Nelle elezioni argentine di “metà mandato” svoltesi domenica 14 novembre la destra ha indubitabilmente vinto. I peronisti, che sono il partito al potere, hanno un po’ recuperato rispetto alle previsioni catastrofiche, ma hanno comunque perso. L’estrema sinistra della FIT-U ha eletto quattro deputati, confermando di essere la terza forza politica del paese, davanti alla destra radicale.
Il Frente de la Izquierda y de los Trabajadores – Unidad (FIT-U) ha incrementato di un quinto i suoi voti rispetto alle elezioni primarie obbligatorie di settembre, raccogliendo 1.270.540 voti, ovvero il 5.46%. Il FIT-U è una coalizione composta dal Partido de Trabajadores Socialistas (PTS), dal Partido Obrero (PO), da Izquierda Socialista (IS) e dal Movimiento Socialista de los Trabajadores (MST). La destra raccoglie il 42% e supera la coalizione di governo di centro-sinistra peronista (33%), al potere dal 2019.
Nel frattempo l’Argentina continua ad affondare nella crisi, con un’inflazione che supererà quest’anno il 50%, con il 40% della popolazione che vive sotto la soglia di povertà e con scadenze ormai molto prossime con i creditori internazionali che sia il governo sia la destra intendono onorare a costo di una politica ancora più pesante contro le classi lavoratrici.
Nel parlamento dunque l’estrema sinistra trotskista potrà contare su quattro deputati (2 in più di quelli eletti in precedenza).
Nicolás del Caño, della direzione del PTS, e Romina del Pla, della direzione di PO sono stati rieletti nella provincia di Buenos Aires, dove il FIT-U ha ottenuto quasi 600.000 voti (il 6,8%).
Myriam Bregman, un avvocata molto popolare della direzione del PTS, è stata eletta con oltre 141.000 voti di preferenza raccolti nei quartieri popolari della capitale.
Alejandro Vilca, uno spazzino, attivista del PTS, ha vinto con oltre il 25% nella provincia Jujuy, nel nordovest del paese, nei pressi del confine con la Bolivia. Sarà il primo deputato operaio della comunità indigena Kolla, una delle più povere del paese, in una zona la cui vita politica è tradizionalmente dominata dall’oligarchia dell’agrobusiness.
Gabriel Solano (PO) e Alejandrina Barry (PTS) sono entrati nel Parlamento della capitale. Guillermo Kane (PO) e Graciela Calderón (IS) siederanno nel parlamento provinciale di Buenos Aires, mentre altri attivisti sono stati eletti consiglieri in vari comuni popolari della cintura industriale della capitale, un tempo bastioni del peronismo (La Matanza, Merlo, Moreno o José C. Paz). In questa zona il FIT-U ha ottenuto poco oltre il 9% dei voti.