La dittatura di Daniel Ortega e Rosario Murillo ha ceduto più di 500.000 ettari di territorio nicaraguense allo sfruttamento minerario da parte di aziende cinesi tra ottobre 2023 e ottobre 2025.
Si tratta esattamente di 565.751,3 ettari, equivalenti a circa 5.657,51 chilometri quadrati. La superficie totale supera di gran lunga la superficie totale di diversi dipartimenti del Nicaragua. Ad esempio, Managua, che ha una superficie di 3.465 km2; Chinandega, che misura circa 4.822 km2; ed Estelí, che copre una superficie di 2.230 km2.
Le 8 aziende cinesi con concessioni minerarie
Secondo i dati che abbiamo raccolto, al 7 ottobre 2025 la dittatura Ortega-Murillo ha concesso più di 25 concessioni minerarie a otto società di proprietà cinese. Queste società e le loro aree totali sono:
- Thomas Metal SA ha in concessione circa 189.669,98 ettari
- Zhong Fu Development SA gestisce circa 181.254,68 ettari
- Brother Metal SA ha in uso circa 59.564,75 ettari
- Waslala Mine SA gestisce circa 49.950 ettari
- Nicaragua XinXin Linze Minería Group SA possiede circa 49.870,81 ettari
- Alla Three Gold Coins Company SA sono stati concessi circa 23.223,53 ettari
- Linze Excellent Mining SA ha a disposizione circa 9.102,05 ettari
- La Northern Mining Company SA gestisce circa 3.115,50 ettari.
La Fundación del Río, una ONG ambientalista nicaraguense ormai sostanzialmente messa fuori legge dal governo, ha denunciato che queste concessioni fanno parte di una strategia sistematica del regime di Ortega volta ad aprire le risorse naturali del paese a interessi stranieri, in particolare cinesi, senza trasparenza né consultazione, nemmeno all’interno delle aree protette.
Le concessioni garantiscono alle aziende cinesi diritti esclusivi non solo per lo sfruttamento, ma anche per l’esplorazione e la realizzazione di impianti di arricchimento per minerali metallici e non metallici nelle aree designate.
Secondo la Banca centrale del Nicaragua, le esportazioni minerarie del Nicaragua hanno raggiunto i 1.391,6 milioni di dollari nel 2024, con un aumento del 20,1% rispetto al 2023.
6 concessioni superano la superficie di Masaya
Le ultime concessioni minerarie a una società cinese, per un totale di circa 62.189,19 ettari (621,89 km2), sono state concesse il 7 ottobre 2025, secondo le certificazioni del ministero dell’Energia e delle Miniere (MEM), pubblicate su La Gaceta (la Gazzetta Ufficiale dello stato nicaraguense).
Il numero totale di queste ultime concessioni supera da solo la superficie del dipartimento di Masaya, che ha una superficie di 610,8 km2.
Il regime ha concesso alla società cinese Thomas Metal SA sei lotti distribuiti tra diversi comuni nei dipartimenti di Nueva Segovia, Chinandega, Matagalpa, Costa caraibica meridionale e Costa caraibica settentrionale.
I lotti trasferiti sono:
- “La Perla”, con una superficie di 24.219,81 ettari, distribuiti tra i comuni di El Tuma-La Dalia, Matagalpa, San Ramón e Muy Muy
- “El Salto”, con una superficie di 15.906 ettari, distribuiti nei comuni di Siuna, Bonanza e Rosita
- “El Bongo de Hidalgo”, con una superficie di 13.300 ettari, divisa tra i comuni di Puerto Cabezas e Rosita
- “Kukalaya”, con una superficie di 5.507 ettari, situata a Bonanza
- “Río Coco I”, con una superficie di 3.156,38 ettari, situato a Quilalí
- “La Coyotera”, con una superficie di 100 ettari, situata a Villanueva.
Con questi sei lotti, Thomas Metal è diventata la società mineraria cinese con la più grande area di concessione, che copre circa 189.669,98 ettari. La società cinese Thomas Metal è registrata nel Registro delle proprietà pubbliche di Managua ed è rappresentata da Xiangming Gu, un uomo d’affari, cittadino cinese residente in Nicaragua.
Concessioni minerarie in aree protette
Secondo la Fundación del Río, l’ultima concessione alla società Zhong Fu, come altre tre concesse a società cinesi, tra cui la Thomas Metal, è stata autorizzata all’interno della Riserva della biosfera del fiume San Juan, che comprende le aree protette della Riserva biologica Indio Maíz e del Rifugio faunistico Los Guatuzos, nella zona di confine con il Costarica. La ONG ha avvertito che la concessione di queste concessioni costituisce una violazione della legge sul regime di proprietà comunale dei popoli indigeni e delle comunità etniche delle regioni autonome della costa atlantica.
Questa organizzazione, guidata dall’ambientalista nicaraguense Amaru Ruiz, a cui, come a tanti altri oppositori il regime ha tolto la cittadinanza, ha spiegato che con l’approvazione della legge sulle aree di conservazione ambientale e sullo sviluppo sostenibile, è stato abrogato il decreto che regolamentava le aree protette del Nicaragua attraverso i suoi regolamenti, secondo dichiarazioni rilasciate il 6 maggio 2025.
D’altro canto, la Fundación del Río ha anche denunciato la diffusione dell’attività mineraria artigianale illegale all’interno della Riserva della Biosfera del fiume San Juan e che queste concessioni legalizzerebbero l’attività mineraria in quell’area centrale.
Impatti transfrontalieri
Inoltre, ha messo in guardia “sull’impatto transfrontaliero che questa attività mineraria potrebbe avere sul Costarica, in particolare nella zona di Crucitas, dove l’attività mineraria illegale è già aumentata, a causa della vicinanza delle concessioni minerarie cinesi concesse dal regime in Nicaragua e del legame con le rotte commerciali illecite esistenti nella zona”.
Allo stesso modo, ha avvertito che “data la mancanza di trasparenza e in assenza di studi ambientali e sociali indipendenti, è impossibile conoscere con certezza l’entità degli impatti che questa nuova concessione potrebbe avere sulla Riserva biologica Indio Maíz e sul Rifugio faunistico del Río San Juan”, ma che “è necessario mettere in guardia sui possibili processi di contaminazione, deforestazione e aumento delle invasioni in entrambe le aree protette”.
Nell’aprile 2025, la Fundación del Río ha segnalato che nella Riserva biologica Indio Maíz erano stati creati quattro grandi insediamenti minerari illegali in seguito all’incendio dell’aprile 2018, durato più di dieci giorni e che aveva distrutto più di 5.000 ettari.
*articolo apparso su Confidencial il 7 ottobre 2025
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