È ora di cominciare a redistribuire ricchezza (almeno un po’)!

Attorno all’iniziativa per il finanziamento dell’iniziativa cassa malati (10%) si è sviluppato un dibattito sulla politica fiscale.
Da un lato chi si dichiara contrario – praticamente tutti i partiti borghesi a un aumento delle imposte, non volendo “mettere le mani nelle tasche dei cittadini”; dall’altro tutti colo che hanno sostenuto l’iniziativa che ritengono che i costi derivati dalla sua attuazione debbano essere finanziati attraverso aumenti delle entrate fiscali.
Le proposte fatte dal PS durante la campagna sono note (aumento del moltiplicatore cantonale di imposta, aumento delle stime immobiliari, un aumento dell’aliquota sulla sostanza).
Nella giornata di ieri l’MPS ha inoltre tre iniziative fiscali. Le più importanti sono quella sulla modifica dell’imposizione sulla sostanza e quella sulla tassazione dei globalisti.
La prima ha come obiettivo di aumentare la pressione fiscale sulla sostanza, a partire da una sostanza netta di 1’400’000 franchi (limite attuale oltre al quale le aliquote fiscali non crescono), in particolare per quella importante frangia di milionari cresciuta in modo esponenziale negli ultimi 20 anni. Ricordiamo (e sono gli ultimi dati pubblicati dall’amministrazione federale delle contribuzioni) che in Ticino coloro che disponevano di una sostanza netta dichiarata superiore a 5 milioni erano 359 nel 2003, per un totale di 4,8 miliardi, pari al 15,04% della ricchezza complessiva dichiarata.; quasi vent’anni dopo, nel 2021, erano diventati 2’383, con un patrimonio di 36,9 miliardi, ovvero il 42,1% del totale.
La seconda propone di portare la tassazione minima per i globalisti (cioè i ricchi stranieri tassati sul dispendio) dagli attuali 400’000 franchi a 1 milione di franchi.
Curiosità concomitante: proprio nella stessa giornata la Regione pubblicava un articolo dedicato all’uomo che potrebbe diventare il quinto uomo più ricco del mondo con un patrimonio stimato di circa 224 miliardi di dollari. Si tratta di Giancarlo Devasini, azionista di Tether, società attiva sul mercato delle stablecoin, protagonista del progetto “Lugano Plan ₿” unitamente alla città di Lugano.
Non è chiaro dove risieda Devasini, ma fino al 2023 (sindaco Foletti dixit) risiedeva sulle rive del Ceresio. Siamo molto curiosi di sapere quante imposte abbia pagato Devasini per il periodo in cui era residente a Lugano, ricordando tuttavia che il suo patrimonio, già all’epoca, era stimato (rivista Forbes) a circa 9,2 miliardi di dollari.
Verosimilmente, godendo dello statuto di globalista, avrà pagato poco più di 400’00 franchi di imposte. Perciò, che nessuno venga a dire che esageriamo! 
Qui sotto l’illustrazione della nostra principale proposta, quella relativa all’aumento della imposizione della sostanza. (Red)

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L’iniziativa parlamentare dell’MPS sull’imposta sulla sostanza

Il sistema attuale dell’imposta sulla sostanza è totalmente iniquo e antisociale. E questo per più ragioni.

In primo luogo, sono solo cinque gli scaglioni della sostanza sottoposta a imposizione, con l’ultima che parte da una sostanza superiore ai 1’381’000 franchi andando avanti all’infinito (cioè senza un aumento dell’aliquota come avviene per gli scaglioni inferiori.

In secondo luogo, le aliquote di ogni scaglione sono ridicolmente a basso differenziale, con un’imposizione che colpisce maggiormente i detentori di piccole sostanze. Infatti si va dall1‰ per un patrimonio netto imponibile di 200’000 franchi al 2,5‰ di, ad esempio, un patrimonio netto imponibile di 300 milioni di franchi.

Infine, il sistema non ha alcuna dimensione progressiva, ciò che cancella qualsiasi minima forma di ripartizione sociale della ricchezza accumulata e non contribuisce a diminuire le disuguaglianze socio-economiche, alimentando per contro la crescita dei grandi patrimoni individuali. Qui di seguito l’attuale formulazione dell’articolo 49 della Legge Tributaria:

L’iniziativa dell’MPS modifica profondamente questo sistema tributario smaccatamente classista, anti-sociale, permettendo – nel contempo – di reperire importanti nuove entrate per rispondere ai bisogni sociali crescenti delle salariate e dei salariati di questo cantone, a cominciare dal finanziamento dell’iniziativa del 10% sui premi di cassa malati.

Prima di tutto, rispetto al sistema attuale, riduce l’imposizione dei contribuenti che dichiarano una sostanza tra i 200’00 e i 700’000 franchi, quasi essenzialmente piccoli patrimoni formati da lasciti ereditari e risparmi.

Secondariamente, aumenta notevolmente le frazioni di sostanza, a partire dai patrimoni che superano il milione di franchi. Questo perché è introdotto il principio della progressione dell’imposta, crescente rispetto all’aumento della sostanza imponibile. Con il sistema attuale, al contribuente con 300 milioni di franchi è applicata un’aliquota del 2,5‰. Con la nostra iniziativa a questo contribuente sarebbe applicata un’aliquota del 22,15‰. Ecco la nuova proposta di aliquote:

Ed ecco qui di seguito un grafico che ben illustra le differenze tra l’attuale sistema e quello proposto: