Il comitato 20 dicembre, formato da docenti di ogni settore e sostenuto al momento dal Movimento della Scuola e da ErreDiPi, ha pubblicato una lettera aperta sulle giornate di vacanza supplementari rivolta al Consiglio di Stato e ai Parlamentari del Cantone Ticino.
Essa vuole spiegare le ragioni della protesta che verrà organizzata il prossimo 20 dicembre nelle scuole cantonali di ogni ordine per manifestare l’opposizione alla chiusura delle scuole decisa dal governo per i giorni di venerdì 20 dicembre 2024 e martedì 7 gennaio 2025. Queste chiusure rappresenterebbero, secondo governo e Parlamento, una forma di contropartita, unitamente ad una indennità di 400 fr annuali, alla mancata compensazione del rincaro (1,5%) per il 2023.
L’appello sottolinea il grave danno, in un’ottica di servizio pubblico, che la chiusura della scuola comporta: “Una nota ben più allarmante concerne l’idea di chiudere la scuola (il 20 dicembre e il 7 gennaio p.v.) stabilendo così un insano rapporto fra ragioni di risparmio e mancato impegno dello Stato nell’offerta di formazione. Cancellare per decreto due giornate di scuola è opzione eticamente e istituzionalmente preoccupante! La responsabilità educativa affidata agli insegnanti e alla scuola non può venir meno per ragioni contabili.
Uno Stato democratico ben sa quanto l’istruzione scolastica possa rappresentare per la crescita dei giovani cittadini e del paese, mentre con questa decisione paradossale colpisce il diritto allo studio degli allievi e manda un messaggio forviante anche sull’importanza dei maestri, dei professori e degli insegnanti tutti.
Accettare senza proferir parola questi giorni di vacanza (che nessun docente aveva richiesto) vuol dire fare un passo di cui simbolicamente e concretamente pagheremo il conto negli anni a venire. Da qui la volontà di esprimere, con questa lettera aperta, il nostro dissenso.“
Invitiamo quindi tutti e tutte a firmare questa lettera aperta (che potete scaricare cliccando il link qui sopra) rinviandola secondo le modalità indicate alla fine della stessa.
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