Tema: Sanità

Per la difesa dei salari e del servizio pubblico, no al Preventivo 2026. Mobilitiamoci il 29 novembre e il 3 dicembre

Saranno due gli appuntamenti delle prossime settimane per manifestare e mobilitarsi contro il Preventivo 2026 che continua la politica di attacco alla spesa pubblica, alle condizioni di lavoro dei dipendenti...

Svizzera. Iniziativa del PSS sulla cassa malati: sarà quella buona?

Il 25 ottobre, il Congresso del Partito socialista svizzero (PSS) ha deciso, su raccomandazione del Consiglio del partito, di lanciare un’iniziativa sul finanziamento dell’assicurazione malattia obbligatoria, intitolata «Sconti sui premi...

Di fisioterapisti e mercato del lavoro

Leggiamo su laRegione di sabato 25 ottobre che il Cantone non sa quanti fisioterapisti salariati lavorano in Ticino. “Cresce il numero di studi di fisioterapia ma non si sa in...

Difendiamo il servizio civile! Firmiamo il referendum contro la revisione della legge sul servizio civile

L’MPS, unitamente ad altre numerose associazioni, organizzazioni sociali e partiti politici sostiene  il referendum contro la modifica della Legge sul servizio civile (LSC) decisa da Parlamento federale in occasione della...

Assicurazione malattia. Perché è necessaria una cassa unica, con premi proporzionali al reddito

La notizia è arrivata senza sorprese alla fine di settembre: i premi dell’assicurazione malattia aumenteranno in media del 4,4% nel 2026. La pressione a favore di un cambiamento del sistema...

Iniziativa cassa malati (10%): applicarla, e subito!

La netta vittoria dell’iniziativa popolare che limita al 10% del reddito disponibile i premi di cassa malati segna un passaggio politico di grande rilievo nel panorama cantonale. Non si è...

Iniziativa cassa malati, una vittoria importante da concretizzare immediatamente

Pubblichiamo qui di seguito la presa di posizione dell’MPS in merito al risultato della votazione odierna sui premi di cassa malati (iniziativa 10%). Red Il Movimento per il Socialismo (MPS)...

Rispondere al nuovo aumento dei premi di cassa malati. Se non ora, quando?

Ancora una volta, come una condanna scritta nell’orologio svizzero, arriva l’annuncio dell’ennesimo aumento dei premi di cassa malati.Oggi ci dicono: +4,4% a livello nazionale, +7,1% in Ticino. Ma non fermiamoci...

Ritratti milionari: ovvero dove trovare i soldi per l’iniziativa 10% (11)

La campagna contro l’iniziativa del PS, che vuole fissare al massimo al 10% del reddito disponibile i premi di cassa malati, insiste — con il ministro Vitta in testa —...

Il 10% basta!

I partiti borghesi e i rappresentanti padronali non si smentiscono mai quando si tratta di redistribuire più equamente la ricchezza di questo cantone. Nel caso dell’iniziativa 10% parlano di regalo...

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Lugano e sgombero CSOA. “SHINING LUGANO”: quando l’orrore si dissolve nel grottesco

In poche parole

Cambiare cassa malati. Una soluzione, ma per chi?

Di fronte all’ennesimo aumento dei premi, la risposta sembra sempre la stessa: cambiare cassa. È il consiglio che ripetono governo, media, associazioni dei consumatori e consulenti, presentandolo come la strada più semplice per risparmiare.
Ma funziona davvero per tutte e tutti?
I dati pubblicati dall’Ufficio federale della sanità pubblica dicono altro. Tra il 2022 e il 2023 solo l’8,9% degli assicurati ha cambiato cassa: per loro la riduzione dei premi è stata in media inferiore all’1%, mentre chi è rimasto fedele ha subito un aumento del 6,6%.
E chi riesce a guadagnarci? Soprattutto i giovani: oltre il 10% tra i 26 e i 40 anni ha cambiato cassa, ma la quota scende sotto il 2% tra gli over 71. A pesare è anche la franchigia: il 14,4% di chi ha scelto quella massima di 2’500 franchi ha cambiato assicuratore, contro il 6-7% di chi ne ha una più bassa. Infine, le spese sanitarie: più del 10% di chi spende meno di 1’000 franchi all’anno ha cambiato cassa, contro meno del 5% di chi supera i 10’000.
Il cambio di cassa premia chi è giovane, sano e spende poco, mentre penalizza gli anziani e i malati cronici, frenati dalla burocrazia o dal timore di complicazioni nell’accesso alle cure. Risultato: il mercato dei cambi non rafforza la solidarietà, ma la indebolisce, ampliando la distanza tra chi gode di buona salute e chi ha più bisogno di cure. Alla faccia della solidarietà tra giovani e meno giovani, tra sani e malati che dovrebbe essere alla base della LAMal.

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