«No ai re! Libertà!» Milioni di persone manifestano contro Trump in tutti gli Stati Uniti
Sono state almeno cinque milioni le persone che hanno partecipato a circa 2000 manifestazioni organizzate nelle grandi città e nei piccoli centri dei 50 Stati in occasione della «Giornata senza re», la più grande giornata nazionale di manifestazione mai organizzata nell’ambito di una serie di proteste di questa portata.
In un’atmosfera festosa ma combattiva, accompagnati da bande musicali e tamburi, i manifestanti hanno scandito slogan, cantato canzoni e brandito cartelli con scritte come «No Kings since 1776» (Nessun re dal 1776) o messaggi che denunciavano gli attacchi del presidente Donald Trump alla sanità, ai programmi alimentari per bambini e anziani, all’istruzione e alla scienza. Alcuni striscioni recavano lo slogan come “Fight Oligarchy” (Combattiamo l’oligarchia). Rispetto alle manifestazioni precedenti, erano più numerosi i cartelli con slogan del tipo «Combattiamo il fascismo!». In tutte le manifestazioni si vedevano più bandiere statunitensi e si sentivano più slogan che esprimevano il desiderio di una rinascita nazionale. A New York, dove ho manifestato, la gente scandiva «A chi appartiene questo Paese? A noi!». A Filadelfia, città simbolo delle manifestazioni, lo storico Timothy Snyder ha ripetuto più volte «Nessun re», al che la folla rispondeva «Libertà!».
Queste manifestazioni sono state quasi tutte pacifiche e non hanno dato luogo a praticamente nessun incidente. A Riverside, in California, un contro-manifestante inseguito dalla polizia è stato trovato in possesso di un’arma da fuoco nella sua auto. E in Virginia, un uomo ha investito i manifestanti con la sua grossa auto, ferendo una persona. Solo a Los Angeles, dove gli scontri durano da diversi giorni, alcuni manifestanti hanno lanciato oggetti contro la polizia, che ha reagito picchiando e arrestando alcuni di loro, ma si è trattato solo di un incidente minore nel contesto di una manifestazione di massa.
Il No Kings Day ha coinciso con la parata militare organizzata da Trump per celebrare il 250° anniversario dell’esercito americano, ma anche con il suo 79° compleanno. Trump ha speso 45 milioni di dollari per questa dimostrazione di forza militare che ha mobilitato 6’700 soldati, carri armati di diverse guerre e altri veicoli militari, mentre elicotteri da combattimento sorvolavano la parata e i Golden Knights Parachute Team scendevano dal cielo per consegnare una bandiera al presidente. Erano state erette barriere per proteggere la parata e Trump aveva avvertito che qualsiasi manifestazione sarebbe stata repressa «con grande forza». Per evitare qualsiasi conflitto, gli organizzatori di No Kings non hanno previsto alcuna manifestazione a Washington.
Le marce della giornata No Kings sono state il culmine di una settimana di manifestazioni a Los Angeles e in altre 40 città di 23 Stati contro i raid, gli arresti e le espulsioni condotti dall’ICE (Immigration and Customs Enforcement), nonché contro il dispiegamento da parte di Trump della Guardia Nazionale e dei Marines a Los Angeles. L’ICE sta cercando di arrestare ed espellere 3’000 persone al giorno, fermando immigrati senza documenti sul posto di lavoro, nei quartieri e persino arrestando bambini nelle scuole. Durante le precedenti manifestazioni, le forze dell’ordine di alcune città hanno lanciato gas lacrimogeni, granate assordanti e proiettili di gomma e arrestato centinaia di manifestanti. Le retate e le proteste contro la campagna anti-immigrati continuano.
Gli organizzatori hanno annullato le manifestazioni “No Kings” a Saint Paul, nel Minnesota, a causa dell’assassinio politico di due eletti del Partito Democratico e del grave ferimento di altre due persone nella regione. Regnava la paura perché un uomo armato travestito da poliziotto era ancora in fuga. La polizia sta cercando Vance Boelter, un uomo bianco di 57 anni, fervente oppositore dell’aborto e critico nei confronti delle persone LGBT [è stato arrestato il 16 giugno NdT]. Ha votato per Trump alle ultime elezioni, possedeva diverse armi da fuoco, era a capo di una società di sicurezza privata e dirigeva anche un’organizzazione cristiana senza scopo di lucro. Il presidente Trump, che è stato lui stesso bersaglio di due tentativi di omicidio, ha condannato gli omicidi in Minnesota e ha offerto il sostegno federale allo Stato.
Le manifestazioni contro l’ICE e la giornata “No Kings Day” hanno segnato una nuova tappa nella resistenza contro Trump. Ancora una volta, le manifestazioni in alcune città, come New York, hanno sofferto di una partecipazione insufficiente di neri e latini. Tuttavia, un movimento come questo ha bisogno di più forza, scioperi e atti di disobbedienza civile di massa. La prossima marcia nazionale contro Trump è prevista per il 19 giugno, giorno della festa nazionale che celebra la fine della schiavitù dei neri.
*Articolo pubblicato sul sito New Politics il 15 giugno 2025.