Pubblichiamo qui di seguito la dichiarazione della Rete europea di solidarietà con l’Ucraina (RESU). Ricordiamo pure che, nell’ambito della settimana di azione internazionale contro l’invasione russa e in solidarietà con l’Ucraina, si terrà a ZURIGO, sabato 24 febbraio, una manifestazione nazionale. Dal Ticino è prevista una trasferta collettiva (per informazioni, scrivere a mps.ti@bluewin.ch)
Il 24 febbraio 2024 segna il secondo anniversario dell’invasione su larga scala dell’Ucraina da parte della Russia. Questa invasione totalmente ingiustificata è già costata la vita ad almeno 20.000 civili ucraini e a più di 100.000 soldati. Milioni di persone sono state costrette a fuggire all’estero e altri milioni sono sfollati all’interno dell’Ucraina.
L’aggressore continua a distruggere intere città e infrastrutture civili (reti elettriche e di riscaldamento, scuole, ospedali, ferrovie, porti, ecc. L’esercito russo ha compiuto massacri di massa di ucraini (soldati e civili). La violenza sessuale fa parte della strategia dell’aggressore. Molti cittadini (compresi i bambini) sono stati deportati con la forza in Russia e Bielorussia.
Il presidente russo Vladimir Putin, il governo russo, le principali forze politiche della Federazione Russa, i leader religiosi e i media promuovono un progetto imperialista che nega agli ucraini il diritto all’indipendenza, ad avere un proprio stato e alla libertà di scegliere le alleanze politiche.
Il popolo ucraino rifiuta di essere vittima passiva di questa aggressione e resiste in massa all’invasione, con o senza armi. L’autorganizzazione di base (in particolare da parte dei sindacati, delle organizzazioni femminili e dei gruppi per i diritti civili) svolge un ruolo essenziale nella difesa del paese e nella lotta per un’Ucraina libera, sociale e democratica.
In ogni caso, data la complessità della situazione politica globale (illustrata dal blocco degli aiuti finanziari all’Ucraina da parte del Partito Repubblicano al Congresso degli Stati Uniti), la mobilitazione a sostegno della resistenza militare e civile ucraina è più che mai necessaria.
Il governo russo ha aumentato del 70% le risorse della propria industria bellica, a cui si aggiungono forze mercenarie private e varie forme di sovvenzioni volte a rendere la guerra accettabile per le popolazioni più povere della federazione, i cui uomini vengono mobilitati come carne da cannone. Putin sfrutta anche l’ipocrisia della retorica “democratica” dei paesi occidentali per distogliere l’opinione pubblica dalle critiche ai propri crimini in Ucraina.
Allo stesso tempo, la solidarietà con il popolo ucraino è minata da un discorso dominante che presenta la spesa “per aiutare l’Ucraina” come una giustificazione per i tagli ai bilanci sociali e per la spesa per gli armamenti in costante aumento.
La legittima aspirazione alla pace, accompagnata dalla richiesta di risposte alle emergenze sociali ed ecologiche, non può essere fatta a scapito delle vite e dei diritti degli ucraini: al contrario, deve trasformarsi in una richiesta di trasparenza sulle reali spese governative, rifiutando la crescente militarizzazione e le politiche economiche socialmente regressive, a livello nazionale e globale.
L’Ucraina non può vincere senza le armi fornite dalla NATO per respingere l’invasore. Però, la vittoria finale su Putin non sarà una vittoria dell’Occidente nella lotta tra le grandi potenze per il dominio globale, ma un trionfo della resistenza inflessibile del popolo ucraino e del suo diritto di decidere il proprio futuro.
In quanto tale, sarà una vittoria per le piccole nazioni e per i principi democratici ovunque. Proponiamo che la settimana del 24 febbraio (da lunedì 19 a domenica 25) sia un settimana di azione internazionale contro l’invasione russa e in solidarietà con l’Ucraina.
Pace per l’Ucraina. Fermare la guerra della Russia!
Arresto immediato dei bombardamenti russi e ritiro di tutte le truppe russe dall’intera Ucraina!
Il più ampio sostegno e solidarietà al popolo ucraino nella sua legittima resistenza all’invasione russa!
10 febbraio 2024
Visita il sito web RESU ukraine-solidarity.eu