“Arrocco” in governo. La peggior decisione possibile

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Il governo, unanime, ha deciso. Non ha aderito allo scambio di dipartimenti (il famoso “arrocco”) proposto dai ministri Zali e Gobbi. Ha deciso di lasciare intatta l’organizzazione dei dipartimenti, ma di suddividere in modo diverso le responsabilità su servizi dei singoli dipartimenti. Un mini-arrocco, lo ha definito qualcuno: sicuramente peggio, ma molto peggio di quanto non fosse la proposta iniziale. Pubblichiamo qui di seguito la presa di posizione del segretariato MPS. (Red)

Il Movimento per il socialismo (MPS) ha preso atto della decisione (unanime) del governo di procedere ad una sorta di rimpasto delle responsabilità tra due membri del governo che coinvolgono alcuni servizi e divisioni dei loro rispetti dipartimenti.
Le decisioni prese dal governo, in realtà, non rispondo ad alcuna logica politica visibile, fondata su argomentazioni e orientamenti politici o amministrativi. L’impressione è che si sia voluto dare un contentino ai due ministri leghisti.
Alla luce di quanto deciso il consigliere di Stato Gobbi smette di fare il poliziotto per dedicarsi completamente a quelle di vigile urbano o poco più: difatti cede la giustizia e la responsabilità della polizia riducendo il suo impegno alla sezione della circolazione e poco più.
Se ne è reso conto persino il governo che, “al fine di riequilibrare i carichi di lavoro” ha deciso di affidare al ministro Gobbi la responsabilità della divisione costruzioni (che resta nel Dipartimento del territorio di Zali).
A Zali passerà la responsabilità della Giustizia e della Polizia.
Siamo di fronte a una riorganizzazione di due Dipartimenti fondata su una diversa suddivisione delle responsabilità politiche dei vari settori pur lasciando intatta l’organizzazione dei Dipartimenti. Di fatto si rimette in discussione la logica politica – indipendentemente dal giudizio che se ne possa avere – che aveva condotto alle delle decisioni che avevano condotto all’attuale assetto dei dipartimenti (a seguito della famosa riunione del Lago d’Orta). Proprio per questo quanto deciso oggi appare politicamente ed amministrativamente assurdo, senza una base né politica seria, né tanto meno una logica amministrativa degna di questo nome.

Con questa decisione il governo, nel suo insieme, mostra la sua profonda inadeguatezza e incapacità a rispondere ai problemi e alle priorità  (gravi e urgenti) della maggioranza delle cittadine e dei cittadini di questo Cantone. Le decisioni prese oggi (frutto di 5 ore di inconsistente discussione) non permettono di avanzare nemmeno di un passo in questa direzione.
Particolarmente significativo (e penoso allo stesso tempo) il fatto che il governo, nel suo comunicato, non sia stato in grado di scrivere nemmeno una riga a giustificazione dei cambiamenti operati.

Anche per questo ultimo aspetto, la decisione presa pone problemi politici di fondo sui quali a nostro modo di vedere il Parlamento dovrebbe riflettere e discutere. Per questo nei prossimi giorni i deputati dell’MPS avvieranno i contatti necessari per vedere se vi sono le condizioni per la tenuta di una seduta straordinaria del Gran Consiglio che possa affrontare la questione, chiedendo a tutti i deputati e le deputate del Gran Consiglio di aderire a questa nostra proposta.

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