Il presidente della Fratellanza Internazionale dei Teamsters (sindacato dei camionisti), Sean O’Brien, ha accettato l’invito del candidato alla presidenza Donald J. Trump a parlare alla Convention Nazionale Repubblicana (RNC) che si terrà dal 15 al 18 luglio a Milwaukee, nel Wisconsin.
Si tratta di fatto di un tacito sostegno al candidato miliardario repubblicano di estrema destra, i cui atteggiamenti e politiche sono razzisti, xenofobi, misogini e omofobi e il cui partito ha un orientamento antisindacale. È una posizione in rottura con il resto del movimento sindacale americano, dato che la maggior parte dei sindacati ha storicamente sostenuto il Partito Democratico e ora Joe Biden.
“La nostra grande convention unirà gli americani e mostrerà alle famiglie lavoratrici di tutto il Paese che vengono prima di tutto“, ha scritto Donald Trump sul Truth Social, annunciando che O’Brien aveva accettato l’invito. “Quando tornerò alla Casa Bianca, i laboriosi Teamsters e tutti i lavoratori americani avranno di nuovo un Paese in cui potranno permettersi di vivere e che sarà rispettato in tutto il mondo“.
O’Brien ha così apportato un forte sostegno a Trump. Il leader dei Teamsters ha detto che gli piacerebbe parlare anche alla convention democratica di agosto, ma che potrebbe non essere il benvenuto, avendo partecipato alla convention repubblicana.
Uno shock politico
I Teamsters, con 1,5 milioni di iscritti, sono il quarto sindacato del Paese e il più grande del settore privato. O’Brien aveva appena annunciato che il piccolo sindacato di Amazon si sarebbe affiliato ai Teamsters, promettendo che questi ultimi avrebbero organizzato i 1’52’.000 lavoratori dell’azienda. È stato uno sviluppo che ha alimentato le speranze dei lavoratori.
L’accordo di O’Brien rappresenta certo uno shock politico, ma non una sorpresa. All’inizio di gennaio, O’Brien aveva cenato con Trump nella residenza dell’ex presidente a Mar-a-Lago, in Florida. In quell’occasione, il vicepresidente del Teamster International, John Palmer, aveva denunciato Trump come un “sindacalista che distrugge i sindacati, che rompe gli scioperi, oltre ad essere un noto insurrezionalista“. Più tardi, nello stesso mese, i Teamsters hanno rotto con decenni di fedeltà ai Democratici e hanno donato 45’000 dollari al RNC (Comitato Nazionale Repubblicano), oltre ad offrire ulteriori finanziamenti ai singoli candidati repubblicani.
Tradimento dei valori del movimento sindacale
L’annuncio dato da Trump dell’intervento di O’Brien alla Convention repubblicana è coinciso con l’annuncio che Timothy Mellon, erede della fortuna (da 1,4 miliardi di dollari) della famiglia Mellon, ha donato 50 milioni di dollari a un comitato di azione politica che sostiene Trump. Allo stesso tempo, Trump, in un appello ai suoi sostenitori evangelici e nazionalisti cristiani bianchi, si è espresso a favore di una nuova legge dello Stato della Louisiana che propone di affiggere i Dieci Comandamenti in ogni aula scolastica. Un aspetto ancora più importante in termini di tempistica è che questo annuncio arriva alla vigilia dei dibattiti presidenziali statunitensi e sarà un argomento di discussione per Trump, che userà il sostegno di O’Brien per dimostrare di essere il candidato della gente che lavora. Il sostegno implicito di O’Brien a Trump rappresenta un chiaro tradimento dei valori di democrazia, uguaglianza e giustizia da sempre difesi dal movimento sindacale.
Il prezzo dell’efficacia?
O’Brien è stato eletto presidente dei Teamsters nel novembre 2021 con il sostegno della sinistra sindacale organizzata nel Teamsters for a Democratic Union (TDU). Non c’è dubbio che il suo allineamento a Trump rappresenta un grande elemento di delusione per i giovani attivisti sindacali di sinistra che lo avevano sostenuto nel 2021. Il TDU aveva a quel tempo invitato O’Brien a intervenire al suo congresso e lo aveva appoggiato come presidente dei Teamsters, e persino il centro di formazione progressista Labor Notes lo aveva sostenuto. TDU e Labor Notes avevano coinvolto giovani attivisti sindacali dei Democratic Socialists of America (DSA) sia nella campagna di O’Brien per la presidenza dei Teamsters sia nella campagna per il contratto UPS.
I dirigenti del TDU pensavano che, dopo 45 anni di attività sindacale – tutti trascorsi all’opposizione tranne cinque, alleandosi con O’Brien avrebbero finalmente conquistato posizioni che avrebbero permesso loro di essere più efficace nell’organizzazione dei lavoratori e delle lavoratrici. È possibile che le cose stiano così. Ma a quale prezzo?
*articolo apparso sul sito https://lanticapitaliste.org/ sul nro 714 del 27 giugno 2024.