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I disoccupati iscritti secondo la statistica SECO calano di mese in mese. Molti finiscono le indennità e spariscono dalla statistica e finiscono in assistenza o a carico delle famiglie. C’è però un altro fenomeno che sembra delinearsi e accelerare negli ultimi anni: il continuo aumento degli iscritti NON disoccupati.

Gli iscritti NON disoccupati sono persone iscritte presso gli Uffici regionali di collocamento e considerate “non immediatamente disponibili” perché beneficiano di un programma occupazionale a tempo determinato, di un programma di riqualificazione e perfezionamento professionale o perché percepiscono un guadagno intermedio, cioè hanno un lavoro a tempo parziale o pieno ma con un salario che non raggiunge neppure il livello delle indennità (70% o 80% del precedente salario).

Non solo questa categoria sembra in continuo aumento nel corso degli anni, ma addirittura pare che l’incremento nel 2018 sia diventato esponenziale.

Naturalmente gli iscritti NON disoccupati non vengono presi in conto per calcolare il tasso di disoccupazione SECO che risulta in calo o stabile, anche se gli altri indicatori non rilevano un miglioramento sul fronte dell’occupazione (il tasso di disoccupazione Ilo è nuovamente salito al 7% nel III trimestre e secondo il barometro Manpower le prospettive di impiego in Ticino sono letteralmente crollate segnando il peggior risultato dal 2005).

Con l’approssimarsi delle elezioni poter vantare un tasso di disoccupazione SECO basso è sicuramente un argomento elettorale, ma sarebbe meglio avere un quadro esaustivo e attendibile della situazione per poter agire ed evitare il peggio. Chi segue programmi occupazionali smontando computer o imparando per un mese intero come si scrive un CV in realtà continua ad essere disoccupato anche se non viene preso in considerazione dalla statistica e chi ha trovato un lavoretto non significa che sia riuscito a migliorare la sua situazione stabilmente.

Chiediamo pertanto al Lodevole Consiglio di Stato:

1 – a cosa è dovuto l’aumento degli iscritti NON disoccupati negli ultimi anni?

2 – a partire dall’aprile 2018 l’incremento degli iscritti NON disoccupati rispetto al mese corrispondente dell’anno prima supera quasi sempre il 10% e raggiunge addirittura il 15,8% in ottobre. A cosa sono dovuti questi tassi di crescita inusuali?

3 – L’Osservatorio delle dinamiche economiche (O-De) dell’IRE, a cui è affidato il monitoraggio della disoccupazione SECO, ha rilevato queste anomalie?

4 – come sono aumentate le diverse categorie di NON disoccupati?

5 – per quanto il “guadagno intermedio”, quale la crescita dei lavori a tempo determinato, a tempo parziale sotto il 50%, a tempo parziale sopra il 50% e a tempo pieno?

6 – per quanto riguarda i programmi occupazionali, quali sono quelli offerti e quelli che hanno registrato il maggiore incremento?

*Interrogazione del Deputato MPS Matteo Pronzini del 5 dicembre 2018.