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Dichiarazione comune di organizzazioni anticapitaliste di Russia, Ucraina e paesi della NATO

La guerra criminale lanciata dall’imperialismo russo contro l’Ucraina è la più grave minaccia alla pace mondiale dalla fine della guerra fredda. Aumenta la possibilità di una conflagrazione globale a un livello mai visto dai tempi delle iniziative di pace di Mikhail Gorbaciov.

Il principale responsabile di questo pericoloso sviluppo è l’imperialismo statunitense, che ha approfittato del crollo dell’Unione Sovietica per consolidare la sua rete militare globale, espandere la sua presenza in varie parti del mondo e lanciare guerre di invasione in Afghanistan e Iraq. Washington ha promosso una brutale agenda neoliberale in Russia e nell’Europa dell’Est che ha creato le condizioni per una deriva verso destra nella maggior parte di questi paesi, specialmente in Russia dove gli USA hanno sostenuto il colpo di stato antidemocratico di Boris Eltsin nel 1993.

Indicare questa responsabilità storica del vincitore della guerra fredda non esonera il governo di estrema destra di Vladimir Putin dalle sue grandi ambizioni espansionistiche russe, dalla sua spinta militarista, dal suo crescente interventismo reazionario globale e, soprattutto, dalla sua invasione omicida dell’Ucraina, la più brutale invasione di un paese da parte di un altro dall’invasione statunitense dell’Iraq.

Oltre alla terribile devastazione e morte che ha portato in Ucraina, l’invasione russa ha stimolato lo slancio militarista globale e rinvigorito la Nato dopo anni di obsolescenza. È vista come un’opportunità per un forte aumento della spesa militare a beneficio del complesso militare-industriale. Questo accade in un momento in cui gli stessi governi della NATO continuano a sottolineare che la forza della Russia è stata ampiamente sopravvalutata, come ha dimostrato l’eroica resistenza ucraina, e quando la sola spesa militare degli Stati Uniti rappresenta quasi il 40% del totale mondiale, tre volte quella della Cina e più di dodici volte quella della Russia.

Come forze anticapitaliste, siamo tanto solidali con la resistenza del popolo ucraino quanto radicalmente contrari a questa spinta militarista globale. Difendiamo quindi indivisibilmente le seguenti richieste:

  • Ritiro immediato e incondizionato delle truppe russe dall’Ucraina
  • Sostegno alla resistenza ucraina e al suo diritto di ottenere le armi di cui ha bisogno per la sua difesa, indipendentemente dalla loro provenienza
  • Sostegno al movimento russo contro la guerra
  • La Russia deve essere costretta a pagare un risarcimento per ciò che ha inflitto all’Ucraina.
  • No a qualsiasi aumento delle spese militari – ci impegniamo a lanciare, non appena questa guerra sarà finita, una nuova campagna per il disarmo globale, la dissoluzione di tutte le alleanze militari imperialiste e un’architettura di sicurezza internazionale alternativa basata sui principi del diritto.
  • Aprire le frontiere di tutti i paesi a tutti i rifugiati che fuggono dalle guerre in qualsiasi parte del mondo.

Primi firmatari (alla data del 14 aprile)

Movimento sociale (Sotsialny Rukh) – Ucraina

Movimento socialista russo (RSD) – Russia

Bandiera nera – Russia

Liberation Road – USA

Solidarity: organizzazione socialista, femminista e antirazzista – USA

The Tempest Collective – USA

International Marxist-Humanist Organization – USA

Green Party of Onondaga County (New York) – USA

SAP – Antikapitalisten / Gauche anticapitaliste – Belgio

Midnight Sun – Stato canadese

Anti-Capitalist Resistance – Inghilterra e Galles

International Marxist-Humanist Organization – GB

Nouveau Parti anticapitaliste (NPA) – Francia

Fondazione Fanon – Francia, Martinica

Elaliberta – Grecia

Rproject-anticapitalista – Italia

SAP – Grenzeloos – Olanda