Uno spettro tormenta la classe dominante e il governo in Sudafrica: è il movimento radicale anticapitalista al quale ha dato vita la National Union of Metalworkers of South Africa (NUMSA), nel suo storico Congresso Nazionale Straordinario tenuto la scorsa settimana. Il Democratic Left Front (DLF) si congratula con la NUMSA per questo congresso, che ha unito i lavoratori metallurgici, malgrado i ripetuti tentativi di dividere la NUMSA.
Come sezione più altamente organizzata della classe operaia, la NUMSA ha fatto un passo decisivo. Ha risposto in modo inequivocabile al ruolo dell’ANC e del suo governo a sostegno dello sfruttamento capitalistico in Sudafrica. La NUMSA ha respinto decisamente l’assassinio a sangue freddo di lavoratori a Marikana. Come DLF, siamo stati rafforzati dalla toccante e concreta solidarietà espressa dai delegati al congresso NUMSA, ciascuno dei quali ha donato 100 Rand al fondo di solidarietà Marikana e quando hanno abbracciato collettivamente i rappresentanti di Marikana che si rivolgevano al congresso. La MSA ha raccolto il testimone dall’ondata di scioperi che è seguita nel settore delle miniere, dell’agricoltura e di altri. Insistendo sulla necessità dell’indipendenza politica ed organizzativa, ha dimostrato il suo impegno nella lotta continua della classe operaia per decidere il proprio destino.
Il Sudafrica non sarà mai più lo stesso. Le storiche decisioni presa dal Congresso Straordinario NUMSA si ripercuotono in lungo e in largo nella classe operaia organizzata e non organizzata del Sudafrica. Queste decisioni ispirano speranza e fiducia nella imminente possibilità di un Sudafrica trasformato, dove le persone vengano prima dei profitti, e dove la democrazia diventi un’esperienza vissuta quotidianamente.
Il Congresso NUMSA segna decisamente la fine dell’era della politica di liberazione nazionale. La NUMSA si è posta all’avanguardia e ha aperto lo spazio per l’emergere di una genuina alternativa politica con base di massa, diretta e controllata dai lavoratori e dalle loro comunità. Solo l’autoemancipazione della classe operaia può spezzare in modo decisivo le strutture e i sistemi ereditati del neoapartheid, la distruzione dell’ambiente, il capitalismo, e la limitata democrazia liberale attualmente erosa dal governo dell’ANC.
Il Congresso NUMSA ha deciso di: 1) esplorare la costruzione di un partito socialista dei lavoratori; 2) mobilitarsi per un Fronte Unito e un Movimento per il Socialismo; 3) riprendere COSATU dal basso; 4) unire attivamente le lotte dei lavoratori e delle comunità tramite una mobilitazione di massa coordinata su rivendicazioni socioeconomiche; e 5) consolidare la NUMSA come sindacato controllato dai lavoratori che si organizza su intere catene di valori e fornisce il miglior servizio ai suoi membri. In questo momento non ci può essere una base più solida per trasformare radicalmente il Sudafrica.
I delegati al Congresso NUMSA hanno respinto la pretesa del South African Communist Party (SACP) di essere l’avanguardia della classe operaia. Ha sostenuto giustamente che tali titoli si conquistano solo con il processo della lotta. Il primo e più importante dovere di chiunque pretenda di essere socialista, è di lavorare per la massima unità della classe operaia. La direzione SACP ha fallito miseramente su questo punto e ha preso una decisione consapevole di stare dalla parte dello Stato, del governo e del partito al potere contro la nostra classe in ogni occasione negli ultimi anni.
Facciamo appello a tutti i sinceri socialisti che stanno ancora nel SACP di lasciare il partito e aderire all’iniziativa lanciata dalla NUMSA. Facciamo appello ad altri che cercano di presentarsi come l’avanguardia politica della classe operaia, di abbandonare questa mal posta arroganza e unirsi al Fronte Unito dei lavoratori e delle comunità, e di lavorare alla costruzione del Movimento per il Socialismo.
Il Congresso NUMSA ha affermato in termini indubbi che il futuro deve stare nel potere organizzato e cosciente della classe operaia, dei lavoratori poveri e dei diseredati, uniti nell’azione di sfida al capitalismo, con la costruzione della lotta per l’alternativa socialista qui e adesso.
Il DLF è convinto che il processo post congressuale si deve costruire sul processo diretto dai lavoratori dal basso in alto e sulla tradizione di dibattito democratico, solidarietà e lotta di massa che la NUMSA ha seguito. Questo costituirà un solido fondamento per un rinnovamento di sinistra democratico e dal basso in alto. Importante rispetto a questo è la necessità di riconoscere e integrare le lotte contro le molteplici oppressioni rafforzate dal capitalismo: l’oppressione razziale e la riprodotta supremazia bianca, l’oppressione di genere, il dominio oppressivo delle elite tribali, l’oppressione sociale delle persone con orientamenti sessuali non eterosessuali, l’alienazione culturale, il “nuovo imperialismo”, la distruzione dell’ambiente , e così via.
Come movimenti sociali, sindacati indipendenti e gruppi di sinistra che costituiscono il Democratic Left Front, ci impegneremo in questo processo con umiltà, sincerità e modestia, consapevoli che l’azione politica dal basso, prolungata, unita, non settaria, e su base di principio, è l’unica solida roccia sulla quale troviamo le alternative socialiste comuni, condivise e collettive alle complesse sfide che il Sudafrica e la più ampia umanità hanno di fronte. Contribuiremo a questo processo di una prospettiva per la trasformazione socialista del Sudafrica sulla base di una profonda democrazia partecipativa.
Tutto ciò richiede il massimo di unità della classe operaia e di quanti sono aperti e disponibili a porsi al suo fianco. Il Democratic Left Front fa appello a tutti i movimenti di massa, ai lavoratori, ai disoccupati, alle donne, ai giovani, agli abitanti delle baraccopoli, ai senzatetto, ai senza terra, agli altri abitanti rurali, ai sindacati indipendenti, ai sindacati affiliati a COSATU, NACTU e FEDUSA, alla sinistra larga, alla società civile progressista e agli individui impegnati per una trasformazione del Sudafrica diretta dal popolo ad abbracciare tutti il momento NUMSA con il dibattito democratico, l’azione di massa prolungata, la solidarietà e la costruzione di un’alternativa socialista della classe operaia.
RIUNIAMOCI DIETRO LA RIVENDICAZIONE DI UNA PAGA VITALE
MOBILITIAMOCI TUTTI PER IL 26 FEBBRAIO 2014
GIORNO DI AZIONE DI MASSA CONTRO LA LEGGE EMPLOYMENT INCENTIVE
Costruiamo l’alternativa socialista ADESSO!
Lavoratori prendete il controllo!
* Comunicato stampa del 23 dicembre 2013
Tratto dal sito www.antoniomoscato.altervista.org