Lugano
Lugano ha sempre più bisogno di una vera opposizione.
Per questo presentiamo la nostra lista MPS-Indipendenti. Una lista di opposizione alle politiche condotte dal Municipio e dal Consiglio comunale (e dei partiti che ne fanno parte), quindi per lottare contro la crisi sociale che colpisce chi lavora, chi ha perso un lavoro e non riesce a trovarne un altro.
In bitcoin o in franchi i redditi di chi vive a Lugano sono sempre più scarsi!
La popolazione sta sempre peggio
Il 18,6% delle famiglie ha bisogno di un sussidio per raggiungere il minimo vitale. Il 5% addirittura non lo raggiunge neppure dopo questi aiuti. La povertà colpisce il 59% degli anziani singoli e il 24,5% delle famiglie monoparentali femminili. E la situazione continua a peggiorare, in particolare a causa dell’inflazione. Dal 2013, i casi di assistenza non scendono sotto le 1’600 unità. Le domande di sostegno finanziario sociale sono in constante aumento: dalle 366 del 2015, sono salite alle 922 del 2022 (+152%).
L’erosione del potere d’acquisto aggrava la situazione
Ma anche chi lavora fa sempre più fatica ad arrivare alla fine del mese. Dal 2018 a fine 2023, l’inflazione è cresciuta del 6,1%, senza compensazioni salariali per la maggior parte delle lavoratrici e dei lavoratori. Inoltre, gli aumenti dei premi cassa malati provocheranno un’ulteriore perdita del potere d’acquisto. A questo si aggiunge l’esplosione delle tariffe dell’acqua potabile, del gas e dell’energia elettrica, per colpa della sciagurata politica delle tariffe condotta da AIL con il benestare del Municipio e dei suoi partiti. Senza contare l’aumento degli affitti che a Lugano ha raggiunto il 7,35% da metà 2022 a fine 2023. In media una famiglia di 4 persone e con un reddito netto di 7’500 franchi ha perso, dal 2022 al 2023, ben 2’208 franchi all’anno. E questa perdita continuerà anche nel 2024.
Mentre i super-ricchi e i loro patrimoni crescono sempre di più a Lugano
Se la Lugano di chi lavora è sempre più in difficoltà, c’è invece un’altra Lugano che non ha nessuna preoccupazione. Parliamo dei super ricchi. Nel 2022 risiedevano a Lugano (e nei comuni vicini) 5’000 abitanti con un patrimonio superiore a 1 milione di dollari! Di questi, 460 disponevano di almeno 10 milioni di dollari, 30 residenti avevano un patrimonio superiore ai 100 milioni di dollari e 3 persone disponevano di una somma superiore al miliardo di dollari. Nel 2022, il numero di multimilionari a Lugano è cresciuto dell’8%.
La nostra opposizione alla Lugano a due velocità!
Lugano è ormai sempre di più una città a due velocità sociali. Da una parte quella di chi lavora e che conosce difficoltà crescenti. Dall’altra quella che vede aumentare la propria ricchezza a ritmi incessanti. La crisi sociale ed economica impone l’urgenza di un’azione politica, anche a livello cittadino, per difendere i redditi di tutti i settori di salariati/e e di indipendenti che subiscono progressivamente un peggioramento delle proprie condizioni di vita. Lugano è ancora una città ricca, non è accettabile che la priorità politica non sia quella di ridurre, abbattere ed estirpare questo fenomeno crescente.
L’MPS si oppone a un modello di città che favorisce una minoranza di ultra-privilegiati senza prendere a carico i bisogni sociali della stragrande maggioranza delle cittadine e dei cittadini. Vogliamo un’altra città, sociale, aperta e solidale, dove le disuguaglianze di reddito e sociali siano combattute senza tregua. Ecco il senso della nostra lista e le ragioni per votarla.
Le nostre principali rivendicazioni
Investimenti infrastrutturali secondo i bisogni sociali e nel rispetto dell’ambiente
Ci siamo opposti al Polo Sportivo e degli Eventi (PSE), perché usava i bisogni sociali in materia di sport per sostenere interessi speculativi immobiliari privati, con costi altissimi per la popolazione: 350 milioni per i prossimi 27 anni, ossia 10,8 milioni all’anno. Un primo aumento del moltiplicatore del 3% è già annunciato per il 2025. Nuovi progetti milionari fotocopia del PSE sono in elaborazione, mentre altre infrastrutture inutili e dannose sono mantenute in vita.
La politica delle grandi infrastrutture a Lugano è sempre costruita sullo stesso principio: usare dei bisogni sociali, reali e supposti, per favorire gli interessi privati. Questo orientamento provocherà un aumento delle imposte e, soprattutto, un taglio delle spese, in particolare nei servizi sociali e nei servizi pubblici. E sta degradando lo spazio urbano e l’ambiente della città.
Per questo ci batteremo:
- contro progetti faraonici e speculativi, dando la priorità a quelli sociali, in particolare lottando contro il Polo Turistico e Congressuale, il “rilancio” del centro balneare di Carona
- per la chiusura dell’aeroporto di Lugano-Agno
- per una moratoria sulla costruzione di alloggi che non rispondano ad esigenze sociali
- per il potenziamento dei trasporti pubblici (in modo particolare nelle zone periferiche della città) e per la gratuità del trasporto pubblico
Tariffe elettriche e politica delle AIL SA: profitti invece che presa a carico dei bisogni sociali
Dal 2009 le tariffe dell’energia elettrica sono aumentate del 65,4%. Parte di questi aumenti sono dovuti alla politica speculativa condotta dalle AIL SA (con la complicità del Municipio e dei suoi partiti): comprare a breve termine a prezzi bassi per assicurarsi il margine di profitto più elevato possibile, ignorando i bisogni della popolazione.
AIL SA hanno riserve di 170,4 milioni di franchi, ma le autorità politiche cittadine, proprietarie al 100%, hanno deciso di non usare parte di queste riserve per riportare i prezzi al 2022. Al contempo le AIL SA aumenteranno le sponsorizzazioni e gli investimenti nell’immobiliari residenziale! Ingenti risorse che non saranno usate per ridurre le tariffe elettriche, come chiesto dall’MPS nella sua petizione per riportare i prezzi al 2022 per almeno 3 anni, petizione firmata da 1’500 cittadine e cittadine di Lugano.Anche in questo ambito è sempre più necessaria una politica diversa.
Per questo, tra le altre cose, ci batteremo:
- per l’introduzione di sconti sulle bollette elettriche (facoltà prevista delle leggi federali in materia) affinché si annullino gli aumenti degli anni 2023 e 2024;
- affinché, per ottenere questo obiettivo, siano usati gli accantonamenti milionari accumulati dalle AIL SA
- più in generale, per la definizione di un nuovo mandato pubblico per le AIL SA, in particolare per quanto riguarda la politica di approvvigionamento e tariffale, dove prevalgano i bisogni sociali rispetto ai profitti finanziari
- contro la partecipazione delle AIL SA a qualsiasi progetto immobiliare/speculativo
Rafforzare una politica sociale contro la precarietà e la povertà
La crisi sociale a Lugano è sempre più presente. Le maggioranze politiche uscenti non hanno praticamente proposto misure e interventi per rispondere a questa priorità. È necessaria una svolta che porti allo sviluppo di una politica sociale specifica della città, indipendente da quella del cantone. Una politica che risponda ai bisogni degli abitanti: lavoro, reddito, formazione, alloggio, prevenzione della precarietà devono essere le preoccupazioni principali di un’amministrazione che voglia effettivamente andare incontro ai problemi e alle preoccupazioni dei cittadini e delle cittadine.
È in quest’ordine di idee che potrebbero essere realizzate, ad esempio, proposte quali:
- un sostegno attivo da parte dell’amministrazione comunale ai disoccupati e alle disoccupate in cerca di un nuovo lavoro
- l’introduzione di un reddito di cittadinanza a livello comunale, in particolare per le fasce sempre più in difficoltà, a cominciare dalla popolazione anziana
- un aumento degli aiuti finanziari previsti dal Regolamento sulle prestazioni comunali in ambito sociale
- un programma di realizzazione di alloggi popolari
- la requisizione di alloggi sfitti da almeno due anni
- il potenziamento della rete sociale (strutture di appoggio, operatori di quartiere e di strada, etc.) Sostenere i redditi e la lotta al dumping salariale e sociale
Sostenere i redditi e la lotta al dumping salariale e sociale
Salari sempre più bassi, abusi sui luoghi di lavoro, discriminazioni salariali tra uomini e donne, licenziamenti sostitutivi di personale ben pagato con personale pagato meno (sia esso svizzero o straniero) sono all’ordine del giorno anche a Lugano. La città ha le risorse per rispondere a questi problemi. Ma per le autorità cittadine il sostegno al lavoro (in tutte le sue forme), la lotta contro il dumping salariale e sociale non sono una priorità. Una passività che contrasta con il sostegno totale dato a progetti come il Plan B, lo sviluppo delle cripto-valute, ecc.
Per contrastare l’assenza di una politica del lavoro proponiamo la creazione di un ufficio comunale del lavoro che:
- svolga un lavoro di controllo sul mercato del lavoro e sulle aziende attive nel territorio cittadino
- raccolga le segnalazioni di cittadine/ i e lavoratrici/ori attive/i sul territorio della città di abusi relativi alle condizioni di lavoro e li trasmetta con celerità all’ispettorato cantonale del lavoro
- offra sostegno ai cittadini/salariati in difficoltà a seguito della perdita del posto di lavoro
A questo dovrebbe poi accompagnarsi una politica attiva della città che:
- contrasti tutte le soppressioni di posti di lavoro
- trasformi i lavori a tempo determinato offerti attualmente dalla città in lavori a tempo indeterminato
- triplichi il numero di posti di apprendistato offerti dalla città, dando in questo modo la possibilità a molti giovani in difficoltà di trovare un posto di tirocinio
- introduca un reddito di cittadinanza a livello comunale, in particolare per le fasce sempre più in difficoltà
- modifichi radicalmente la sua politica degli appalti pubblici, in particolare rimettendo in discussione la scandalosa politica dei mandati diretti e del principio del minor costo
Rafforzare la lotta contro l’oppressione di genere
Una nuova ondata di movimenti femministi ha caratterizzato questi ultimi anni, rimettendo al centro della scena pubblica e politica una nuova generazione di donne che lottano per i loro diritti. La lotta contro l’oppressione di genere (a tutti i livelli – sociale, economica, culturale, sessuale) deve essere un compito permanente di una città che si voglia al servizio delle sue cittadine e dei suoi cittadini.
In questo senso appaiono urgenti misure quali:
- l’istituzione di un dicastero per l’uguaglianza e la parità
- la creazione di un ufficio comunale per la parità di genere che abbia essenzialmente lo scopo di promuovere campagne di informazione e di prevenzione sulle tematiche relative alla discriminazione di genere e di monitorare costantemente la situazione delle discriminazioni di genere sia all’interno dell’amministrazione comunale che in generale su tutto il territorio
- lo sviluppo e il potenziamento di strutture pubbliche alle quali le donne si possano rivolgere per consulenza professionale, giuridica, sociale e psicologica
- la promozione nelle scuole comunali e sul territorio di programmi di educazione al genere e di prevenzione all’omofobia e al sessismo
- l’attivazione di strumenti atti a combattere la violenza e una seria compagna di prevenzione su tutto il territorio e in particolare in occasione dei grandi eventi
Per una cultura condivisa e inclusiva
Vogliamo una città che sia un luogo multiforme e diversificato, fatto di mondi stratificati ma in dialogo tra loro. A Lugano l’offerta culturale promossa è sempre più mainstream, conformista, elitaria e a vocazione turistica. Non sono considerate le esigenze e le esperienze di parte della popolazione nell’elaborazione e nella fruizione di una cultura condivisa e inclusiva.
Così le realtà culturali indipendenti e autogestite (come CSOA Molino e Associazione Idra) faticano ad affermarsi e a stabilirsi in modo duraturo e radicato sul territorio. Vogliamo una città che sostenga e riconosca davvero la legittimità di queste esperienze e ne riconosca la loro importanza aggregativa e di creazione di modelli culturali, artistici e dello stare insieme alternativi.
Per questo chiediamo:
- il riconoscimento dei gruppi e delle associazioni indipendenti che agiscono sul territorio proponendo iniziative spontanee e dal basso, quali interlocutori primari per risolvere il problema dell’assenza di spazi alternativi per la cultura.
- la messa a disposizione di spazi pubblici gratuiti (di diffusione e di creazione) per la cultura indipendente e autogestita.
- un percento culturale annuale per finanziare le attività culturali al di fuori di quelle previste dall’attuale politica culturale cittadina.
- degli spazi ricreativi e di svago dove si possono ritrovare le/i ragazze/i della fascia d’età 15-18 anni.
- lo sviluppo di un’offerta culturale più ampia orientata ai bambini.
- il riconoscimento del diritto del CSOA Molino a continuare la propria esperienza di autogestione.
Candidate/i
Fausto "Gerri" Beretta-Piccoli
Assistente sociale ed educatore di strada in pensione
Municipio: n.1
Consiglio comunale: n.1
La politica deve essere umana, non reazionaria.
Barbara Di Marco-Christoffel
Operatrice sociale
Municipio: n.2
Consiglio comunale: n.2
In difesa dei principi di solidarietà e giustizia sociale, rafforziamo la presenza dell’MPS a Lugano
Raffaella Quadri
Responsabile risorse umane in pensione
Municipio: n.3
Consiglio comunale: n.3
Non sottovalutate mai il potere dell’entusiasmo!
Nicola Di Marco
Municipio: n.4
Consiglio comunale: n.13
Rafforzare la presenza dell’MPS a Lugano per una società più equa e solidale.
Oliviero Farinelli
Matematico e docente
Consiglio comunale: n.5
Farina nel VOSTRO sacco!
Monica Solari
Segretaria di direzione in pensione
Consiglio comunale: n.6
Sì a una Lugano sociale in difesa dei più deboli, dei giovani, del verde.
Zita Albergati
Archivista e storica
Consiglio comunale: n.7
Coltiviamo le diversità sul nostro territorio: per una Lugano inclusiva ed ecologia.
Raffaello Martinaglia
Elettricista indipendente
Consiglio comunale: n.8
Un voto per l’MPS e ai suoi candidati significa dare voce per chi ha ancora a cuore la difesa del cittadino nei confronti delle autorità!
Eventi
Serata elettorale e pubblica
Mercoledì 27 marzo 2024, ore 20.00
Spazio Ado / Via Besso 42 Lugano
Presentazione e discussione sulla
“Lugano a due velocità. Tra crisi sociale e speculazione finanziaria”
Seguirà un piccolo rinfresco
Volantini
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