di Angelica Lepori Sergi e Monica Soldini*
Il presunto femminicidio avvenuto in questi giorni a Bellinzona ha riportato alla luce, anche sul territorio comunale, la questione della violenza contro le donne. In Svizzera, secondo i dati della polizia, nel 2016, si sono registrati 17’685 casi di violenza domestica, pari a un aumento del 2% (+388 reati) rispetto all’anno precedente. Il 42,2% degli omicidi chiariti è stato commesso nell’ambito domestico, così come il 45% degli stupri e il 50% per le vie di fatto.
Nello stesso anno, la violenza domestica ha causato 19 vittime per lo più donne (95%) e persone adulte (95%). Il 63% per cento di questi omicidi è avvenuto nel rapporto di coppia. A commetterli sono state 20 persone e il 90 per cento degli autori era di sesso maschile.
Questi pochi dati, che in realtà non rappresentano che la punta dell’iceberg di un fenomeno ben più profondo, mettono bene in evidenza come il problema non sia solo episodico, ma caratterizza da sempre le relazioni famigliari e di coppia.
In generale la violenza domestica è spesso la reazione ad un atto di libertà della donna, alla scelta della separazione o alla denuncia di maltrattamenti e minacce. E in un contesto di crisi sociale e precarietà, come quello attuale, questi fenomeni non fanno che accentuarsi.
Nella maggior parte dei casi, e così è stato anche nell’episodio di Bellinzona, la situazione di degrado e di violenza era già nota alla polizia che era intervenuta per sedare alcune liti tra i coniugi senza però poi poter evitare il deteriorarsi della situazione. Questo, verosimilmente, dimostra la debolezza e l’inadeguatezza delle misure di prevenzione e di sostegno alle vittime messe in atto fino ad oggi.
Per questo, con la presente mozione, chiediamo al consiglio comunale di decidere:
1. Il comune di Bellinzona aprirà al più presto uno sportello contro la violenza domestica che possa essere punto di riferimento per le persone vittime di violenza e riesca a fare da tramite tra chi subisce violenza e gli altri enti e istituzioni attivi a livello cantonale.
2. Il comune di Bellinzona studierà la possibilità di creare sul territorio comunale una struttura di accoglienza protetta per le donne vittime di violenza.
3. Il comune di Bellinzona svilupperà una campagna ed un programma di prevenzione su tutto il territorio comunale contro la violenza alle donne.
*Mozione delle Consigliere comunali della lista MPS-POP-Indipendenti Angelica Lepori Sergi e Monica Soldini del 7 luglio 2017.