Manifestiamo, lunedì 6 ottobre, contro lo smantellamento di FFS Cargo in Ticino
È ormai evidente l’intenzione di FFS Cargo di abbandonare il Ticino, dopo gli annunci della chiusura dei terminal di Lugano Vedeggio e Cadenazzo e la prospettata chiusura di quello di Chiasso.
Una politica brutale che, al di là della dichiarazioni rassicuranti e sostanzialmente menzognere, non si preoccupa minimamente dei destini dei lavoratori coinvolti da queste decisioni, né delle conseguenze che avranno su traffico e ambiente, insopportabili per il Ticino e in particolare per ii Mendrisiotto.
Dopo la manifestazione del 29 agosto, il comitato contro lo smantellamento di FFS Cargo in Ticino invita nuovamente a manifestare Lunedì 6 ottobre alle ore 18.00 a BELLINZONA in piazza governo in concomitanza con la riunione del Gran Consiglio che si occuperà della questione: infatti, oltre ad alcune interpellanze i deputati dovranno prendere posizione sulla proposta di risoluzione che il comitato ha elaborato e che ha trovato finora il sostegno di diversi partiti politici e che pubblichiamo qui di seguito.
Ricordiamo alcune delle rivendicazioni del comitato:
– Il progetto di FFS Cargo viene ritirato.
– Tutto il personale rimane presso FFS Cargo
– FFS Cargo intavola trattative con:
a) DB per “prestare” il personale necessario per svolgere il lavoro precedentemente svolto da FFS Cargo sia per quanto riguarda i macchinisti che personale di terra. In questo modo si evita che avvenga del dumping con l’utilizzo di personale con condizioni di lavoro italiane.
b) Tilo per “prestare” macchinisti che rimangono alle dipendenze di FFS Cargo
c) FFS Viaggiatori e FFS Cargo International: in caso di mancanza di macchinisti o personale di terra prima di assumere personale esterno deve assumere personale FFS Cargo. Al personale FFS Cargo vengono garantite le stesse condizioni. La Confederazione esige dal Consorzio che si occupa dello scavo della seconda canna del Gottardo che il traino dei treni con gli inerti da Airolo / Goschenen al Lago dei quattro cantoni venga realizzato facendo capo a personale e treni di FFS Cargo invece che con personale occupato da agenzie di lavoro private e con condizioni di lavoro inferiori
– Il Consiglio di Stato interviene verso le FART e TPL per richiedere che, in caso di sostituzione di personale, venga data la preferenza a personale di FFS Cargo.
– Il Consiglio di Stato dà mandato alle competenti autorità cantonali d’iniziare le procedure per rendere d’obbligatorietà generale i salari contenuti nel CCL FFS per gli occupati attivi in Ticino.
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Proposta di risoluzione presentata all’Ufficio presidenziale del Gran Consiglio
Annullare le decisioni di smantellamento di FFS Cargo
Con la revisione della Legge sul trasporto merci (LTM) nella primavera 2025, il Parlamento ha ribadito il valore strategico di un trasporto ferroviario merci efficiente, stanziando risorse considerevoli a sostegno del settore: 260 milioni di franchi (2026-2029) per il mantenimento e l’ammodernamento del traffico a carri singoli (EWLV), 180 milioni per l’introduzione del sistema di accoppiamento automatico digitale (DAK), contributi annuali al carico pari a 50 milioni di franchi senza limite temporale e, infine, 10 milioni di franchi all’anno (2026-2029) per gli ordini cantonali. In totale, fino al 2029 si tratta di circa 680 milioni di franchi.
Il traffico merci a carri singoli (EWLV) rappresenta un pilastro fondamentale per l’approvvigionamento e la logistica del Paese, oltre a contribuire in modo significativo alla riduzione del traffico stradale. Questo sistema raccoglie piccoli quantitativi di merce grazie a una rete capillare di binari di raccordo e copre circa il 58% dei vagoni utilizzati nel traffico interno, d’importazione ed esportazione. Senza questo servizio, ogni anno sarebbero necessari fino a un milione di viaggi supplementari in camion, con gravi ripercussioni sulle infrastrutture stradali, sul clima e sull’economia. Il traffico combinato (TC) completa tale funzione, permettendo catene logistiche multimodali particolarmente rilevanti per il commercio al dettaglio e la distribuzione di pacchi. Il TC rimane ad oggi il miglior sistema per trasferire il traffico pesante da strada su rotaia.
Nonostante questa chiara presa di posizione politica, FFS Cargo ha comunicato sia aumenti tariffari che una riduzione dell’offerta: in concomitanza con la chiusura anzitempo dell’autostrada viaggiante (RoLa), che permetteva il trasferimento fino a 80’000 autocarri pesanti in transito, è stata annunciata la chiusura di 8 terminal del traffico combinato, di cui 2 nel Canton Ticino e la recentissima previsione di chiudere dei depositi a Buchs, Briga e Chiasso. Un simile approccio rischia di riportare parte del traffico sulle strade, vanificando gli obiettivi della nuova LTM. L’impatto ambientale non è indifferente, con numerosi carri pesanti in transito e non che si riverseranno sulle strade svizzere e attraverso i valichi alpini, compromettendo la vivibilità degli assi di transito, come pure la volontà popolare di trasferimento su rotaia. Per questo è indispensabile introdurre una moratoria che sospenda tali misure di ridimensionamento, almeno fino a quando non saranno attivati i nuovi strumenti di sostegno o non emergeranno soluzioni alternative.
La dimensione regionale di queste decisioni rappresenta a nostro giudizio un danno pesante per il Ticino, più che per qualsiasi altro Cantone, anche sul piano sociale, prospettando un disimpegno delle FFS nel nostro Cantone. Si perderanno diversi posti di lavoro qualificati e, al di là delle prospettive di reimpiego promesse (e per nulla realizzate) da FFS Cargo, mancheranno prospettive professionali interessanti per i e le giovani ticinesi, oltre che infrastrutture in una regione che ha messo a disposizione delle FFS parte del proprio territorio. Infine, sarà proprio il Ticino e in particolare il Mendrisiotto, già regioni fortemente interessate da congestionamenti sugli assi stradali, ad essere particolarmente interessato dall’aumento del traffico pesante, di transito e non.
Alla luce delle considerazioni che precedono il Gran Consiglio della Repubblica e Canton Ticino chiede al Consiglio federale di intervenire affinché
– sia annullata la decisione di chiusura anzitempo dell’autostrada viaggiante (RoLa)
– si rinunci al progetto che comprende la possibile chiusura del deposito di Chiasso
– sia annullata la decisione di chiusura dei terminal di Cadenazzo e Lugano Vedeggio