Un passo avanti per il diritto alla nomina dei/delle docenti

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Pubblichiamo la presa di posizione del comitato di ErreDiPi che ha preso atto con soddisfazione della decisione del Gran Consiglio di permettere che anche chi lavora con un rapporto di lavoro inferiore al 50% possa ricevere la nomina.
Si tratta di una decisione – tra l’altro osteggiata dal governo e dal DECS con deboli motivazioni – che corregge una ingiustizia presente da tempo, in particolare nella scuola dell’infanzia e nelle scuole dell’obbligo dove i fenomeni di precarietà (dovuti proprio alla difficoltà di essere nominati) sono assai ampi come hanno rivelato le recenti pubbliche discussioni (vicenda del mancato concorso per gli abilitati in diverse materie).  (Red)

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Oggi il Parlamento ha discusso una serie di modifiche della LORD (la legge sull’ordinamento dei dipendenti dello Stato e dei docenti): si è parlato di diritto di sciopero, di modifiche alla nomina e agli incarichi, di mobilità interna e di congedi.
Finora, lo sapete forse già, chi aveva un rapporto di lavoro inferiore al 50% non poteva chiedere la nomina; governo e maggioranza erano sì per togliere questo divieto, ma solo per i funzionari amministrativi e non per i docenti.
Due emendamenti sono stati proposti per eliminare questa disparità di trattamento: il primo chiedeva di garantire il diritto di nomina a partire da un rapporto di lavoro del 30% (Matteo Pronzini e Giuseppe Sergi, per il Movimento per il socialismo); il secondo chiedeva l’abolizione semplice di questo divieto (Maddalena Ermotti-Lepori, per il Centro). La discussione in aula e il ritiro, da parte dei due deputati Mps, del primo emendamento a favore del secondo hanno permesso di abolire questa disparità con 37 voti a favore contro 35.
È un passo in avanti, piccolo ma molto importante per tanti casi concreti. Evidentemente questo non garantisce automaticamente la nomina (devono esserci, come noto, altre condizioni); ma lavorare a tempo parziale nella scuola, anche a meno del 50%, non sarà più un motivo che può essere invocato dall’autorità di nomina (governo o Municipi) per rifiutare la nomina.
ErreDiPi ha sempre sostenuto parità di trattamento per chi lavora per il Cantone e ogni modo che permetta agli/alle insegnanti/impiegati-e di migliorare la loro situazione lavorativa, uscendo dalla precarietà. Se siete toccati/e dalla misura o se conoscete qualcuno che ne è toccato, contattate ErreDiPi al numero 076 679 47 14 (Enrico Quaresmini) o per mail a erredipi@bluewin.ch: cerchiamo insieme un modo per sfruttare questa modifica a vostro vantaggio!
L’impegno, la discussione, la condivisione delle idee pagano: non è vero che tanto non cambia niente.
Il comitato ErreDiPi ringrazia sentitamente Ermotti-Lepori, Pronzini, Sergi e tutte/i le/i deputate/i che hanno votato l’abolizione di questa disparità.

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