Pubblichiamo l’invito che l’MPS sta diffondendo per l’incontro costitutivo di un comitato popolare di sorveglianza sul PSE. Questa iniziativa, che – tra l’altro – cade in concomitanza con una nuova importante variante del progetto relativo allo stadio di calcio, fa seguito all’interessante discussione pubblica dello scorso 3 ottobre. Un invito a tutti e tutte a partecipare! (Red)
Invito alla costituzione di un comitato popolare di sorveglianza sul PSE
Giovedì 7 novembre – ore 20.30 – LUGANO – Palazzo dei congressi (sala C)
Le vicende che in questi ultimi mesi hanno contraddistinto la realizzazione dei contenuti sportivi (Arena Sportiva e Palazzetto dello Sport) del PSE sono inquietanti e stanno modificando in profondità – stravolgendolo – quello che era il pro getto votato dalle cittadine e dai cittadini di Lugano. Un cambiamento profondo che ha portato a realizzare un progetto finale che nulla ha a che vedere con le bellissime e luminose immagini presentate alla cittadinanza luganese durante la campagna referendaria. Questo atteggiamento è poco rispettoso della volontà popolare. Appare ormai evidente che il gruppo HRS sia diventato il “padrone” totale del PSE, assumendo orami simultaneamente il ruolo di finanziatore, progettista e realizzatore. Il Municipio di Lugano ha rinunciato a qualsiasi forma di controllo politico sul progetto, limitandosi a sostenere qualsiasi decisione del potente gruppo finanziario-immobiliare. In questo contesto appare il ruolo del tutto subalterno del Consiglio comunale della città che assiste a questa deriva in silenzio quasi totale.
Questo sistema trae la sua forza dalla mancanza d’informazione e di trasparenza. Il Municipio di Lugano “fatica” a informare regolarmente e in modo trasparente la popolazione su tutti gli aspetti che caratterizzano la realizzazione del PSE1. E non bisogna dimenticare che questa è la prima tappa, alla quale seguirà il PSE2, con ulteriori contenuti pubblici (con la città nelle vesti di importante inquilino) e il PSE3.
Riteniamo che sia necessario un cambiamento di rotta in materia di informazione e comunica zione da parte del Municipio su un progetto che, lo ricordiamo, non aveva per nulla fatto l’unanimità della popolazione come attestato dal voto sul referendum. Questo malgrado il sostegno quasi unanime ricevuto all’epoca in Consiglio Comunale. Appare perciò sempre più importante la crea zione di un Comitato popolare di sorveglianza, al quale possano partecipare tutte le cittadine e tutti i cittadini interessati. Questo Comitato dovrebbe lavorare inizialmente per obbligare le autorità politiche cittadine a introdurre gli strumenti necessari affinché la cittadinanza intera possa avere a disposizione regolarmente tutte le informazioni per conoscere l’evoluzione del progetto, dal punto di vista finanziario, architettonico, ambientale e sociale. Grazie a queste informazioni basilari, il Comitato dovrebbe diventare il luogo di confronto di singoli cittadini e cittadine, di tutte le associazioni interessate direttamente o indiretta mente ai vari aspetti della realizzazione del PSE, di organizzazioni e partiti politici che intendono seguire da vicino e criticamente la realizzazione di questo progetto. E diventare lo strumento per eventualmente organizzare gli interventi necessari a tutelare l’interesse pubblico in tutte le sue forme