sostegno alle famiglie, nel finanziamento agli istituti ospedalieri, nelle cure domiciliari, etc.). Senza dimenticare poi che queste misure avranno ripercussioni sia sulle prestazioni e i servizi erogati a livello comunale, sia sulle condizioni del personale comunale e degli enti parapubblici.

Da notare che la grande maggioranza dei risparmi ottenuti sono legate a pratiche e decisioni del governo sia in misure dirette che nelle cosiddette misure di trasferimento (complessivamente 88 milioni sui 133 complessivi della manovra); la parte a disposizione del Parlamento (e sulla quale potrebbero eventualmente pronunciarsi i cittadini e le cittadine) è ridotta (circa 52 milioni dei quali solo poco più della metà riguardano misure di risparmio o di trasferimento).

Tutto questo, come detto, avviene in un contesto generale nel quale le condizioni di lavoro e di vita della maggioranza delle persone peggiora ormai da tempo e tenderà sempre più a peggiorare.

Lo dimostra la contrazione sistematica del potere d’acquisto legata alla stagnazione dei salari e delle pensioni, agli aumenti dei premi e tariffe di casse malati, energia, nonché dei prezzi al consumo di molti elementi di prima necessità.

Questa dinamica porta ad un ulteriore aumento dei divari tra ricchi e poveri, creando nuove povertà che si sommano a quelle ormai endemiche che in questi anni non hanno fatto che aggravarsi.

Di fronte a tutto questo è necessario sicuramente battersi per una diversa distribuzione della ricchezza, distribuzione sempre meno egualitaria nel nostro paese; ma bisogna anche rafforzare quei meccanismi di perequazione delle differenze sociali che, almeno in parte, sono garantite dalla spesa pubblica e in particolare da quella a carattere sociale.

Nel nostro Cantone da tempo ormai vi è un attacco sistematico alla spesa sociale. Sono numerosi i settori nei quali, sia attraverso modifiche di legge che pratiche amministrative, diritti e sussidi di carattere sociale vengono erosi, vedi negati.

L’approvazione del cosiddetto “decreto Morisoli” ha fornito una base e un appiglio legale per approfondire questa politica di attacco alla spesa sociale. Un attacco che, visti gli orientamenti palesati, rischia di trovare un’accelerazione nella presentazione del Preventivo 2024 del Cantone.

Noi riteniamo che di fronte a queste politiche sia necessario che le forze progressiste e sindacali si mobilitino su tutti i terreni: da quello istituzionale a quello sociale attraverso l’azione sui luoghi di lavoro, nelle piazze, etc.

L’MPS si impegnerà attivamente in questa battaglia. In particolare poiché continua  a non condividere l’analisi maggioritaria sulle finanze del Cantone (cioè che risultati d’esercizio negativi e aumento del debito pubblico siano insostenibili), né la necessità di continuare una spesa di contenimento della spesa pubblica.

Per questo, già qualche giorno fa ha lanciato l’appello per un coordinamento di tutti partiti, associazioni, persone che vogliono opporsi a questa politica.
La riunione si terrà martedì 24 ottobre alle ore 18.00 presso il ristorante Casa del Popolo a Bellinzona.