Pubblichiamo qui di seguito la presa di posizione dei nostri compagni dell’NPA-Anticapitalista sulla crisi politica e sociale in Francia, alla luce dell’ennesimo scacco del tentativo di formare un nuovo governo. (Red)
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Dopo Lecornu, imponiamo con la lotta un governo popolare di rottura!
Tre brevi giri e poi via. Appena arrivato, il governo Lecornu se ne è già andato. Quasi un mese dopo la sua nomina, Sébastien Lecornu 8nella foto in alto assieme al presidente Macron) ha presentato un governo composto da resuscitati e morti viventi: Darmanin, Retailleau, Dati e persino Le Maire… Dodici ore dopo, Lecornu si è dimesso: ha firmato il mandato più breve di primo ministro della Quinta Repubblica, simbolo di una crisi politica che si sta aggravando e accelerando.
Macron incarna un potere illegittimo, moribondo, debole e odiato. Ogni giorno che passa, la crisi del regime si aggrava. Macron non è attualmente in grado di formare un governo che duri più di qualche giorno. In questo contesto, dovrà spingere le sue alleanze sempre più a destra, fino a portare al potere il Rassemblement National (RN). Che lo faccia nominando un primo ministro del RN o sciogliendo l’Assemblea Nazionale, la sua unica tabella di marcia è quella di perseguire politiche di offerta al servizio dei ricchi e dei padroni.
Il RN perseguirà politiche violentemente anti-migranti, razziste e liberticide, ma anche apertamente favorevoli alle classi dirigenti. Le Pen e Bardella hanno da tempo dato ogni garanzia ai padroni e al loro Medef (l’associazione dei datori di lavoro francesi).
Mentre Macron si presentava come candidato alla presidenza nel 2017 come il presunto baluardo contro l’estrema destra, in realtà le ha spianato la strada durante i suoi due mandati. Ha la piena responsabilità della crisi che stiamo vivendo. Non gli resta che una cosa da fare: andarsene!
Domani o tra pochi giorni, il Rassemblement National e dietro di esso tutte le forze più reazionarie, autoritarie e razziste di questo paese potrebbero prendere il potere (come hanno già fatto negli Stati Uniti, in Russia e in Israele). Di fronte a questa cupa prospettiva, l’NPA-Anticapitalista invita tutta la sinistra sociale e politica a discutere e riunirsi con urgenza per preparare la vittoria del nostro campo e bloccare l’estrema destra.
Innanzitutto, dobbiamo rafforzare le mobilitazioni che seguiranno quelle vittoriose del 10 e del 18 settembre. Organizzazioni politiche, forze sindacali, associazioni, il movimento “Blocchiamo tutto”, dobbiamo marciare insieme attorno a un programma che sia maggioritario tra la popolazione: il programma del Nuovo Fronte Popolare e le rivendicazioni che il movimento intersindacale ha avanzato per il 18 settembre costituiscono la base per un governo popolare di rottura.
Nella più ampia unità, i lavoratori, come i giovani, devono riprendere l’offensiva e imporre attraverso le loro mobilitazioni una vera rottura sociale, democratica e ambientale. I nostri slogan per porre fine a Macron e alla Quinta Repubblica: unità delle forze sociali e politiche di sinistra, sciopero generale, governo operaio e assemblea costituente!
Bisogna fare tutto il possibile affinché queste rivendicazioni della maggioranza della popolazione possano essere soddisfatte il più rapidamente possibile: una vera condivisione della ricchezza, la tassazione dei ricchi, il divieto di licenziamenti, il pensionamento a 60 anni, lo sviluppo dei servizi pubblici e dei servizi gratuiti, l’aumento dei salari, delle pensioni e di tutti i minimi sociali!
Riprendiamoci tutti insieme le piazze!
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