La pianificazione ospedaliera (e quindi la proposta di chiudere anche l’Ospedale di Acquarossa e Faido, di eliminare il pronto soccorso, etc.) slitterà alla prossima legislatura. Negli ultimi tempi, complice anche l’avvicinarsi delle elezioni cantonali, diversi partiti hanno sposato alcune delle critiche che al progetto di pianificazione l’MPS aveva indirizzato a partire dall’autunno del 2013 (oltre un anno e mezzo fa, quando la maggior parte dei partiti, pur sapendo cosa bolliva in pentola, stava zitta e condivideva quelle sciagurate proposte che avanzavano).
Ma non hanno voluto , per ragioni politiche evidenti, sconfessare il governo che, all’unanimità, aveva approvato questo progetto di pianificazione. Tutto rinviato quindi alla prossima legislatura, con la speranza, da parte di costoro, che le acque saranno meno agitate, l’attenzione minore e chissà che non si riesca a far passare questi sciagurati progetti…
È evidente che un primo punto lo abbiamo segnato, tutti noi che fin dall’inizio ci siamo battuti per la difesa degli ospedali di Valle con interventi, petizioni, prese di posizione, assemblee, etc.; sarà difficile, anche nella prossima legislatura, far finta che non via stata questa opposizione popolare ampia e determinata!
Si tratta di una buona premessa per continuare la mobilitazione, per continuare la lotta in difesa degli ospedali di Valle e della qualità della strutture sanitarie di queste regioni. Questo, e lo abbiamo detto a più riprese, non solo per difendere pari opportunità a livello delle cure; ma anche per difendere posti di lavoro di qualità in regioni che hanno subito, negli ultimi anni, perdite di occupazione che spesso costringono i giovani a lasciare le valli. E questa battaglia va portata avanti ancora con maggior vigore nel momento in cui si addensano nubi all’orizzonte e la situazione economica sembra diventare sempre più difficile, sia nel settore privato che in quello pubblico. Tutti vogliono sistemare i propri bilanci (aziendali, cantonali, comunali): e nessuno si preoccupa delle conseguenze che queste sciagurate politiche di risparmio hanno ed avranno sulle condizioni di vita di intere popolazioni, in particolare nelle Valli.
Questa battaglia è stata possibile grazie, non solo ma certo in modo importante, all’azione e alla presenza dell’MPS che ha posto al centro della sua azione politica, fuori e dentro le istituzioni, la lotta contro il progetto di pianificazione ospedaliera. Per continuare in questa direzione (e sarà necessario per le ragioni che abbiamo indicato in precedenza) sarà importante che dalle prossime elezioni cantonali l’MPS esca rafforzato. Anche perché dopo le elezioni bisognerà votare l’iniziativa “Giù le mani dagli ospedali” che l’MPS ha presentato quasi due anni fa e che rappresenta, di fatto, un controprogetto alle proposte contenute nella pianificazione ospedaliera.
Continueremo dunque, in ogni caso, la nostra battaglia non cominciata certo con le elezioni e che non può finire di sicuro con esse. Per continuarla faremo sicuramente affidamento sulla mobilitazione della popolazione, ma anche sulla capacità dei nostri eletti di dare voce alla nostra protesta e alle nostre rivendicazioni.