Tempo di lettura: 7 minuti

Il Preventivo 2025 comporta un nuovo attacco ai salari  dei/lle docenti, così come tutti gli altri dipendenti pubblici e parapubblici (ospedali, case per anziani, istituti sociali che adeguano i salari dei propri dipendenti alle decisioni assunte dal Cantone per i suoi). Saranno così oltre 20’000 le persone che vedranno, e per la seconda volta consecutiva, diminuire il potere d’acquisto dei propri salari.
Ricordiamo che lo scorso anno, di fronte ad un rincaro attorno all’1,5%, il governo aveva versato un’indennità una tantum (che quindi non va ad aggiungersi sul salario) di 400 fr. Con la decisione prospettava nel Preventivo 2025, lo 0,5% di rincaro, la nuova perdita per il 2024 sarà di circa lo 0,6-0,7%  (infatti la prospettiva è di una inflazione complessiva dell’1,1-1,2% con l’indice del prossimo novembre). Questo significa, se ciò avverrà, che i salari dei dipendenti pubblici e parapubblici avranno perso – nello spazio di due anni – oltre il 2% del loro potere d’acquisto.
La “novità” di questo Preventivo, rispetto a quello dello scorso anno, sono le numerose misure che colpiscono la scuola. Misure (tagli, risparmi e aggravi di vario genere) che peggioreranno le condizioni di apprendimento e di insegnamento.
Il governo giustifica una serie di misure di contenimento nella scuola con la decisione del Gran Consiglio, nell’ambito del preventivo 2024, relativa alla non sostituzione del 20% dei partenti nei settori non regolati con la dotazione di posti prevista dall’amministrazione (PPA). Una decisione inaccettabile sia in quanto tale, sia nelle conseguenze concrete.

Qui di seguito ne riportiamo alcune con il commento così come appare nel messaggio sul Preventivo e, in alcuni casi, con un nostro breve commento. Su diverse misure ogni commento ci pare superfluo.

Chiusura temporanea sotto sede scuola media di Brione
Nell’anno scolastico 2024/2025, la sede di Brione Verzasca avrebbe dovuto ospitare 6 allieve e allievi di prima e seconda media, di cui 2 domiciliati a Gordola. Da un punto di vista pedagogico-didattico classi così poco numerose non sono a vantaggio degli studenti ed è quindi stato deciso di sospendere per l’anno scolastico 2024/2025 la sottosede di Brione Verzasca e trasferire le allieve e gli allievi nella sede di scuola media di Gordola.

Considerazioni bizzarre quelle per cui classi poco numerose sarebbero uno svantaggio per gli studenti!

Interruzione dell’ampliamento a tutte le sedi di scuola media dell’ora supplementare di docenza di classe

Nell’ambito della discussione sul messaggio n. 7704 del 31 agosto 2020, alle docenti e ai docenti di classe nel terzo e nel quarto anno di scuola media è stato proposto di concedere uno sgravio orario di 2 ore settimanali (invece di 1 ora attuale). Nell’anno 2023/2024 erano 20 le sedi coinvolte. Con l’anno 2024/2025 la misura avrebbe dovuto essere applicata a tutte le 36 sedi, ma l’ampliamento è stato interrotto generando un risparmio di 0.46 milioni sul 2025. Questa misura fa parte delle misure che rientrano nella misura di non sostituzione del 20% dei partenti nei settori non regolati con le PPA.

Questa decisione ha parecchie conseguenze: non da ultima il fatto di introdurre una disparità di trattamento tra circa metà delle sedi di SMe (nelle quali lo sgravio continuerà) e quelle nelle quali la misura avrebbe dovuto essere introdotta. Senza dimenticare che questo raddoppio dell’ora di docenza di classe avrebbe dovuto corrispondere al riconoscimento dell’aggravio di lavoro avvenuto negli ultimi anni.

Interruzione dell’ampliamento dell’ora di classe supplementare in III media
Nell’ambito della discussione sul messaggio n. 7704 del 31 agosto 2020, alle docenti e ai docenti di classe nel terzo e nel quarto anno di scuola media è stato proposto di concedere uno sgravio orario di 2 ore settimanali (invece di 1 ora attuale). Con l’anno 2025/2026 è stato deciso di mantenere l’ora di classe supplementare unicamente in IV media e non potenziare la docenza di classe già in III media per tutte le sedi, comportando un risparmio di 0.44 milioni sul 2025. L’ora supplementare viene usata in attività che servono ad una maggiore e migliore consapevolezza delle proprie competenze in vista del post-obbligo. È quindi stato valutato che potesse essere mantenuta l’ora di sgravio unicamente nell’ultimo anno della scuola dell’obbligo, in considerazione anche dell’ottimo lavoro svolto dalle orientatrici e dagli orientatori presenti nelle sedi. Si vuole inoltre rivedere entro la fine dell’anno scolastico 2024/2025 come ottimizzare l’uso dell’ora di classe. Questa misura fa parte delle misure che rientrano nella misura di non sostituzione del 20% dei partenti nei settori non regolati con le PPA.

Valgono le considerazioni per l’altra misura riguardante l’ora di classe. Qui vi è anche l’aggravante di considerare “ottimo” il lavoro svolto dalle orientatrici e dagli orientatori presenti nelle sedi. Lavoro certo buono, ma insufficiente, come hanno testimoniato recenti discussioni parlamentari nel corso delle quali quasi tutti hanno riconosciuto la necessità di un potenziamento del lavoro di informazione nell’ambito dell’orientamento professionale. E, in quelle stesse discussioni, tutti hanno ricordato, a cominciare dal governo, che proprio con il potenziamento delle ore di classe in III e IV si sarebbe potenziato il lavoro di informazione su dopo scuola media.


Riduzione di 3 ore di monte ore di sede complessivo delle scuole medie superiori
Il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport, sentito il collegio dei direttori, definisce annualmente la dotazione oraria di istituto (DOI) destinata all’organizzazione degli insegnamenti e delle attività previsti dal Regolamento delle scuole medie superiori (art. 30). La dotazione di ore per sede è definita sulla base del numero di allieve e allievi e delle loro scelte curricolari. Al fine di identificare delle misure che rispondano alla richiesta del Parlamento di procedere alla non sostituzione del 20% nei settori non gestiti con PPA, è stato deciso di ridurre di 3 ore il monte ore di sede di ogni Liceo e della Scuola cantonale di commercio nel 2024/2025 e nel 2025/2026, comportando un risparmio di 0.12 milioni.

La diminuzione della DOI (in particolare quella diretta assegnata alle scuole e al di là dell’ammontare della stessa) segnala una linea di tendenza inaccettabile. Ricordiamo che la DOI viene utilizzata per varie attività (attività di approfondimento, uscite e attività di studio, corsi facoltativi, opzioni specifiche e complementari, corsi tematici, etc.).   

Riduzione monte ore cantonale e di istituto nelle scuole professionali
Il monte ore scolastico è definito dal Regolamento sul monte ore scolastico del 13 marzo 2019 che attribuisce un numero definito di ore-lezioni per ogni istituto scolastico e un numero variabile di ore-lezioni in base al numero di allievi. Al fine di identificare delle misure che rispondano alla richiesta del Parlamento di procedere alla non sostituzione del 20% nei settori non gestiti con PPA è stato deciso di ridurre il monte ore cantonale e di istituto delle scuole professionali complessivamente di 76.5 ore di cui 64 ore sull’anno scolastico 2024/2025 e 12.5 ore sull’anno scolastico 2025/2026.

Valgono le stesse considerazioni, aggravate, fatte per la diminuzione della DOI nelle SMS.

Riduzione ore del personale con statuto docente settore formazione professionale
Al fine di identificare delle misure che rispondano alla richiesta del Parlamento di procedere alla non sostituzione del 20% nei settori non gestiti con PPA è stato deciso di ridurre il numero di ore attribuite al personale con statuto docente, in particolare non sostituendo o in modo parziale il personale partente per un totale complessivo di 49 ore, di cui 11.5 ore sull’anno

Riduzione presa a carico docenti di scuola speciale
Già con l’anno scolastico 2023/2024 la Sezione della pedagogia speciale ha definito progetti di presa a carico per tipologia di classe e ha definito una parte standard e una parte individualizzata su progetto. Si prosegue anche nel 2024/2025 con questo approccio. Questa misura è volta a contenere l’aumento di risorse dato dall’aumento di richieste di scolarizzazione speciale.

Aumento numero massimo allievi di inglese in IV media
A titolo sperimentale, in alcune sedi di scuola media è stato aumentato da 16 a 18 il numero di allieve e allievi che formano i gruppi di inglese in IV al fine di ridurre il numero di gruppi composti.

Modifica del Regolamento sulle supplenze scolastiche – nessun incarico automatico dopo 16 settimane
Si modifica l’art. 6 cpv. 2 del Regolamento sulle supplenze scolastiche eliminando la trasformazione delle supplenze in incarico a partire dalla 17a settimana

Una chiara indicazione in direzione di una sempre maggiore precarietà.

Diminuzione del quantitativo minimo (QM) di giornate di formazione continua
Il quantitativo minimo di 8 giornate di formazione continua per le docenti e i docenti operanti nelle scuole pubbliche di ogni ordine e grado previsto dall’art. 5 del Regolamento sulla formazione continua dei docenti, viene temporaneamente ridotto a 6. Il carattere temporaneo della misura permetterà di non incidere sulla qualità dell’insegnamento. Si stima un risparmio di 0.26 milioni sul 2025.

Riduzione credito per spese per attività didattiche e culturali
L’art. 3 del Regolamento sul credito a disposizione degli istituti scolastici viene modificato riducendo il credito a disposizione degli istituti cantonali per la realizzazione di attività didattiche e culturali, generando un risparmio stimato in 0.57 milioni sul 2025.

Calcolo del contributo ai comuni per sezione di scuola comunale con massa salariale senza docenti d’appoggio DAP, docenti EF e docenti EM
Il calcolo del contributo per sezione di scuola comunale viene effettuato sulla base della massa salariale. All’interno di quest’ultima sono considerati le docenti e i docenti titolari, di arti plastiche e le docenti e i docenti di appoggio (DAP). Negli anni sono stati inseriti inoltre anche le docenti e i docenti di educazione fisica (EF) e di educazione musicale (EM). L’art. 32 della Legge sulla scuola dell’infanzia e della scuola elementare esplicita che l’obbligo per un Comune di disporre di una docente e di un docente specialista è unicamente per arti plastiche. È quindi stato deciso di limitare il finanziamento ai Comuni a quello che strettamente le Legge impone, escludendo pertanto dalla massa salariale che determina il contributo per sezione di scuola comunale le docenti e i docenti specialisti non obbligatori (docenti di educazione fisica e di educazione musicale). Sarà inoltre scorporato dalla massa salariale determinate per il Decreto esecutivo sul contributo cantonale per sezione di scuola comunale per l’anno 2025 anche la figura delle docenti e dei docenti d’appoggio siccome già oggetto di un contributo particolare.

Aggiornamento delle tariffe applicate per l’affitto di posteggi di proprietà dello Stato
La legge sull’assegnazione e sull’uso di posteggi nell’Amministrazione cantonale precisa all’articolo 10 la tassa d’uso minima e massima per quattro differenti tipologie di posteggi: posteggi in autorimessa, posteggi coperti, posteggi non coperti, posteggi su sfondo sterrato. Nel rispetto dei limiti massimi previsti dalla legge, si prevede di aggiornare la tassa d’uso applicata agli utenti dei posteggi delle varie fasce considerate mediamente di 10 franchi al mese.

Aumento prezzo consumazioni nelle mescite

Si adattano i prezzi di vendita dei prodotti offerti dalle mescite scolastiche, dalle mescite amministrative e dalla mescita del Gran Consiglio nonché dai distributori automatici. L’aumento varia da 10 centesimi a 40 centesimi a prodotto.

Ve ne sono altre; ma questo già lungo elenco conferma quanto la scuola sia sotto pressione con questo Preventivo. Per questo a noi pare necessario organizzare una risposta della scuola e dei docenti, attraverso prese di posizioni e mobilitazioni che spingano governo e dipartimento a cambiare rotta! Una prima occasione è certamente la manifestazione del prossimo 16 ottobre, ma sicuramente non basta. È necessario che il mondo della scuola si organizzi per azioni più incisive, a cominciare da mobilitazioni sui luoghi di lavoro; le sole in grado di mettere un freno alla politica del governo e del dipartimento.