Appello a favore dell’iniziativa popolare “Rispetto per i diritti di chi lavora! Combattiamo il dumping salariale e sociale!”

Dopo sei anni, finalmente il Parlamento si è degnato di affrontare questa iniziativa, naturalmente respingendola. Si andrà a votare, verosimilmente il prossimo mese di marzo.
Ma la campagna a sostegno deve cominciare subito.
Per questo trovate qui un appello a sostegno di questa iniziativa con un elenco di primi e prime firmatari/e: vi invitiamo a sottoscriverlo qui .

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Appello pubblico

SI all’’iniziativa popolare “Rispetto per i diritti di chi lavora!
Combattiamo il dumping salariale e sociale!”

Basta lavoro precario, basta abusi, basta dumping salariale.  Il Ticino non può più essere il “Far West” del lavoro. Ogni giorno emergono nuovi casi di salari indegni,  persone costrette a lavorare ben oltre il loro grado d’occupazione ufficiale, differenze salariali tra donne e uomini, neomamme penalizzate o discriminate.  licenziamenti abusivi, finti stage, sostituzioni di lavoratori esperti con personale “più economico”, .Chiari esempi  di un mercato del lavoro ormai fuori controllo!

È tempo di dire basta a un sistema che calpesta la dignità di chi lavora.

Il rispetto delle leggi e dei contratti collettivi, la parità di trattamento e la sicurezza dei posti di lavoro non sono richieste eccessive: sono diritti fondamentali. Ma senza dei controlli efficaci e strumenti trasparenti, restano sulla carta.

Per questo sosteniamo l’iniziativa popolare del MPS “Rispetto per i diritti di chi lavora! Combattiamo il dumping salariale e sociale!”.

Quest’iniziativa chiede quattro misure concrete per restituire equità, trasparenza e rispetto:

1. Notifica obbligatoria dei contratti di lavoro per verificare  salari, orari e condizioni.

2. Potenziamento dell’Ispettorato del lavoro – una ispettora o un ispettore ogni 5’000 persone attive, per garantire controlli regolari e indipendenti.

3. Creazione di una sezione contro le discriminazioni di genere – una ispettora o un ispettora ogni 2’500 donne occupate, per tutelare davvero la parità e i diritti delle madri lavoratrici.

4. Pubblicazione di una statistica aggiornata dei salari e delle condizioni di lavoro – per conoscere la realtà del mercato in tempo reale e intervenire tempestivamente.

Invitiamo tutte le cittadine e i cittadini a votare SI il prossimo 8 marzo 2026 all’iniziativa

“Rispetto per i diritti di chi lavora! Combattiamo il dumping salariale e sociale!”.

I primi e le prime firmatarie di questo appello:
Agostinetti Elia, Arigoni Seo, Arigoni Simona, Baratti Danilo, Beretta Piccoli Gerry, Beretta Piccoli Sara, Bonato Tommaso, Boscolo Lisa, Buzzi Matteo, Caspani Emida, Cavalli Franco, Cicero Vincenzo, Clericetti Giuseppe, Contarini Filippo, Cozzaglio Ivan, D’Alessandro Ruggero, De Corrado Maria, Debernardi Aris, Demaria Yannik, Di Marco Barbara, Durisch Ivo, Farinelli Oliviero, Fusco Daniele, Galbiati Paolo, Garganini Giangiorgio, Gehring Francoise, Ghisletta Raoul, Gorla Lorenza, Gregorio Ambra, Koral Flavia, Lepori Angelica, Lepori Giovanna, Leu Claudia, Leu Rene, Marazzi Christian, Meli Edy, Merlo Tamara, Monti Cristina, Mossi Nembrini Maura, Ongaro Guido, Petralli Giulia, Petrini-Fumasoli Luisella, Poretti Matteo, Pronzini Matteo, Quadri Raffaella, Quaresmini Enrico, Rossi Luisa, Rossi Martino, Rossi Sergio, Savary-Borioli Beppe, Schepis Muntarer Barbara, Sergi Giuseppe, Sirica Fabrizio, Solari Maurizio, Solari Monica, Soldini Monica, Soldini Tommaso, Testa Silvano, Testa-Mader Anita, Torti Luca, Valsangiacomo Nelly, Venturelli Michel, Verda Enrica, Zippilli Erika, Zippilli Eugenio