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Interpellanza: Con un comunicato datato 12 febbraio 2021 l’osservatorio OKKIO prende posizione sul monitoraggio delle emissioni prodotte dall’inceneritore di Giubiasco.

Dalla lettura dello stesso possiamo apprendere che le ultime misurazioni fatte nel corso dell’estate 2020 danno risultati preoccupanti per quanto riguarda le diossine ed i furani. Vi sono degli aumenti che vanno dal 4 al 44%, seppur rimanendo sotto il livello di guardia. 

Diossine e furani sono delle sostanze che si sa essere persistenti, facilmente assorbite dalla catena alimentare e di conseguenza molto dannose per la salute umana. Le diossine ed i furani sono ritenute, oltre che cancerogene, anche dei perturbatori endocrini con effetti nocivi sul sistema ormonale e genetico. 

Un indizio di OKKIO, sulla possibile origine delle sostanze in discussione, sono le emissioni dell’inceneritore durante le fasi di accensione e spegnimenti dei forni. In questi periodi, che possono durare varie ore, i filtri vengono spenti e l’inceneritore funziona con i forni a temperature insufficienti (< 850 gradi) per abbattere le diossine. Quindi la peggior ipotesi di funzionamento di un inceneritore. Se queste fasi si ripetono varie volte durante l’anno l’effetto anche sul suolo circostante si accumula costantemente. OKKIO ricorda che quanto sopra è solo un’ipotesi. 

OKKIO ricorda, giustamente, che “Questo trend deve però preoccupare perché ci si trova al margine della zona agricola più estesa del Cantone e in vicinanza del centro densamente abitato di Bellinzona.”

Alfine di capire se questi aumenti d’emissioni di diossine e furani siano da ricondurre all’inceneritore, l’osservatorio chiede che vengano fatti ulteriori accertamenti e allargato  il perimetro delle misurazioni cosi da poter poi prendere i necessari provvedimenti per invertire la tendenza.

L’osservatorio conclude il suo comunicato con una serie di richieste al Consiglio di Stato ed all’ACR. Richieste più che pertinenti e di pubblico interesse. Per questa ragione con questa interpellanza chiediamo al CdS di rispondere pubblicamente alle stesse e più precisamente:

1.       Condivide la richiesta di approfondire le indagini con ulteriori misure per appurare l’origine degli aumenti delle diossine e furani?

2.       Condivide la richiesta di ripetere delle misurazioni su un più ampio raggio per verificare le possibili sorgenti e di verificare se l’aumento riscontrato è riscontrabile anche in altre zone del Cantone dove sono disponibili dati di misurazioni precedenti, includendo nei rilevamenti anche dei vegetali raccolti o coltivati nell’aera del monitoraggio, quali ad esempio denti di leone o soia?

3.       Condivide la richiesta di verificare se presso altri inceneritori in Svizzera o all’estero sono stati effettuarti, e con quali risultati, rilevamenti simili?

4.       Concorda sulla necessità d’informare e coinvolgere in maniera trasparente OKKIO su queste indagini?

5.       Condivide e sostiene la richiesta fatta da OKKIO all’ACR:

a.       d’aver accesso ai dati completi di tutte le misurazioni effettuate sulle diossine e furani nei prodotti dell’incenerimento, quali ceneri, polveri dei filtri, acque di lavaggio e fumi dei camini. In particolare, sono importanti i dati riguardanti i valori dei cogeneri D1-D7 e F1-F10 per confrontarli con quelli riscontrati nel suolo?

b.       nel caso non esistessero, far eseguire delle misurazioni a campione della presenza di diossine e furani nei fumi dei camini durante le fasi di spegnimento e accensione dei forni?

c.       di determinare il contenuto di diossine e furani nelle polveri dei filtri e nelle ceneri per ottenere una stima del bilancio di massa complessivo del processo per queste molecole?

Per il Gruppo parlamentare MPS-POP-Indipendenti

Matteo Pronzini, Simona Arigoni, Angelica Lepori