Nella confusa vicenda dei dazi, Trump ha deciso di esentare smartphone, computer e altri dispositivi elettronici dall’aumento del 145%. Una scelta comprensibile, se pensiamo ai suoi maggiori sostenitori, tutti presenti alla sua cerimonia di insediamento. Del resto, l’86% delle consolle da gioco importate negli USA viene dalla Cina, così come il 79% dei monitor, il 73% degli smartphone, il 70% delle batterie agli ioni di litio e il 63% dei computer portatili.
E a chi fa notare che Trump ha imposto dazi anche a Tesla, l’azienda del suo amicone Musk, va ricordato che l’azienda di Musk, per la sua organizzazione produttiva, sarà quella meno penalizzata tra le case automobilistiche americane, ottenendo grazie a questi nuovi dazi persino ulteriori vantaggi competitivi rispetto a Ford e General Motors.
È proprio vero, agli amici non si fa mai pagare dazio!