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Pubblichiamo un’interpellanza presentata dai deputati dell’MPS. (Red)

Come noto, il Gran Consiglio è dotato di una buvette aperta durante i lavori parlamentari. La presenza di una buvette è sicuramente un fatto positivo, permette ai deputati di rifocillarsi durante le lunghe sedute.
Va tuttavia riconosciuto che questa presenza ha anche aspetti non del tutto positivi poiché fonte di possibile distrazione: sono infatti diversi i deputati e le deputate che, invece di seguire le sedute al loro posto, passano parte del loro tempo a bere e chiacchierare alla buvette. Tutto ciò rappresenta sicuramente qualcosa di negativo, poco educativo e, per certi aspetti, anche pericoloso.

Come dimostrano recenti fatti d’attualità, questa situazione comporta elementi di pericolo non indifferenti per i membri del Legislativo e dell’esecutivo cantonali che, nella stragrande maggioranza, raggiungono Bellinzona con la propria vettura; vi è infatti il forte rischio che, alla fine delle sedute e avendo frequentato in modo eccessivo la buvette, rientrando al proprio domicilio possano imbattersi in un controllo di polizia o, peggio ancora, essere coinvolti in un incidente stradale, magari causato da turisti stranieri di passaggio.

Ci chiediamo inoltre, evocando il principio della parità di trattamento, per quale ragione ciò che è vietato al personale dell’amministrazione cantonale (bere alcol durante il lavoro) debba essere permesso ai membri del Legislativo e del Governo durante il loro “lavoro parlamentare”.

Per questa ragione, con la presente iniziativa parlamentare generica chiediamo di introdurre nella Legge sul Gran Consiglio un articolo che vieti esplicitamente la vendita di bevande alcoliche alla buvette del Gran Consiglio.

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